Il Castelletto di Miramare riaperto al pubblico dopo un prezioso restauro
28 aprile 2023. Nel Parco di Miramare è stato inaugurato, o meglio è stato riaperto al pubblico in tutto il suo splendore. il Castelletto, l'edificio storico più antico del comprensorio che fu la dimora di Massimiliano e Carlotta in attesa della costruzione del Castello.
Restituito alla collettività e ai tanti appassionati visitatori i Miramare l’edificio più antico del Parco, dopo un restauro filologico e condotto nel pieno rispetto della storia, degli stilemi costruttivi e delle caratteristiche originarie.
In scala ridotta, il Castelletto di Miramare ha lo stesso stile della dimora nobiliare voluta da Massimiliano d’Asburgo e dalla consorte Carlotta del Belgio.
La memoria recente ricorda l’edificio nella sua veste di colore giallo ocra ergersi nel Parco di Miramare dominante in un punto panoramico a picco sulla baia di Grignano.
Un restauro minuzioso che ha restituito lo spirito al quale l’edificio e il décor delle sale sono stati improntati.
“Guardando ora il Castelletto è come se comprendessimo che da sempre così era stato e doveva essere”.
So bene che la vita qui sulla terra non potrà sempre andare avanti così, tinta di rosa, ma questi anni rimarranno dolci e cari ricordi di una perfetta felicità (da una lettera dell’Arciduchessa Carlotta alla contessa Denise d’Hulst 02. 12. 1857
“Il Castelletto è stato trattato nel corso di questo lungo e accurato restauro come un unico pezzo da collezione – ha sottolineato nel giorno dell’inaugurazione il direttore del Museo storico Andreina Contessa -, di cui si voleva preservare l’atmosfera elegante, semplice e intima, propria degli appartamenti privati dei giovani arciduchi che l’hanno abitato per brevi anni”.
Progettato da Carl Junker nel 1856, il Castelletto -, chiamato anche Klein Schloss o Gartenhaus -, fu ultimato in circa un anno e utilizzato da Massimiliano e Carlotta saltuariamente fino al 1860, in attesa che fosse completata la costruzione del Castello.
Negli anni successivi fu destinato a dépendance per gli ospiti: vi soggiornarono, tra gli altri, la madre e i fratelli minori di Massimiliano. Tra il 1866 e il 1867 Carlotta, rientrata dal Messico, visse qui per alcuni mesi, prima di tornare in Belgio.
Al taglio del nastro erano presenti, oltre al direttore del Museo Andreina Contessa e al funzionario architetto responsabile del restauro Francesco Krecic, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, l'assessore regionale alle autonomie locali Pierpaolo Roberti e l'assessore regionale alla difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro.
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