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Sicilia en primeur: l'annata migliore

La Sicilia presenta in anteprima una produzione di alto livello ma Assovini Sicilia non si accontenta. All’evento Sicilia en Primeur rilancia e punta sempre più su sostenibilità ambientale e promozione. La Sicilia: un continente vitivinicolo che rappresenta, con 103.000 ettari vitati, il 16% del Vigneto Italia. Realtà all’avanguardia con sfaccettature che testimoniano 3000 anni di storia del vino.
In occasione del convegno di apertura della dodicesima edizione diSicilia en primeur sono emersi dati interessanti, come un’annata 2014 di ottima qualità e la partecipazione attiva di Assovini Sicilia ad Expo 2015, prossimo obiettivo dell’associazione.
40 le aziende presenti, 300 le etichette in degustazione, settanta giornalisti provenienti da circa 20 Paesi esteri

Accanto al presidente Ferreri, al convegno si sono alternati al tavolo dei relatori Antonio Rallo, presidente della Doc Sicilia, Alessio Planeta, direttore tecnico dell’azienda Planeta, Alberto Tasca d’Almerita, ad della Conte Tasca d’Almerita. In apertura dell’incontro, accanto ai relatori ed alle autorità, è intervenuto anche Dario Cartabellotta, che ha spiegato il ruolo ed il programma di quest’isola ad Expo 2015. La Sicilia, scelta come capofila del cluster Mediterraneo, farà conoscere  tutte le peculiarità che la rendono unica, dall’Unesco al calendario delle vendemmie che dura dal 20 luglio con la raccolta del Moscato alla metà di novembre sull’Etna.

Expo 2015 sarà l’occasione per presentare al mercato mondiale la qualità della vendemmia 2014 in Sicilia. Come spiegato da Alessio Planeta, consigliere di Assovini Sicilia, Sicilia en Primeur nasce nel 2003 perché nel 2002 la vendemmia in Italia era stata molto piovosa mentre in Sicilia la situazione era stata totalmente diversa, dando origine a una grande annata. Situazione che si è ripetuta quest’anno, dove nei mesi di luglio, agosto e settembre non è mai piovuto. Secondo Assovini Sicilia, quella 2014 sarà addirittura la migliore annata del secolo.

Al centro del convegno anche l’attenzione all’ambiente. Alberto Tasca d’Almerita ha infatti sottolineato l’impegno di Assovini Sicilia nel promuovere la sostenibilità. La viticoltura biologica in Sicilia rappresenta il 38% del totale nazionale.

Antonio Rallo ha tracciato un bilancio dei primi anni di attività della Doc Sicilia, nata con la finalità di migliorare ulteriormente il valore del vino siciliano, aumentando la percentuale di imbottigliato, che oggi rappresenta, con 24 milioni di bottiglie, il 10% di un potenziale di 200 milioni di bottiglie con un patrimonio viticolo di 104.000 ettari. Importante l’evoluzione registrata in questi anni: da 26 vini certificati all’introduzione della Doc nel 2012 a oltre 212.000 certificazioni.

 
Assovini Sicilia. Nata nel 1998 dalla volontà di Diego Planeta, Giacomo Rallo e Lucio Tasca d’Almerita di creare un “club delle aziende siciliane” per dare vita a un brand Sicilia, l’associazione oggi riunisce 73 imprese, di cui il 60% di piccole dimensioni, che rappresentano un giro d’affari di 250 milioni euro. L’export costituisce il 59% delle vendite, con imprese che sfiorano la presenza in 110 mercati. Se le aziende hanno una buona propensione all’export, importante è anche il legame con il territorio ed il ruolo dell’enoturismo, confermato dal numero medio di visitatori in cantina, che sfiora 3700 presenze.
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