Ricette: dello Chef, della Tradizione, dei Lettori

Fagottini di grano saraceno con fonduta di pesce spada

fagottini di grano saracenofagottini di grano saraceno

Fagottini di grano saraceno con fonduta di pesce spada. Ricetta dello chef Giovanni Togni del Bad Moos Aqua Spa Resort. Un piatto da provare anche a casa per un’occasione speciale.

 

Fagottini di grano saraceno con fonduta di pesce spada. 

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Canederli al cioccolato ripieni di fragole di montagna Val Venosta

canederli al cioccolato con ripieno di fragole di montagna Val Venostacanederli al cioccolato con ripieno di fragole di montagna Val Venosta

Canederli superstar anche in versione dolce grazie alla ricetta di Julia Morat del blog Passione Cooking che utilizza sapientemente le fragole di montagna Val Venosta. Un impasto a base di ricotta, cacao e semola di grano duro. Una preparazione semplice, in un gioco di contrasti, da servire calda o tiepida.

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Sformato di ricotta e fiori di zucchina con salsa di spinaci

Sformato di fiori di zucchina con ricotta e salsa di spinaciSformato di fiori di zucchina con ricotta e salsa di spinaci

Idea golosa n. 2 di Daniela Doretto. Numero 2 anche se, temporalmente, nella sua pagina FB viene prima dei zaleti ai bruscandoli con la fortaiada de San Marco, che trovate sempre qui sul nostro quotidiano online. La proposta elegante e invitante era dedicata alla Pasquetta, un appuntamento all'aperto che può continuare tranquillamente fino a maggio e anche oltre, se si sostituiscono i fiori di zucchine con qualcosa di altrettanto goloso, o semplicmente copiando l'idea della ciambella salata con le erbette all'interno. 

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Zaleti coi bruscandoli per la fortaiada de San Marco

 

zaleti di erbe spontaneeezaleti di erbe spontaneee

Idea golosa n.1 di Daniela Doretto, carpita dalla sua pagina FB in cucina con Daniela Doretto. I tipici biscotti veneti (zaeti, cioè gialletti perchè si usa la farina di mais) in versione salata con i bruscandoli, cioè luppolo selvatico - humulus lupulus - detto anche asparagina. "Si avvicina la festività di S. Marco e se il tempo sarà buono i pordenonesi, come da tradizione, andranno a mangiare la frittata in campagna", scrive Daniela Doretto, "Questo è anche il periodo delle erbe spontanee e quindi mi sembrava simpatico suggerirvi un dolcetto originale per la fortaiada". Se vi interessa la ricetta degli zaeti classici cliccate qui 

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Manihi o fraticelli, dolce tipico delle Valli del Natisone

FraticelliFraticelli

Manihi o fraticelli, dolce tipico delle Valli del Natisone. Ogni regione ha le sue ricette tipiche per le ricorrenze o per i giorni di festa. Non solo, ma in ogni regione ci sono altrettanto numerose varianti tipiche. Quanti in Friuli Venezia Giulia per esempio conoscono i manihi della Benecija? Ci pensa Caterina, la cuoca della Casa delle rondini di Stregna a raccontarceli.

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Spaghetti fave pecorino e calamari

La Molisana Spaghetti fave calamari pecorinoLa Molisana Spaghetti fave calamari pecorinoSpaghetti fave pecorino e calamari è una ricetta che utilizza le fave, legume primaverile, nell'abbinamento classico con il pecorino ma con il tocco del'ingrediente in più dato dai calamari. La ricetta è firmata La Molisana che la propone con gli spaghetti integrali. 

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Ricetta veloce per un piatto che anticipa la primavera

 

insalata con zucchine insalata con zucchine

Un’insalata di erbe e fiori arricchita da formaggio erborinato e da guanciale croccante: colori e consistenze si incontrano in questo piatto firmato Riccardo De Pra del Dolada, ristorante dell'Alpago. Un piatto che ci insegna a osare per gli accostamenti di gusto. Un sicuro successo per la vista e il palato.

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Vuoi provare a fare il ramen all'italiana?

ramen all'italiana di la cucina che vale ramen all'italiana di la cucina che vale

 

Il ramen è una delle zuppe più amate della cucina orientale. Sostanzialmente è composto da spaghetti di frumento serviti in brodo di carne e/o pesce, spesso insaporito con salsa di soia o miso e con guarnizioni come maiale affettato, alghe marine secche, a volte mais. Indispensabili per caratterizzarlo le uova marinate.

La proposta è della foodblogger Valentina de La cucina che vale, che ha utilizzato il granulare vegetale bio Bauer come insaporitore.

Ramen all'italiana

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • · 4 uova
  • · 4 cucchiai salsa di soia
  • · 2 cucchiaini di curcuma
  • · 150 g di spaghetti di riso integrale o noodles
  • · 4 cucchiaini di Granulare Vegetale Bio Bauer
  • · 1 l di acqua
  • · 1 piccolo cavolo cinese
  • · 1 piccola zucca delica
  • · 1 pezzetto di zenzero
  • · 1 cucchiaino di curcuma
  • · 200 g di funghi a piacere
  • · erba cipollina
  • · olio q. b.
  • · pepe q. b.

Preparazione

  1. Preparate in un piatto la salsa di soia e/o della curcume. 
  2. Fate bollire le uova con il guscio per 7 minuti dal bollore, raffreddatele, sgusciatele e immergetele nella nella marinata di soia o di curcuma.
  3. Copritele con acqua e fatele marinare tutta la notte in frigorifero.
  4. Tagliate la zucca a fettine, mettetela sulla teglia da forno e conditela con zenzero fresco grattugiato, un cucchiaino di curcuma, olio e pepe.
  5. Quindi cuocetela a 180 °C ventilato per 20 minuti.
  6. Affettate il cavolo cinese e fatelo saltare in padella con olio per pochi minuti.
  7. Tagliate i funghi a pezzetti, sciacquateli sotto l’acqua e cuoceteli in padella per 10 minuti con aglio e olio.
  8. Mettete quattro cucchiaini di Granulare Vegetale Bio Bauer in 1 l di acqua, fate bollire.
  9. Tuffatevi gli spaghetti di riso e portateli a cottura in 4-5 minuti, scolateli conservando il brodo.
  10. Componete il vostro ramen con tutti gli ingredienti, aggiungete il brodo alla fine e a piacere l’erba cipollina.

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Idea per un'insalata invernale

Insalata di legumi con mela Bonita bio broccoli arancia e noci di Gabila GerardiInsalata di legumi con mela Bonita bio broccoli arancia e noci di Gabila GerardiIdea per un'insalata invernale a base di legumi, frutta secca e frutta fresca. La ricetta è di Gabila Gerardi per Mela Val Venosta. Tra gli ingredienti infatti spicca Bonita Bio, la mela agrodolce Val Venosta.

Insalata di legumi con mela Bonita bio, broccoli, arancia e noci.

 

Ingredienti

 

  • 250 g di legumi misti (fagioli, lenticchie, ceci) già lessati
  • 250 g di cimette di broccolo
  • 2 arance
  • 2 mele Bonita Bio
  • 100 g di noci
  • 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 2 cucchiai d’aceto
  • 1 cucchiaio di tahina (salsa orientale a base di semi di sesamo)
  • 2 cucchiai di semi di sesamo
  • sale e pepe
  • 250 ml di acqua
  • 20 ml di succo di limone

Preparazione

 

  1. Scaldare in una padella capiente 2 cucchiai di olio. Rosolatevi quindi le cimette di broccolo per 5 minuti e poi lasciatele intiepidire.
  2. Tagliate a vivo le fettine di un'arancia. Lavate le mele Bonita bio, eliminate il torsolo e tagliatele a fettine sottili.
  3. Immergetele per 5 minuti nell’acqua alla quale avrete unito il succo del limone.
  4. Unite il restante olio, l’aceto, il succo di un’arancia, la tahina e mescolate energicamente con una frusta a mano in modo da ottenere un’emulsione.
  5.  Condite i legumi con l’emulsione ottenuta (lasciatene un po’ da parte), unite le cimette di broccolo, le mele scolate e l’arancia a spicchi.

www.gabilagerardi.it

 

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Conosci la pasta catanese a cinque buchi?

pasta a cinque buchi credit Sicilafan.itpasta a cinque buchi credit Sicilafan.itConosci la pasta catanese a cinque buchi  (che’ cincu puttusa), i maccheroni con un buco centrale più grosso e quattro laterali più piccoli? Si prepara nella zona del Catanese solo per Carnevale, in continuazione dei festeggiamenti per Sant'Agata. Si preparano con un sugo grasso o con un ricco ragù a base di carne e grasso di maiale: salsiccia, cotenna, puntine.

Non solo dolci quindi per Sant'Agata, se volete le ricette delle celebri minne comunque cliccate qui 

Storia o leggenda della nascita del piatto. LLa tradizione narra che la pasta a 5 buchi nasce da un errore di un pastaio che - per i festeggiamenti in onore di Sant'Agata - avrebbe sbagliato le dimensioni dei maccheroni e decise di unirli a gruppi di 5 e di 7.

sapori di scilia magazinesapori di scilia magazine

Pasta di Carnevale a 5 buchi

ingredienti

 

  • 4 salsicce di maiale
  • 1 cipolla
  • 1 costa di edano
  • 2 carote
  • olio extravergine di oliva
  • 360 g di pasta 5 buchi
  • 750 ml di polpa di pomodoro
  • sale q. b. 
  • cotenna di suino (facoltativa)
  • 1/2 bicchiere di vino rosso
  • 250 g tritato di vitello

 

Procedimento

  1. In un tegame versate l’olio e.v.o e aggiungete un trito di cipolla, carote e sedano.
  2. Fate soffriggere e dopo qualche minuto unite anche la carne tritata di vitello e due salsicce sbriciolate.
  3. Sfumate con vino bianco. In seguito aggiungete passata di pomodoro. Aggiustate di sale e unite aromi e spezie - pepe nero, noce moscata, alloro.
  4. Cuocere a fuoco basso per un’ora a pentola coperta. 
  5. Quando il ragù di maiale è pronto fate cuocere anche la pasta a 5 buchi di Carnevale in una pentola capiente con abbondante acqua salata.
  6. Scolate la pasta e conditela con abbondante ragù di maiale.
  7. Impiattate inserendo in ogni piatto pezzetti di salsiccia e di cotenna. Aggiungete a piacere formaggio grattugiato per renderla ancora più saporita.
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Kaiserschmarrn salisburghese

kaiserschmarrn del Salisburghese

KAISERSCHMARRN

Il nome tedesco della ricetta che più o meno correttamente possiamo tradurre  con "il pasticcio dell'Imperatore" o la "frittatina dell'Imperatore" e che qualche chef si è già azzardato a definire omelette scomposta (#vabbè), è un dolce storico ed è anche un evergreen in tutta l'area mitteleuropea, quindi anche a Trieste.  Dove magari non lo si prepara - rimpiangendo quello mitico della nonna - pur essendo facilissimo da realizzare. L'ha inventato infatti Francesco Giuseppe in un momento in cui l'appetito lo pungeva, mentre lo chef di corte era assente,  E Franz Joseph di professione faceva altro, come è noto. Quindi preparazione fa-ci -le. Questa ricetta ci arriva direttamente dal Salisburghese 


Ingredienti

  • 5 uova
  • 1 cucchiaio di panna acida
  • 1/8 l di latte
  • 150 g di farina
  • 60 g di zucchero
  • sale
  • uvetta
  • burro
  • zucchero a velo

 

Preparazione

  1. Sbattere con la frusta in una ciotola il latte, la panna acida, i tuorli, lo zucchero e la farina.
  2. Salare leggermente e unire l’uvetta.
  3. Montare gli albumi a neve e amalgamarli delicatamente al composto.
  4. In una padella riscaldare il burro, versarvi l’impasto, farlo dorare da un lato e girarlo.
  5. Dopo 1 minuto con una forchetta dividerlo a pezzetti e finire di cuocerlo per ca. altri 2 minuti girandolo spesso. Cospargere di zucchero a velo e servire.
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Carnevale in Carinzia e i Faschingskrapfen

©Carletto Photography- Kaernten Werbung©Carletto Photography- Kaernten WerbungCarnevale in Carinzia e  Faschingskrapfen, i dolci tipici del Carnevale. Durante il periodo di Carnevale in Carinzia si è soliti preparare - e soprattutto mangiare - i Faschingskrapfen, le ciambelle di Carnevale. Di seguito la ricetta dei Faschingskrapfen di Elisabeth Liegl per gustare un po’ di Carinzia da casa propria.

Faschingskrapfen

Ingredienti

  • 600 g di farina
  • 1 confezione di lievito fresco
  • 100 g di burro
  • 60 g di zucchero
  • 4-5 tuorli 
  • circa ¼ l di latte
  • un po' di rum
  • buccia di limone grattugiata
  • un po' di sale
  • marmellata per la farcitura
  • strutto per la cottura

Preparazione

  1. Preparare un impasto con circa 1/8 l di latte, il lievito e 100 g di farina.
  2. Sbattere a bagnomaria  tuorli e zucchero finché diventano spumosi; infine aggiungere il burro fuso e il sale, un po' di rum e lo zucchero vanigliato.
  3. Mescolare bene questo composto montato, l’impasto, la farina e il latte rimanente e sbattere finché l'impasto si stacca dal cucchiaio di legno.
  4. Su una spianatoia infarinata, stendere la pasta (circa ½ cm di spessore), segnare metà della superficie della pasta con un tagliapasta rotondo.
  5. Mettere un po' di marmellata al centro, ritagliare l'altra metà e posizionarla sul disco segnato, unire i bordi premendo con le dita, quindi ritagliare con un tagliapasta leggermente più piccolo.
  6. Mettere i krapfen a testa in giù su un panno infarinato, spazzare via la farina in eccesso e coprire con un panno in un luogo caldo per farli lievitare.

Il segreto per cuocerli al meglio

  1. Quando le ciambelle sono sufficientemente lievitate, vengono cotte in strutto non troppo caldo, ma neanche tiepido. La casseruola deve essere piena a metà di strutto.
  2. Il modo migliore per capire se il grasso è pronto per la cottura è immergere la punta di un sottile pezzo di legno in acqua e poi immediatamente nel grasso caldo; se il grasso sibila, è pronto.
  3. Cuocere in modo che il lato superiore della ciambella entri per primo nel grasso. Le ciambelle vengono cotte nella casseruola coperta per evitare che si capovolgano.
  4. Quando le ciambelle sono dorate sul lato inzuppato, si girano con uno stecchino di legno e si cuociono sull'altro lato senza essere coperte.

    Maggiori informazioni sulla Carinzia: 

     #visitcarinthia #carinzia
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Vruoccoli arriminati (Cavolfiori rimescolati)

vruoccoli arriminati. Foto di Palermo allo specchiovruoccoli arriminati. Foto di Palermo allo specchio

Vruoccoli arriminati. La cucina siciliana protagonista sulle pagine di The Guardian, con una delle sue ricette più celebri. A base di cavolfiore e acciughe. Ce lo segnala Siciliafan.it che gentilmente fornisce anche la ricetta pubblicata sul quotidiano inglese a firma Rachel Roddy. Rispetto alla ricetta tradizionale ci sono alcune differenze o mancanze, riuscite a coglierle? 

Spoiler: dalla foto si coglie la mancanza delle olive, altre varianti secondo i nostri lettori? Nella foto sotto, splendida ambientazione della ricetta di Sonia Peronaci  le olive però non ci sono. I filetti di acciughe sono sostituiti dalle sarde sotto sale. 


Ingredienti

 

1 cavolfiore grande
6 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cipolla sbucciata e affettata
4-6 filetti di acciughe
5 pistilli di zafferano
400 g di pasta, bucatini, mezze maniche o fusilli 
50 g di pangrattato
30 g di scaglie di mandorle o pinoli (facoltativi).

 

Procedimento

Mondate e spezzettate il cavolfiore in cimette grandi. Cuocetelo in acqua bollente e salata, fino a renderlo tenero (poi continuerà a cuocere con gli altri ingredienti).
Togliete dall’acqua e mettete da parte, avendo cura di conservare l’acqua di cottura.
Prendete una padella capiente e scaldate olio, cipolla e sale, mescolando fino a fare ammorbidire la cipolla.
Unite le acciughe, le mandorle o i pinoli e cuocete ancora per circa un minuto.
Aggiungete il cavolfiore, mescolate e unite due mestoli di acqua di cottura che avete conservato. Fate sobbollire per cinque minuti.
Sciogliete lo zafferano in un po’ dell’acqua del cavolfiore e aggiungetelo all’ultimo minuto: mescolate per fare diventare il composto morbido con consistenza cremosa.
Riportate a ebollizione l’acqua del cavolfiore e cuocete la pasta al dente.

Pasta coi broccoli arriminati di Sonia Peronaci Pasta coi broccoli arriminati di Sonia Peronaci
Nel frattempo, preparate la muddica atturrata: in un padellino, tostate il pangrattato con olio e un pizzico di sale, fino a farlo diventare dorato e profumato.
Rimettete sul fuoco a scaldare il composto con il cavolfiore, allungando con poca acqua di cottura della pasta se vi sembra troppo asciutto.
Quando la pasta è al dente, scolatela direttamente nella padella del cavolfiore.
Arriminate, cioè mescolate, in modo che tutto si amalgami molto bene.
Impiattate e guarnite con il pangrattato abbrustolito.

 

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