Degustando nel parco di Villa Sassi con 10 chef. Il parco, caratterizzato da alberi secolari, parterre verdi, scorci su Torino e sentieri che portano alla Basilica di Superga, è annoverato tra i cento parchi più belli d’Italia. La Villa Sassi è un’elegante e raffinata dimora di inizio ‘600.
Il pan dei re lievitato made in Italy per l'Epifania.La risposta italiana alla galette des rois francesegrazie all’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano. Il progetto è nato nel 2018 da un’idea dello chef Stefano Laghi, vicepresidente dell’Accademia.Stefano Laghi
natale 2023Federico Prodon. Panettone con il gelato e Zibibbone. Il mondo dei panettoni artigianali è in continuo fermento e la creatività dei pastry chef è a mille. Prodon crea il suo primo Panettone Gelato farcito con gelato al cioccolato 99% Michel Cluizel con rum Dom Papa e un gelato alle nocciole Avellino-Viterbo-Piemonte.
Antonio Chiodi LatiniIl primo novembre è World Vegan Day. Le proposte dello chef Antonio Chiodi Latini nel suo ristorante torinese dedicato al vegetale. “Il cuoco delle terre”: così si fa chiamare. Il suo scopo diventa quello di andare al cuore di ciò che cresce nell’orto, valorizzandolo con esperienza e creatività.
chef Igles Corelli con Fabrizio Nonis in lagunaDue splendide giornate di sole hanno contribuito alla riuscita di Sapori in laguna, il format ideato da Fabrizio Nonis (meglio noto come il Beker), con una serie di show cooking con chef stellati e chef del territorio. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Grado, Consorzio Grado Turismo e PromoturismoFVG. I partecipanti hanno avuto anche modo di visitare e conoscere la Valle del Moro, incantevole ambiente naturale dove- nella valle da pesca - vengono allevati branzini e orate.
chef TarlaoIl tema della prima giornata era la cacciagione ed è stato Attias Tarlao del ristorante Tavernetta all’Androna di Grado il primo a dare dimostrazione della sua tecnica preparando i ravioli di germano reale nel suo guazzetto. Successivamente il giovane chef Simone Selva, chef del ristorante Vite all'interno del Treviso Art District (ne abbiamo scritto ampiamente di recente su qb mensile cartaceo) ha presentato un piatto molto interessante costituito da alcune fette di cinghiale servite quasi crude, che erano state inoculate con il koji fungo molto utilizzato in Giappone anche per la lievitazione del sake, con l’aggiunta di fegato di merluzzo affumicato.
partecipantiIgles Corelli, chef che ha nel suo palmares ben cinque stelle Michelin, ha stupito gli ospiti con germano reale ripieno, salsa di more e bitter, con morbido di zucca e sesamo tostato. Nella sua dimostrazione il cuoco emiliano per dare un gusto in più ha utilizzato anche la rete del maiale, che avvolge la cavità addominale. Di solito il piatto prevedeva l’utilizzo dell’anguilla nella farcitura, ma per l’occasione la pietanza è stata rivisitata. A concludere la giornata inaugurale lo chef Vanni Aizza de La Colombara di Aquileia che ha preparato un spezzatino di cinghiale servito in una pagnotta di pane. A concludere il pranzo Gubana e Santonego, un liquore tipico della laguna a base di assenzio marino.
Per la seconda tappa è stato servito un menù a base di pesce della laguna, rielaborato da alcuni chef della costiera sorrentina.
spaghettiniPeppe Guida del ristorante Osteria Nonna Rosa di Vico Equense, e volto televisivo di Gambero rosso channel ha proposto gli spaghettini cotti nell’acqua al limone e ripassati in padella con l’aggiunta di provolone, al tutto è stata aggiunta una tartare di branzino.
genovese
Peppe Aversa del ristorante Il Buco di Sorrento ha preparato un piatto che ha definito della “memoria”: una genovese con i fasolari, caciotta secca e rosmarino. Base composta da cipolle bionde e rosse rosolate con aggiunta di rosmarino e pasta spezzata a mano.
boreto di canoce
Due chef gradesi honno accettato la sfida proponendo due versioni di boreto: Attias Tarlao a proposto il piatto della tradizione gradese, rivisitato e con boreto di canoce, servito su rondelle di polenta in tre colori, bianca, gialla e nera, quest’ultima colorata con il nero di seppia. Mauro Verginella ha preparato la versione classica, con cefalo sfilettato e polentina morbida bianca.
In abbinamento in entrambe le giornate i sommelier hanno servito gli ottimi vini delle varie Doc che fanno riferimento Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia.
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jumbo nightIl 20 luglio 2022 in Osteria della Stazione, Milano, vanno in scena la serata tributo per Ernest Hemingway e la celebrazione dei 10 anni di attività. Una cena speciale nata 18 anni fa e dedicata al compleanno di Ernest Hemingway (21 luglio 1899, Oak Park, Illinois) È la Jumbonight. Il piatto forte è l’Astice alla Catalana accompagnato da Ribolla Gialla e Mojito. Quest'anno ci sono due motivi in più per non mancare. Il primo è che si celebrano anche i dieci anni di onorato servizio dell’Osteria. Il 20 luglio 2012, infatti, proprio con la Jumbonight si aprivano le porte a quella che sarebbe diventata l'enclave friulana nel cuore di Milano. Il secondo sono due nuove chicche enogastronomiche: il 20 luglio esordiranno la Ribolla Gialla del 2019 dell’azienda Colmello di Grotta in una veste ineditae la granita di Most Daiquiri, realizzata con acquavite di mosto d'uva della distilleria Tosolini.
Noticina curiosa. L’evento Jumbonight nasce nel 2005, 18 anni fa, prima ancora dell’Osteria della Stazione. L’idea è del padre dell’Oste Gunnar Cautero e la kermesse fu creata a Lignano Sabbiadoro località cara alle frequentazioni di Hemingway.
Il Menù della serata
· Prefazione: Alici e Salicornia Fritte
· Capitolo Centrale: Astice jumbo alla Catalana
· Sommario: Formaggi di Capra alle Erbe
· Ringraziamenti: Granita di Most Daiquiri
WhatsApp Tel. 380 7613781 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. –
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La chef Veronica Ravidà presenta il nuovo menù di Hostaria San Francesco, ristorante di cucina siciliana contemporanea di Milazzo (Messina). Nato nel 2019 dall’idea di Giovanni Puglisi e della chef Veronica Ravidà, il progetto vuole essere un punto di riferimento rivolto agli amanti della cucina innovativa, che sia però ben salda alle radici territoriali. Alici e Fantasia reinterpretazione del tradizionale acciughe e lattuga siciliano
Tra gli antipasti troviamo infatti Alici e Fantasia, reinterpretazione del tradizionale acciughe e lattuga siciliano. Che battuta!!! è una battuta di vitello con senape dolce, sedano, cipolla, capperi e maionese di tonno. che battuta by Ravidà
Tra i primi piatti troviamo Etna – un raviolo nero ripieno di cernia, cozze e salsa di pomodorino rosso
ravioloni etna
Mare, Mare, Mare: linguine con calamari, ricci e salicornia
linguine
Pennoni d’amare, dei pennoni rigati con ragù di crostacei e salsa al prezzemolo
Pennoni by Ravidà
Tra le new entry per i secondi c'è Mediterraneo, una cernia panata alle olive nere, rösti di patate e salsa dolce di peperone rosso
mediterraneo
Flantastico è una seducente proposta vegetariana, un Flan di carote, bietola, salsa e cialda di maiorchino.
flantastico Oltre gustosi dolci della tradizione Veronica Ravidà propone ai suoi ospiti rivisitazione de La Zuppa Inglese, con pan di pagna, alchermes, crema pasticcera, e guarnizione di polvere di lamponi e meringhe
zuppa Inglese
Il Lingotto è un semifreddo alla nocciola Piemonte IGP, torrone, croccante e salsa di cioccolato.
lingotto
Il locale
Inaugurato nel 2019, il ristorante si trova in piazza San Francesco, di fronte al santuario del compatrono di Milazzo, San Francesco da Paola. Puntando fin dalla prima apertura sull’esclusività, il ristorante offre solo 25 coperti, servizio che si traduce in un forte orientamento verso il cliente, il quale si troverà immerso in un’esperienza intima e attenta a ogni sua esigenza. Giovanni e Veronica si fanno anche promotori di un’operazione di valorizzazione della piazza in cui si trova l’Hostaria, con l’obiettivo di migliorare e abbattere le barriere architettoniche dello spazio esterno, inaugurando 50 coperti con un suggestivo scorcio verso il mare. I quadri esposti all’interno del locale sono tutti realizzati da RE, sorella della Chef Veronica, pittrice che condivide il suo stesso talento e la sua stessa vocazione artistica e si inseriscono in un contesto elegante, minimale e molto curato.
La cucina
Durante l’anno sono previsti 4 menù, che seguono il corso delle stagioni per offrire sempre le materie prime più fresche. L’originalità dei piatti parte anche dal nome: dal Tonno abbronzato, uno spaghetto fresco al cacao con ragù di tonno e salsa di Piacentinu Ennese DOP, alla A’ncucciata (da “a’ncucciare” termine siciliano che indica il movimento rotatorio) un cous cous fatto in casa con verdure di stagione e maionese di scarola (indivia riccia). Era Vivo, un crudo di pesce freschissimo composto da pesce di stagione freschissimo, insalatina di pomodoro giallo, olio al basilico e aria al cetriolo; Stranizza d’Amuri (omaggio al maestro Franco Battiato) un raviolo con ripieno di melanzane, pomodorino, crema di ricotta infornata e olio al basilico. Tra i must, infine, c’è anche l’originale Fish & Chips, rievocazione della ricetta tipica dello street food inglese, proposta in un’ottica siciliana con una maionese di mandorla.
nemoraz dal purcitDal 5 febbraio al 6 marzo 2022 si svolge la 54a edizione della “Fieste dai Nemorâz dal Purzìt" / “Festa degli Innamorati del Maiale”, al Ristorante Alla Tavernetta da Aligi, a Porpetto (Ud). Il tradizionale piatto da collezione è illustrato da Umberto Visentin, Maestro ceramista di Treviso. Il Ristorante rimarrà aperto tutti i giorni (tranne i mercoledì e la domenica sera), su prenotazione.
Cinquantaquattro anni fa due amici, Aligi Grop e Ezio Toneatto, intuirono che una battuta – “mi sono innamorato del maiale” – poteva diventare una buona idea da proporre nel giorno della Festa di San Valentino. E inventarono la Fieste dai Nemorâz dal Purzìt. Dal 1968 la festa continua ogni anno alla Tavernetta da Aligi, a Porpetto (UD). Del gruppo di amici e padrini della Fieste un ricordo particolare va a Isi Benini, grande giornalista, gourmet e wine-writer di raffinata competenza, fondatore de Il Vino, rivista per la diffusione della cultura enoica in Italia.
Piatto Tavernetta da Aligi
Oggi il ristorante è condotto dai figli di Aligi. Ai fornelli c’è Ezio, lo staff di accoglienza è diretto da Clia e Mary. I salumi (salamp, musèt, luianie) sono prodotti in proprio con il rigore e i metodi degli antichi norcini friulani.
Il menù della Festa degli Innamorati del Maiale comprende tra l’altro: Ciccioli di maiale, Orecchie impanate e fritte; Prosciutto di San Daniele; Salame all’aceto con polenta; Riso e salsiccia; Orzo, fagioli e prosciutto; Piedini e ossa bolliti; Cotechino e sanguinelle con brovada e verze; Spiedini, pancetta e salsiccetta alla griglia; Cotto misto; Lingua con patè di cavoli; Fegato al vino; Costa in umido con patate; Stinco al forno; Gialletti di mais.
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interniRoberto Okabe festeggia i dieci anni del Finger’s Garden con l'apertura di Botequinho, bar in stile paulista con cucina brasiliana e live music. Il Botequinho nasce da una rilettura del Finger’s Club, il lounge bar situato sotto il ristorante, dell'architetto brasiliano Isabella Pacifico Homem.
Ristorante Enrico Bartolini. Mudec. MilanoMentre stiamo attendendo - a distanza - i dati della Michelin 2022, scriviamo questa bella notizia - l'ennesima potremmo dire - che riguarda Enrico Bartolini. Il suo Ristorante al Mudec fa il suo ingresso fra Les Grandes Tables du Monde, il prestigioso ed esclusivo sodalizio che dal 1954 riunisce i più importanti ristoranti di quattro continenti. La proclamazione a Parigi il 22 novembre 2021 durante la cena di gala che ha concluso l’annuale Congresso dedicato ai valori fondanti dell’Associazione: tradizione, qualità e arte di vivere e dell’accoglienza. Sette i nuovi ingressi.
Bartolini premiazione
Situato al terzo piano del MUDEC- Museo delle Culture di Milano, il Ristorante Enrico Bartolini (unico 3 stelle Michelin del capoluogo meneghino) è un luogo in perfetta sintonia con la filosofia di cucina dello chef che ha nella ricerca e nella valorizzazione di ingredienti e biodiversità i punti fondamentali.
In carta, vere e proprie opere d’arte gourmet che offrono all’ospite un viaggio nella cultura gastronomica più raffinata: dal menu degustazione “Best of” (un percorso di “contemporanea italianità” in nove passaggi con i piatti iconici dello chef), alla proposta “Mudec Experience” che segue la stagionalità di prodotti e ingredienti e interpreta sapori, mondi e tradizioni con misurata creatività. La grande passione dello chef per l’arte e il design ha guidato l’interior project del ristorante.
Nata sessantasette anni fa da un incontro conviviale tra sei ristoratori parigini desiderosi di riunire i sostenitori dell’eccellenza e della tradizione dell’alta gastronomia, “Les Grandes Tables du Monde” conta oggi 181 ristoranti in 25 Paesi, selezionati attraverso rigidi criteri di ammissione che riflettono l’esclusività del progetto. Sin dalla sua istituzione, l’Associazione sceglie i nuovi associati sulla base di tre standard qualitativi che preservano l’esclusività dei ristoranti ammessi: cucina d’eccellenza senza compromessi, servizio e ospitalità impeccabili, atmosfera e ambiente unici.
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Peck CityLife nel dehors con vista sui grattacieli di CityLife propone il Club Sandwich al Vitello Tonnato e Salt Tiny cocktail, nuove idee per il food pairing con altri Club Sandwich in 4 versione gourmet: Club Sandwich Classico, al Salmone e Vegetariano. Per una nuova versione di aperitivo gastronomico.