Il malga bellunese è il formaggio del cuore
I vincitori dell'edizione 2019 del concorso Raccontate il vostro formaggio del cuore li conoscete già: ne abbiamo infatti già scritto qui sul nostro quotidiano. Ha vinto Michele Grassi di Ferrara, esperto di tecnologia casearia, con il formaggio Malga bellunese “per il racconto coinvolgente e partecipato, in straordinaria sintonia con l’originalità della ricetta”. Il premio speciale dedicato a Daniele Bertossi - presidente del CAI di Gemona prematuramente scomparso e grande amico dell’Ecomuseo - è stato assegnato a Francesco Linzalone fiduciario della Condotta Slow Food di Matera, che ha descritto il Pecorino canestrato. Menzione speciale alla giovane piemontese Giulia Cestari, con il formaggio Bettelmatt. Leggete anche il link: Formaggio del cuore: and the winner is
Ecco intanto un'immagine e un piccolo abstract del racconto del formaggio vincitore. « (…) Il malgaro, nel maneggiare gli attrezzi, rispetta il latte. Tra noi un cenno di approvazione. Il malgaro sposta il paiolo sul fuoco, con poca fiamma. Alla giusta temperatura del latte aggiunge il lattoinnesto, che fisserà sensazioni organolettiche del tutto autoctone al formaggio. Poi il caglio, e mentre questo svolge il suo ruolo, andiamo nella camera dei formaggi, posti su tavole di abete a maturare. Il Malga bellunese ha forma cilindrica con facce piane e scalzo leggermente convesso, bombato. Osservo le forme, le soppeso, in alcune introduco lo spillo. Lo estraggo. Annuso. Il malgaro osserva, si fida e vuole aprire alcune forme. Ne seleziono due. Due forme pressoché identiche, la crosta è sottile, abbastanza elastica. La prima, alla battitura, suona: sono le occhiature che sicuramente troveremo. La seconda è compatta, nessun suono al martelletto. Due forme rare, solo una malga su sei fa questo formaggio che sta scomparendo…» (Michele Grassi)
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