Zeppola di San Giuseppe per la festa del papà
Chi l'ha detto? O meglio chi l'ha scritto?
Oggi era anche la festa di S. Giuseppe, patrono di tutti i frittaroli cioè venditori di pasta fritta… Sulle soglie delle case, grandi padelle erano poste sui focolari improvvisati. Un garzone lavorava la pasta, un altro la manipolava e ne faceva ciambelle che gettava nell’olio bollente, un terzo, vicino alla padella, ritraeva con un piccolo spiedo, le ciambelle che man mano erano cotte e, con un altro spiedo, le passava a un quarto garzone che le offriva ai passanti…
L'autore è Wolfgang Goethe che racconta quanto vede e scopre nel suo celebre Viaggio in Italia.
Una ciambella di pasta, fritta fino a farla gonfiare, innevata di zucchero a velo e con un generoso giro di crema pasticciera sormontata da amarene.
Vi invitiamo a leggere il bell'articolo di Giustino Catalano sulla storia della zeppola e le sue similitudini con la sfincia palermitana nel numero digitale di qb di marzo 2019.
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