Cooking for Art
Lo Stile ed il Gusto della Montagna, la Presentazione della Guida Touring, la Finale Nazionale del Premio Miglior Chef Emergente Officine Farneto di Roma 20-21-22 Ottobre 2012.
12 Territori, 6 cucine delle Minoranze,
22 chef di Montagna, 12 chef della Capitale, 22 Classroom di approfondimento, 70 aziende espositrici, 600 sono stati gli addetti ai lavori, operatori e giornalisti oltre2000 i visitatori, 1 il vincitore Miglior Chef Emergente d’Italia: Diego Rigotti del Trentino, si è imposto sul toscano Gianluca Gorini e sul campano Andrea Napolitano con un menù particolarmente brillante e una ricetta da ricordare: "la Trota di lago al miele di rododendro, licheni e gelatina di mela verde". Il vincitore rappresenterà l’Italia di domani al Summit della Cucina Italiana nel Mondo ad Hong Kong, novembre 2012.
Ho girato nel girone dei golosi, e non ho trovato pace... incuriosita dai i piatti degli chef METEDIMONTAGNA che hanno spiegato, si sono mossi con grazia e delicatezza a costruire le loro opere d’arte culinarie, hanno alla fine emozionato palato e cuore... Si perché ci si accorge in questi frangenti che gli chef non sono extraterrestri, ma abili creatori dall’anima restia a concedersi ad un pubblico avido di curiosità, ma generosi come pochi quando presentano le loro opere. Orgogliosi della loro creazione, alcuni piu’ emozionati di altri, perche’ diciamocela tutta loro non sono nati per il palcoscenico... Loro amano fare, toccare, manipolare, assaggiare, provare infinite volte fino a quando il loro piatto si avvicina almeno un pochino alla loro idea di fondo, si ma questo nel profondo silenzio di una cucina.
Visitatori golosi e amanti della qualità , della presentazione, del mangiare anche con gli occhi , che fanno avvicinare il cibo con curiosità al palato con gioia nuova hanno presenziato, si sono mossi tra uno stand e uno showcooking , alla scoperta tra sabato e domenica di sapori di montagna presentati da decine di chef arrivati dal nord. Abbiamo assistito a piatti di rara eleganza presentati da chef del calibro di Alessandro Gilmozzi, Alessandro Dal Degan, Mauro Buffo. Molto seguite le cucine delle minoranze dove piatti originariamente poveri hanno acquisito calibrate rivisitazioni ed intriganti presentazioni, come nelle ricette di Antonia Klugmann, cucina slava, che con la sua Trota Marinata all’acqua di ostriche e porcino di Postumia e Moscobado e polvere di Uva fragola essiccata e rapa, ci ha fatto capire quanto lavoro di ricerca per un piatto così all’apparenza semplice ma quanto difficile in realtà l’esecuzione.
Accanto al Mountain Cooking Show nell’area esterna del Crystal Garden 12 chef famosi della Capitale hanno cucinato e incuriosito con i loro brillanti piatti i golosi giornalieri. Questo l’elenco:
Sabato 20 ottobre: Francesco Apreda Imago dell’Hotel Hassler che con il suo Ravioli di Fagiano e Tartufo , crema topinambur e fave di Tonka ha reso la mia giornata meravigliosa.
Gabriele Bonci del No Au, con la sua Pizza con mortadella e ceci mi ha fatto vincere alla lotteria, e poi, da mettere in nota che Giancarlo Casa de La Gatta Mangiona, esegue dei fritti di Mare da urlo e che Simone Fracassi della Macelleria Fracassi di Rassina (unico ospite esterno) ci ha regalato il tris :Bresaola, Malenca e battuta di coltello di Chianina IGP .
Domenica 21 ottobre: Stefano Callegari Tonda, Trapizzino con pollo alla cacciatora dalla squisitezza inconfondibile e il trapizzino con lingua in salsa verde (erbetta aglio e acciuga) tenacemente al gusto, incollato al palato, Riccardo di Giacinto dell’All’Oro, un pancotto con funghi, pere e grappa, caldo e commovente Filippo La Mantia dell’Hotel Majestic, Siciliano anche nel piatto Le panelle, Il rascaturi, e gli arancini al pesto di Agrumi e caciocavallo Gianfranco Pascucci del Porticciolo ha portato la versione definitiva della sua caprasanta, cappasanta+salsiccia di pecora con sferzata vegetale di menta.
Lunedì 22 ottobre erano presenti : Cristina Bowerman di Glass, Arcangelo Dandini dell’Arcangelo, Alessandro Frassica Ino e Eataly, Enrico Pierri del San Lorenzo. Evento concluso, si tirano le somme, e non si può che essere felici di aver ospitato un evento enogastronomico ben diretto da Luigi Cremona , le luci si sono accese sul rapporto cucina chef tradizione e piatto dove l’ospite ammaliato dal loro muoversi dietro ai fornelli si è emozionato assaggiando pregustando e deliziando occhi mente e palato come tutte le cose belle finiscono ..e come sempre le cose belle quando terminano ci mancano.
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