Anteprima Amarone (in cronaca)
Grande giornata, sabato 28. Tutta all'insegna del vino. Sin dalla partenza in treno: per risolvere una semplice equazione "tanto sta l'impero di Roma al vino come gli Stati uniti alla Coca Cola" (non l'ho ancora risolta, non ho ancora finito di leggere il libro di Giovanni Negri "Roma Caput vini") per arrivare poi a Verona alla manifestazione Anteprima Amarone, magistralmente promossa dal Consorzio di Tutela dei Vini del Valpolicella. Quest'anno siamo ritornati al Palazzo del Gran Guardia di fronte all'Arena, il cuore di Verona. Si inizia con il congresso. Dopo
il doveroso saluto al grande Quintarelli, da poco scomparso, il presidente Emilio Pedron illustra le politiche economiche del Consorzio seguite dalla presentazione della nuova ricerca affidata all'Università di Napoli sulla competitività internazione dell'Amarone e del Valpolicella. I risultati li conosceremo l'anno prossimo. Come al solito interessantisimmo ed esaustivo l'intervento dell'enologo Daniele Accordini che ci racconta l'annata 2008. Piovosa e con elevata umidità atmosferica tra aprile e giugno ma con un agosto e settembre caldi e senza piogge: l'ideale per i vini.
La vendemmia è iniziata il 22 di settembre in perfetta media con uve perfette. L'appassimento è iniziato bene ma poi le piogge di novembre hanno costretto a chiudere le finestre dei fruttai e richiedere l'intervento del condizionamento assistito. Ciò ha comportato degli attacchi di botrytis cinerea sulle uve che ha conferito ai vini una certa morbidezza. Ci racconta poi che a fine dicembre un gruppo di enologi ha degustato in super anteprima un certo numero di amaroni per valutare se ogni vallata esprima la sua tipicità. Dai grafici presentati questo succede.
Quale sarà la vallata che esprime al meglio l'anima dell'Amarone? Come al solito è una questione di gusto e non solo. Ogni azienda decide autonomamente, all'interno del discipilnare, le percentuali di Corvina Corvinone e Rondinella da utilizzare, il tempo di appassimento, l'uso di che tipo di botte, il tempo di affinamento e mille altre variabili. Il terreno, l'esposizione, l'ambiente pedoclimatico influiscono senz'altro ma....... Allora ho voluto cimentarmi nell'arduo compito di degustare alla cieca i 65 amaroni a disposizione. In batterie da 6, amorevolmente seguita da perfetti sommelier, in tre ore ho svolto il lavoro. Poi con la lista dei prodotti degustati ho tratto queste conclusioni.
Per prima cosa su 65 Amaroni 30 erano prove di botte, cioè vini non ancora imbottigliati e che saranno immessi sul mercato quest'anno. Questo penalizza non poco. Non hanno fatto a tempo a riposare, a crescere in bottiglia. Però certi erano già pronti. Insomma secondo il mio modestissimo parere 19 vini hanno superato gli 88 punti e tre di questi vini hanno superato i 90. Nella valli di Fumane 5 su 12, Valle di Marano 4 su 19, Valle di Negrar 3 su 8, Valpantena 2 su 4, Valli Occidentali 1 su 5, Valli Orientali 4 su 10. Qual'è la Valle che ha vinto? Non ne sono certa, dovrò, per forza, passare più di un giorno in quei posti incantevoli per giudicare di persona. Che gran fatica sarà...
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