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Fino a domenica 26 gennaio c'è AGRIEST

postazione del mensile qbquantobasta ad Agriestpostazione del mensile qbquantobasta ad AgriestAgricoltura conservativa, biodiversità e sostenibilità: tre sfide al centro del convegno inaugurale. De Marco:  “le fiere sono relazioni generative”. Bolzonello: “la Fiera di Udine ha fatto una buona scelta sdoppiando Agriest”. De Castro: “le fiere devono investire sul settore dell’agricoltura, che a livello nazionale ha chiuso il 2013 con segno positivo” . In Fiera fino a domenica 26 gennaio: aziende, servizi, progetti, esperienze e convegni. Stand aperti dalle 9.30 alle 18.30
Non è un caso se l’agricoltura viene chiamata “settore primario” perché è la base da cui può ripartire non solo l’economia nel senso più ampio del termine, ma anche e soprattutto un nuovo modo di vivere, di lavorare, di alimentarsi, di trovare quella insostituibile connessione tra l’ambiente e l’uomo basata sulla conoscenza, sul rispetto e sulla consapevolezza  di equilibri importantissimi e allo stesso tempo fragilissimi. In questo contesto si colloca AGRIEST che si è aperta oggi, giovedì 23 gennaio, alla Fiera di  Udine,  per la 49^ edizione con il focus tematico-espositivo denominato Land a significare il ruolo che l’agricoltura svolge e svolgerà sempre di più  come presidio e tutela dell’ambiente e del territorio.
Il Presidente di Udine Gorizia Fiere Luisa De Marco, ha precisato quali sono i motivi per cui la Fiera ha deciso di “sdoppiare“ Agriest con due diverse impostazioni tra anni pari ed anni dispari: «Agriest, che quest’anno raggiunge 49 edizioni, aveva la necessità di affrontare in modo diverso due aspetti complementari: la meccanizzazione da un lato e le politiche per il territorio e l’ambiente dall’altro lato. Proponendo negli anni pari , e quindi da questa edizione,  il Focus tematico-espositivo “Land”, dedicato appunto alla “terra”,  a questioni di rilevanza globale, ma che debbono vedere le comunità locali protagoniste , abbiamo concretizzato  la necessità  di diversificazione e di specializzazione, condivisa e sostenuta in primis dagli operatori del settore».
Negli anni dispari, e quindi nel 2015,  tornerà Agriest focus Tech già avviato con il 2013 e che  mette in luce i comparti della meccanizzazione e della produzione.  Va detto che in questa edizione 2014 non mancano le macchine e le tecnologie, solo che sono quelle destinate ai settori della manutenzione e della prevenzione.  «Ancora una volta abbiamo fatto sistema con la Regione FVG e con gli sponsor BCC e Confcooperative entrando nel vivo del progetto di rinnovamento della tradizionale rassegna agricola. Il  debutto di Agriest Focus Land è la sfida che ci accomuna ai tanti che in agricoltura lavorano interagendo  con settori chiave e strategici quali la gestione del territorio e la tutela dell’ambiente. Siamo convinti che gli obiettivi di Agriest Land sono nel futuro dell’agricoltura in termini economici, occupazionali, sociali e culturali. D’altro canto è sempre più evidente che le fiere non posso più essere solo esposizione di merci, ma il luogo dove si creano relazioni generative, strategie e progetti».
Fino a domenica 26 gennaio, nei 6 padiglioni di area espositiva, i visitatori di Agriest troveranno  rappresentati i settori della tutela dell’ambiente,  prevenzione rischi del territorio, interazione tra paesaggio urbano ed extraurbano, energie alternative, parchi e foreste,  gestione delle risorse idriche e potranno prendere parte a 19 appuntamenti tra convegni, seminari, workshop e incontri. 
Gli stand di Agriest Land sono aperti al pubblico dalle 9.30 alle 18.30 con accesso dall’ingresso ovest.

Ad Agriest Land anche.... “Il futuro ha un cuore antico”: mostra di trattori d’epoca al padiglione 3, curata da UNACMA ( Gruppo Regionale FVG commercianti macchine agricole)  e dall’azienda Zanello Otello & Figli. Orti Urbani:  la ruralità in città e il miglioramento della qualità della vita.  Al padiglione 5 informazioni ed esperienze da condividere sul progetto “L’Orto e la Luna” , gli orti urbani del Comune di Udine che è già una realtà sviluppata su 4 aree con 20 orti ciascuna e oltre mille persone coinvolte tra scuole, associazioni, famiglie e anziani.  In Fiera anche l’esperienza e l’attività di "Gorizia Riscopre l'Agricoltura Sociale", gli orti urbani del capoluogo isontino al padiglione 6.

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