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Gli Chef.

1 novembre è World Vegan Day. Le proposte dello chef Antonio Chiodi Latini

Antonio Chiodi LatiniAntonio Chiodi LatiniIl primo novembre è  World Vegan Day. Le proposte dello chef Antonio Chiodi Latini nel suo ristorante torinese dedicato al vegetale. “Il cuoco delle terre”: così si fa chiamare. Il suo scopo diventa quello di andare al cuore di ciò che cresce nell’orto, valorizzandolo con esperienza e creatività.

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Il pan dei re lievitato made in Italy per l'epifania

Pan Dei RePan Dei Re

Il pan dei re. Un dolce lievitato made in Italy dedicato all'Epifania. Non potevamo certo continuare a preparare solo la francesissima gallette de roi. Il pan dei re ha la forma di una corona arricchita da arancio candito, fichi secchi e cubetti di zenzero per ricordare i doni dei Re Magi a Gesù.

Il pan dei re è stato creato dall’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano.

Se vuoi conoscere la tradizione della gallette de roi clicca qui 

Forma di cottura in carta alimentare a forma di corona, con un buco al centro come una ciambella. L'impasto del panettone tradizionale si arricchisce di un mix di spezie che riecheggiano il Natale e l'oriente. Per questa nota speziata è stato scelto il Pisto Napoletano, una miscela che rilascia una nota di fondo delicata e molto particolare. Le "sospensioni", ovvero i canditi che galleggiano nell'impasto, sono tre proprio come i Magi: cubetti di arancio candito per l'oro portato in dono da Re Melchiorre; fico secco o candito cubettato che ricorda l'Incenso portato in dono da Re Gaspare; cubetti di zenzero per rappresentare la mirra portata in dono dal Re Baldassarre. Il tutto ricoperto da una glassa di superficie come quella del panettone, impreziosita da una granella di zucchero, mandorle affettate, e un tocco di zucchero a velo.

Il progetto, nato nel 2018 da un’idea dello Chef Stefano Laghi, vicepresidente dell’Accademia MLM, si propone di creare dei dolci grandi lievitati da riservare non solo al Natale e alla Pasqua, ma a tutte le festività più rappresentative del nostro paese che non hanno dolci dedicati, come l’Epifania, San Valentino, la Festa della Donna, la Festa del Papà, la Festa della Mamma, Ferragosto, il Giorno dei Morti: ognuno di questi dolci avrà una forma di cottura speciale e unica.

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Sapori in laguna Show cooking nella Valle del moro.

chef Igles Corelli con Fabrizio Nonis in lagunachef Igles Corelli con Fabrizio Nonis in lagunaDue splendide giornate di sole hanno contribuito alla riuscita di Sapori in laguna, il format ideato da Fabrizio Nonis (meglio noto come il Beker), con una serie di show cooking con chef stellati e chef del territorio. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Grado, Consorzio Grado Turismo e PromoturismoFVG. I partecipanti hanno avuto anche modo di visitare e conoscere la Valle del Moro, incantevole ambiente naturale dove- nella valle da pesca - vengono allevati branzini e orate. 

chef Tarlaochef TarlaoIl tema della prima giornata era la cacciagione ed è stato Attias Tarlao del ristorante Tavernetta all’Androna di Grado il primo a dare dimostrazione della sua tecnica preparando i ravioli di germano reale nel suo guazzetto. Successivamente il giovane chef Simone Selva, chef del ristorante Vite all'interno del Treviso Art District (ne abbiamo scritto ampiamente di recente su qb mensile cartaceo) ha presentato un piatto molto interessante costituito da alcune fette di cinghiale servite quasi crude, che erano state inoculate con il koji fungo molto utilizzato in Giappone anche per la lievitazione del sake, con l’aggiunta di fegato di merluzzo affumicato.

partecipantipartecipantiIgles Corelli, chef che ha nel suo palmares ben cinque stelle Michelin,  ha stupito gli ospiti con germano reale ripieno, salsa di more e bitter, con morbido di zucca e sesamo tostato. Nella sua dimostrazione il cuoco emiliano per dare un gusto in più ha utilizzato anche la rete del maiale, che avvolge la cavità addominale. Di solito il piatto prevedeva l’utilizzo dell’anguilla nella farcitura, ma per l’occasione la pietanza è stata rivisitata. A concludere la giornata inaugurale lo chef Vanni Aizza de La Colombara di Aquileia che ha preparato un spezzatino di cinghiale servito in una pagnotta di pane. A concludere il pranzo Gubana e Santonego, un liquore tipico della laguna a base di assenzio marino.

Per la seconda tappa è stato servito un menù a base di pesce della laguna, rielaborato da alcuni chef della costiera sorrentina.

spaghettinispaghettiniPeppe Guida del ristorante Osteria Nonna Rosa di Vico Equense, e volto televisivo di Gambero rosso channel ha proposto gli spaghettini cotti nell’acqua al limone e ripassati in padella con l’aggiunta di provolone, al tutto è stata aggiunta una tartare di branzino.

genovesegenovese

Peppe Aversa del ristorante Il Buco di Sorrento ha preparato un piatto che ha definito della “memoria”:  una genovese con i fasolari, caciotta secca e rosmarino. Base composta da cipolle bionde e rosse rosolate con aggiunta di rosmarino e pasta spezzata a mano.

boreto di canoceboreto di canoce

Due chef gradesi honno accettato la sfida proponendo due versioni di boreto: Attias Tarlao a proposto il piatto della tradizione gradese, rivisitato e con boreto di canoce, servito su rondelle di polenta in tre colori, bianca, gialla e nera, quest’ultima colorata con il nero di seppia. Mauro Verginella ha preparato la versione classica, con cefalo sfilettato e polentina morbida bianca.

In abbinamento in entrambe le giornate i sommelier hanno servito gli ottimi vini delle varie Doc che fanno riferimento Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia.

 

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Doppio compleanno all'Osteria della Stazione

jumbo nightjumbo nightIl 20 luglio 2022 in Osteria della Stazione, Milano, vanno in scena la serata tributo per Ernest Hemingway e la celebrazione dei 10 anni di attività.  Una cena speciale nata 18 anni fa e dedicata al compleanno di Ernest Hemingway (21 luglio 1899, Oak Park, Illinois) È la Jumbonight. Il piatto forte è l’Astice alla Catalana accompagnato da Ribolla Gialla e Mojito. Quest'anno ci sono due motivi in più per non mancare. Il primo è che si celebrano anche i dieci anni di onorato servizio dell’Osteria. Il 20 luglio 2012, infatti, proprio con la Jumbonight si aprivano le porte a quella che sarebbe diventata l'enclave friulana nel cuore di Milano. Il secondo sono due nuove chicche enogastronomiche: il 20 luglio esordiranno la Ribolla Gialla del 2019 dell’azienda Colmello di Grotta in una veste inedita e la granita di Most Daiquiri, realizzata con acquavite di mosto d'uva della distilleria Tosolini.

Noticina curiosa. L’evento Jumbonight nasce nel 2005, 18 anni fa, prima ancora dell’Osteria della Stazione. L’idea è del padre dell’Oste Gunnar Cautero e la kermesse fu creata a Lignano Sabbiadoro località cara alle frequentazioni di Hemingway. 

 

Il Menù della serata

 

· Prefazione: Alici e Salicornia Fritte

· Capitolo Centrale: Astice jumbo alla Catalana

· Sommario: Formaggi di Capra alle Erbe

· Ringraziamenti: Granita di Most Daiquiri

WhatsApp Tel. 380 7613781
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Veronica Ravidà presenta il menù estivo

veronica ravidà veronica ravidà

La chef Veronica Ravidà presenta il nuovo menù di Hostaria San Francesco, ristorante di cucina siciliana contemporanea di Milazzo (Messina).  Nato nel 2019 dall’idea di Giovanni Puglisi e della chef Veronica Ravidà, il progetto vuole essere un punto di riferimento rivolto agli amanti della cucina innovativa, che sia però ben salda alle radici territoriali. Alici e Fantasia reinterpretazione del tradizionale acciughe e lattuga sicilianoAlici e Fantasia reinterpretazione del tradizionale acciughe e lattuga siciliano

Tra gli antipasti troviamo infatti Alici e Fantasia, reinterpretazione del tradizionale acciughe e lattuga siciliano. Che battuta!!! è una battuta di vitello con senape dolce, sedano, cipolla, capperi e maionese di tonno. che battuta by Ravidàche battuta by Ravidà

 

Tra i primi piatti troviamo Etna – un raviolo nero ripieno di cernia, cozze e salsa di pomodorino rosso

ravioloni etnaravioloni etna

Mare, Mare, Mare: linguine con calamari, ricci e salicornia

linguine linguine

Pennoni d’amare, dei pennoni rigati con ragù di crostacei e salsa al prezzemolo

Pennoni by RavidàPennoni by Ravidà


Tra le new entry per i secondi c'è Mediterraneo, una cernia panata alle olive nere, rösti di patate e salsa dolce di peperone rosso

mediterraneomediterraneo

Flantastico è una seducente proposta vegetariana, un Flan di carote, bietola, salsa e cialda di maiorchino.

flantasticoflantastico
Oltre gustosi dolci della tradizione Veronica Ravidà propone ai suoi ospiti rivisitazione de La Zuppa Inglese, con pan di pagna, alchermes, crema pasticcera, e guarnizione di polvere di lamponi e meringhe

zuppa Inglesezuppa Inglese

Il Lingotto è un semifreddo alla nocciola Piemonte IGP, torrone, croccante e salsa di cioccolato.

 lingottolingotto

Il locale

 

Inaugurato nel 2019, il ristorante si trova in piazza San Francesco, di fronte al santuario del compatrono di Milazzo, San Francesco da Paola. Puntando fin dalla prima apertura sull’esclusività, il ristorante offre solo 25 coperti, servizio che si traduce in un forte orientamento verso il cliente, il quale si troverà immerso in un’esperienza intima e attenta a ogni sua esigenza. Giovanni e Veronica si fanno anche promotori di un’operazione di valorizzazione della piazza in cui si trova l’Hostaria, con l’obiettivo di migliorare e abbattere le barriere architettoniche dello spazio esterno, inaugurando 50 coperti con un suggestivo scorcio verso il mare.
I quadri esposti all’interno del locale sono tutti realizzati da RE, sorella della Chef Veronica, pittrice che condivide il suo stesso talento e la sua stessa vocazione artistica e si inseriscono in un contesto elegante, minimale e molto curato.

 

La cucina

 
Durante l’anno sono previsti 4 menù, che seguono il corso delle stagioni per offrire sempre le materie prime più fresche. L’originalità dei piatti parte anche dal nome: dal Tonno abbronzato, uno spaghetto fresco al cacao con ragù di tonno e salsa di Piacentinu Ennese DOP, alla A’ncucciata (da “a’ncucciare” termine siciliano che indica il movimento rotatorio) un cous cous fatto in casa con verdure di stagione e maionese di scarola (indivia riccia). Era Vivo, un crudo di pesce freschissimo composto da pesce di stagione freschissimo, insalatina di pomodoro giallo, olio al basilico e aria al cetriolo; Stranizza d’Amuri (omaggio al maestro Franco Battiato) un raviolo con ripieno di melanzane, pomodorino, crema di ricotta infornata e olio al basilico.
Tra i must, infine, c’è anche l’originale Fish & Chips, rievocazione della ricetta tipica dello street food inglese, proposta in un’ottica siciliana con una maionese di mandorla.

Hostaria San Francesco. Piazzale San Francesco, 13. Milazzo (ME)


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Festa degli innamorati del Maiale a Porpetto

nemoraz dal purcitnemoraz dal purcitDal 5 febbraio al 6 marzo 2022 si svolge la 54a edizione della “Fieste dai Nemorâz dal Purzìt" / “Festa degli Innamorati del Maiale”, al Ristorante Alla Tavernetta da Aligi, a Porpetto (Ud). Il tradizionale piatto da collezione è illustrato da Umberto Visentin, Maestro ceramista di Treviso. Il Ristorante rimarrà aperto tutti i giorni (tranne i mercoledì e la domenica sera), su prenotazione.

Cinquantaquattro anni fa due amici, Aligi Grop e Ezio Toneatto, intuirono che una battuta – “mi sono innamorato del maiale” – poteva diventare una buona idea da proporre nel giorno della Festa di San Valentino. E inventarono la Fieste dai Nemorâz dal Purzìt. Dal 1968 la festa continua ogni anno alla Tavernetta da Aligi, a Porpetto (UD). Del gruppo di amici e padrini della Fieste un ricordo particolare va a Isi Benini, grande giornalista, gourmet e wine-writer di raffinata competenza, fondatore de Il Vino, rivista per la diffusione della cultura enoica in Italia.

 Piatto Tavernetta da AligiPiatto Tavernetta da Aligi

Oggi il ristorante è condotto dai figli di Aligi. Ai fornelli c’è Ezio, lo staff di accoglienza è diretto da Clia e Mary. I salumi (salamp, musèt, luianie) sono prodotti in proprio con il rigore e i metodi degli antichi norcini friulani.

Il menù della Festa degli Innamorati del Maiale comprende tra l’altro: Ciccioli di maiale, Orecchie impanate e fritte; Prosciutto di San Daniele; Salame all’aceto con polenta; Riso e salsiccia; Orzo, fagioli e prosciutto; Piedini e ossa bolliti; Cotechino e sanguinelle con brovada e verze; Spiedini, pancetta e salsiccetta alla griglia; Cotto misto; Lingua con patè di cavoli; Fegato al vino; Costa in umido con patate; Stinco al forno; Gialletti di mais.

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Botequinho: cocktail bar cucina brasiliana musica dal vivo

interniinterniRoberto Okabe festeggia i dieci anni del Finger’s Garden con l'apertura di Botequinho, bar in stile paulista con cucina brasiliana e live music. Il Botequinho nasce da una rilettura del Finger’s Club, il lounge bar situato sotto il ristorante, dell'architetto brasiliano Isabella Pacifico Homem.

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Ristorante Bartolini Mudec: fra Les Grandes Tables du Monde

Ristorante Enrico Bartolini. Mudec. MilanoRistorante Enrico Bartolini. Mudec. MilanoMentre stiamo attendendo - a distanza - i dati della Michelin 2022, scriviamo questa bella notizia - l'ennesima potremmo dire -  che riguarda Enrico Bartolini. Il suo Ristorante al Mudec fa il suo ingresso fra Les Grandes Tables du Monde, il prestigioso ed esclusivo sodalizio che dal 1954 riunisce i più importanti ristoranti di quattro continenti. La proclamazione a Parigi il 22 novembre 2021 durante la cena di gala che ha concluso l’annuale Congresso dedicato ai valori fondanti dell’Associazione: tradizione, qualità e arte di vivere e dell’accoglienza. Sette i nuovi ingressi.

Bartolini premiazioneBartolini premiazione

Situato al terzo piano del MUDEC- Museo delle Culture di Milano, il Ristorante Enrico Bartolini (unico 3 stelle Michelin del capoluogo meneghino) è un luogo in perfetta sintonia con la filosofia di cucina dello chef che ha nella ricerca e nella valorizzazione di ingredienti e biodiversità i punti fondamentali.

QUI la nostra intervista allo chef 

In carta, vere e proprie opere d’arte gourmet che offrono all’ospite un viaggio nella cultura gastronomica più raffinata: dal menu degustazione “Best of” (un percorso di “contemporanea italianità” in nove passaggi con i piatti iconici dello chef), alla proposta “Mudec Experience” che segue la stagionalità di prodotti e ingredienti e interpreta sapori, mondi e tradizioni con misurata creatività. La grande passione dello chef per l’arte e il design ha guidato l’interior project del ristorante.

LES GRANDES TABLES DU MONDE 

 

Nata sessantasette anni fa da un incontro conviviale tra sei ristoratori parigini desiderosi di riunire i sostenitori dell’eccellenza e della tradizione dell’alta gastronomia, “Les Grandes Tables du Monde” conta oggi 181 ristoranti in 25 Paesi, selezionati attraverso rigidi criteri di ammissione che riflettono l’esclusività del progetto. Sin dalla sua istituzione, l’Associazione sceglie i nuovi associati sulla base di tre standard qualitativi che preservano l’esclusività dei ristoranti ammessi: cucina d’eccellenza senza compromessi, servizio e ospitalità impeccabili, atmosfera e ambiente unici.

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Club Sandwich al vitello tonnato e altri Club sandwich gourmet

Peck Sandwich Club al vitello tonnatoPeck Sandwich Club al vitello tonnato

Peck CityLife nel dehors con vista sui grattacieli di CityLife propone il Club Sandwich al Vitello Tonnato e Salt Tiny cocktail, nuove idee per il food pairing con altri Club Sandwich in 4 versione gourmet: Club Sandwich Classico,  al Salmone e Vegetariano. Per una nuova versione di aperitivo gastronomico.

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Masi Wine Bar Al Druscié viaggio enogastronomico ad alta quota

MASI WINE BAR panoramaMASI WINE BAR panorama

Ha riaperto il 29 maggio 2021 il Masi Wine Bar “Al Druscié” a Cortina d’Ampezzo. Inizialmente apertura nei weekend e, a partire dal 19 giugno, tutti i giorni. Ampi spazi all’aperto, con quattro terrazze affacciate sui panorami delle Dolomiti, che saranno allestite per garantire agli ospiti la massima vivibilità degli ambienti. L’ampia carta vini propone scelte enologiche classiche come CostaseraAmarone e il Campofiorin, ma anche novità come il Fresco di Masi, declinato in un Rosso Verona igt e un Bianco Verona igt, entrambi biologici e vegani. 

MASI WINE BAR Al DruscieMASI WINE BAR Al Druscie

Masi Wine Experience si trova sul Col Druscié, alla prima fermata della cabinovia Freccia nel Cielo.  Novità di quest’anno il “Tofana Top Smartworking”, una giornata di smartworking immersi nella natura e una selezione di percorsi per esplorare la Tofana di Mezzo insieme alle guide alpine.

MASI WINE BAR Al DruscieMASI WINE BAR Al DruscieTornano gli appuntamenti con le Astrocene, per gli appassionati di astronomia e non, in cui sarà possibile assaporare una selezione di vini e piatti pensati per l’occasione, ammirando il cielo stellato, e le visite guidate all’Osservatorio Astronomico Helmut Ullrich. Verrà riproposto anche lo “Yoga ad alta quota”, le lezioni si terranno negli ampi prati davanti al Masi Wine Bar, dove sarà poi servito un delizioso brunch.

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Anima & Vertigo. Nuovi concept di Enrico Bartolini

Enrico Bartolini e Franco Aliberti ph Marco PoderiEnrico Bartolini e Franco Aliberti ph Marco PoderiAnima e Vertigo: il nuovo progetto di Enrico Bartolini a Milano si fa in due, anzi in tre.  Per identificare il suo nuovo progetto gastronomico, il settimo sul territorio nazionale e il secondo nel capoluogo milanese, Enrico Bartolini ha scelto due nomi fortemente evocativi e ne ha affidato le cure allo chef Franco Aliberti. Anima ristorante gourmet e Vertigo Osteria Contemporanea e Urban Garden Bar si trovano al piano terreno del nuovissimo hotel 4* Superior Milano Verticale del Gruppo UNA, tra via De Cristoforis e via Rosales, nel distretto Porta Nuova – Garibaldi – Corso Como. In una lunga “stecca” che si sviluppa per ben 100 metri in lunghezza parallelamente a via Rosales e affacciata su un’oasi verde di 1.000 metri quadrati, Anima e Vertigo declinano in due concept differenti la cucina contemporanea, etica e sostenibile di Aliberti, che Bartolini ha voluto nel suo team come resident chef per questa nuova avventura milanese.

milano verticale- fine dining anima- ph Santi Calecamilano verticale- fine dining anima- ph Santi Caleca

“Sono orgoglioso di poter aprire un nuovo ristorante a Milano e in una zona straordinaria e vivace, insieme a Franco Aliberti – spiega Bartolini – che è la mente del menu e porterà la sua visione sostenibile in una città che è molto attenta a questo tema, ma anche alla qualità dei servizi e al lusso.”

 

 

milano verticale - giardino interno ph Santi Calecamilano verticale - giardino interno ph Santi Caleca 

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Il Bar con Urban Garden ha tutte le caratteristiche per affermarsi come locale di riferimento per l’estate, ormai vicina, e per tutti coloro che sono alla ricerca di un luogo elegante e confortevole dove trascorrere qualche ora di relax all’aria aperta: la zona erbosa, attrezzata con divani, coffee table, ombrelloni e comode sedute è l’ideale per sorseggiare un aperitivo o un drink dopo cena (con dj set discreto e raffinato in sottofondo un paio di sere la settimana). La carta dei cocktail, creata con la consulenza di Mattia Pastori, annovera grandi classici della mixology e proposte inedite la cui esecuzione è delegata all’esperienza di Luca Ardito. Pregiata la selezione di champagne e di vini italiani.

Lo staff - foto Marco PoderiLo staff - foto Marco Poderi

A curare il food pairing sarà la cucina di Vertigo Osteria Contemporanea: si potrà scegliere fra grandi salumi nazionali e altre golosità, perfette per accompagnare l’aperitivo (dalle ostriche al caviale, rigorosamente italiani, dai calamaretti fritti a pane burro e acciughe). Aperta a pranzo e cena sia per gli ospiti dell'hotel (a cui servirà anche le colazioni) sia per gli esterni, Vertigo dispone anche di un ampio dehors perfetto per una pausa pranzo veloce e gustosa o per il brunch della domenica. In carta, piatti iconici della tradizione italiana: dalla parmigiana di melanzane alla pasta fresca all’amatriciana, dagli spaghetti alle vongole al riso al salto, dalla tartare di fassona ai mondeghili, oltre che una piccola proposta di focacce e pizze gourmet e dolci fatti in casa. Il tutto con un servizio smart e informale e un menu che cambierà di frequente in base alla stagionalità dei prodotti e alla disponibilità degli ingredienti sempre freschissimi.

Anima, il ristorante fine dining che, come in tutti i ristoranti di Bartolini, avrà dieci tavoli gourmet, qui circondati dall’atmosfera elegante e raffinata è stato curato dallo Studio Vudafieri Saverino: “Sono grandi professionisti – commenta Bartolini – hanno dato una forte personalità a questo luogo ispirandosi alla Milano del secondo del Novecento, quella di Gio Ponti, e questa milanesità dal mio punto di vista emerge in un modo molto moderno; di conseguenza anche i contenuti della cucina che ho condiviso con Franco lo saranno.”

Davide Franco ph Marco PoderiDavide Franco ph Marco Poderi

La sala, che comprende anche due salette private (una da sei posti adiacente alla cantina, e una da otto posti con vista su Porta Garibaldi), è assegnata al savoir faire internazionale di Davide Franco, mentre la gestione della cantina (a vista) al sommelier Giacomo Morlacchi.

Giacomo Morlacchi  ph Marco PoderiGiacomo Morlacchi ph Marco Poderi

In cucina, Franco Aliberti sarà affiancato dalla sua storica brigata e la sostenibilità degli ingredienti (tema a lui molto caro) caratterizzerà la proposta dei piatti: “Questo progetto è una bellissima opportunità perché mi permette di lavorare con Enrico Bartolini e il suo team – spiega Aliberti – in più, qui ho portato con me tutta la brigata che mi segue da tempo. La filosofia è quella che mi contraddistingue da sempre ed è legata alla sostenibilità, non solo degli ingredienti, ma anche della filiera. Quindi la scelta sarà molto mirata e ricadrà su piccoli produttori che lavorano facendo attenzione all’ambiente e al benessere animale, seguiremo la stagionalità degli ortaggi e della frutta, ma anche dei pesci e di alcune tipologie di carni, cercheremo sempre di più di condividere questo messaggio con i nostri ospiti". anolini con ragù di coda di manzo in consommé ph Marco Poderianolini con ragù di coda di manzo in consommé ph Marco Poderi

Un’attenzione alla sostenibilità che riguarda non solo l’approvvigionamento delle materie prime, ma anche la loro preparazione: “La linea di cucina è pensata per evitare sprechi e contenere i consumi – continua Aliberti – ecco perché con Enrico abbiamo scelto di introdurre nella cucina di Anima un tipo di cottura sostenibile che purtroppo sta sparendo: la cottura alla brace. È stata disegnata e prodotta per noi, su nostro progetto, una griglia con una speciale cappa ad acqua che eviterà la dispersione di fuliggine. Tutta la parte dedicata alle tecnologie delle cucine è stata pensata e realizzata con un occhio molto attento al consumo energetico.”una michetta non qualunque ph Marco Poderiuna michetta non qualunque ph Marco Poderi

Nel menu di Anima al momento due percorsi di degustazione: “Aliberti 2021” (in sette passaggi 150 euro, con la possibilità di optare anche per tre o quattro portate alla carta, rispettivamente a 90 e 110 euro) e “In Italia” (sei passaggi 125 euro).

Anima e Vertigo (Bar e Osteria Contemporanea) sono quindi due interpretazioni pensate per esprimere con gusto moderno e sostenibile il ricco patrimonio della tradizione italiana. 

Vertigo Osteria Contemporanea e Urban Garden Bar

Aperti tutti i giorni dalle 10,30 alle 23 (il Bar chiude alle 01.00)

Anima

Aperto solo a cena dal lunedì al sabato

 

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