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Le birre di Natale

Dopo la marzen, birra di primavera, nacquero birre non più riferite al metodo di produzione, ma al periodo dell’anno in cui si bevono

da: q.b.quantobasta FVG novembre 2011 in diffusione dislocata da oggi

dopo il temporary magazine di ottobre a Good ci troverete in tre evnti del Tipicamente friulano a Muzzana del T., Artegna e San Daniele e in selezionati locali

Non considerate provocatoria l’affermazione contenuta nel titolo: le birre di Natale sono una grande tradizione di stile europeo. Premessa:

la birra a ragione è ritenuta bevanda  dall’ azione socializzante. Quale miglior periodo dell’anno per provarne la piacevolezza se non le feste natalizie? In Belgio come in Germania, in Irlanda, in Olanda, in Boemia il pub è il luogo d’aggregazione per eccellenza. Al pub ci si ritrova per rilassarsi dopo una giornata impegnativa, per conversare, per festeggiare con gli amici, ma anche per incontri di lavoro o riunioni. E assieme alle numerose birre diverse, tra i tavoli e i cuori, scorre l’allegria e il piacere di di conoscersi.   Di fronte ad una pinta di stout “croccante” o a un fragrante boccale di kellerbier, a un fresco flute di pils o a una profumata coppa di trappista, le distinzioni sociali si affievoliscono, le differenze generazionali sfumano e viene il momento dell’incontro tra le persone, dello scambio di saperi, di una cultura che cresce.

 

Un tempo, quando la tecnologia non ne permetteva la produzione nei mesi estivi, la birra primaverile veniva preparata con un tenore alcolico un po’ più elevato e conservata in grotte e cantine, quindi consumata nelle calde serate d’estate, in compagnia, dopo una faticosa giornata nei campi. In Germania questa birra prese il nome di marzen (dal mese di marzo), in Belgio quello di saison (stagione). Col passare dei secoli e l’affinamento delle tecniche di produzione questa usanza si trasformò nell’abitudine di approntare una birra adatta per ogni stagione, pensata per una ricorrenza o celebrare gli appuntamenti importanti della comunità.

La maggior parte delle birrerie oggi si fregiano di una Birra di Natale, reperibili esclusivamente per alcune settimane tra dicembre e gennaio. E una bottiglia di birra, meglio se da 75 centilitri o più, è sempre un graditissimo regalo festivo, non solo per gli estimatori.

Le birre natalizie sono tendenzialmente robuste e forti. Nella tradizione tedesca le troviamo a bassa fermentazione (lager): chiare, maltate e dolci, o scure, torrefatte, corpose. La migliore a mio parere è la bock dal color bruno tonaca di frate, profumo fruttato intenso, gusto di cereale con sensazioni di caffè, cioccolato e caramello. Il grado alcolico si pone tra 6 e 7,5 % in volume. L’espressione più eccellente però la troviamo in Belgio, vera patria delle birre speciali: sempre ad alta fermentazione, dalle molteplici sfumature di colore, chiare, dorate, ambrate, scure. Il grado alcolico difficilmente è inferiore a 6 % vol., mediamente si colloca tra 7,5 e 10 % vol., ma può raggiungere anche i 12-13 % vol. Si tratta di birre complesse, ricche nel profumo e nel gusto; adatte all’abbinamento con il cibo e al dopo cena. Con aromi tutti da scoprire. Ancor meglio se a tavola assieme ai propri cari!

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