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Vi pestiamo tutti

Serata meravigliosa quella di venerdì, atmosfera elegante, ambiente esclusivo presso h club> doney, luogo di ritrovo e da sempre punto d’incontro a Roma. Evento organizzato dall’estroso inarrestabile Carlo Vischi, con il progetto “per tutti i gusti”, questa volta Roma ha ospitato la Liguria e di conseguenza il “pesto”.

Questo il tema della serata. Chi meglio dello stellato Executive Chef Ivano Ricchebono del ristorante The Cook di Nervi , poteva raccontarcelo nelle sue 50 sfumature di verde ? Lo chef si è destreggiato in uno show cooking del Pesto al mortaio, raccontandoci la scelta degli ingredienti: l’immancabile Basilico Genovese e l’olio extra-vergine di oliva della riviera ligure D.O.P, che la comunità Europea ha riconosciuto tali per la loro indiscussa qualità. L’aglio di Vessalico inserito nell’elenco Slow Food, particolarmente digeribile e dal gusto delicato. I pinoli nazionali e il sale grosso proveniente dalle saline di Cervia, quest’ultimo, importantissimo, poiché tende a renderlo chiaro come la tradizione vuole. Due i formaggi usati: Il Parmigiano Reggiano stravecchio e il Fiore Sardo, invecchiato almeno sei mesi.

Ci Vengono portati i primi piatti preparati dallo chef , mentre l’operazione Pesto prendeva forma, Iniziando dal finger food nato dall’associazione Genova Gourmet, associazione interamente dedita all’uso dei prodotti del territorio. Sushi, 100%basilico, questo il suo nome, un concentrato di profumi, di mineralità. Protagonista indiscusso il basilico, usato in differenti forme di cottura , essiccato (in forno a 50 gradi e poi triturato a mano) nella parte esterna unito al riso o come ingrediente principale , all’interno unito insieme alla ricciola tramite il pesto. Suo il compito dare esplosione al gusto.

Il secondo piatto trenette al pesto avvantaggiate (vengono aggiunte verdure cotte al vapore, patate o fagiolini e, nella stagione, fave del territorio) al piatto tradizionale.

 

Poi il Cappon Magro rivisitato, piatto della tradizione genovese, pesce, verdure e salsa verde (prezzemolo, pane ammorbidito nell’aceto bianco, acciughe capperi e aglio), che lo chef ha reso più delicata, proprio a favorire ed esaltare e non sormontare il sapore del pesce azzurro, il gamberetto caldo a chiusura del piatto.

Il dolce dedicato dallo chef a Carlo Vischi è stata La sacripantina vista in chiave moderna , la lussuria in un “beat”, zabaione pan di spagna e scaglie di cioccolata.

I vini eccellenti serviti hanno reso l’appuntamento ancor più interessante, presenti i produttori dell’azienda Agricola Specchiodivitae del enologo Mauro Feola, il suo Pigato O Mai Bèn, ha iniziato a scaldare i cuori, proseguendo con il Vermentino Solarancio dell’azienda La pietra del Focolare, presente la produttrice, la dolcissima Laura Angelini, tra un brindisi e un sorriso ha inebriato la sala.

Le specialità Liguri saranno presente fino al 28 febbraio presso il Doney , quindi se non vi hanno ancora “pestato”, vi consiglio vivamente di provare almeno solo con il gusto, a fare un tuffo nei profumi di questa terra meravigliosa: la Liguria.

h club>doney
Via Vittorio Veneto, 141
Tel06 47082805
www.ristorantedoney.it

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