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Ricette: dello Chef, della Tradizione, dei Lettori

Vuoi provare a fare il ramen all'italiana?

ramen all'italiana di la cucina che vale ramen all'italiana di la cucina che vale

 

Il ramen è una delle zuppe più amate della cucina orientale. Sostanzialmente è composto da spaghetti di frumento serviti in brodo di carne e/o pesce, spesso insaporito con salsa di soia o miso e con guarnizioni come maiale affettato, alghe marine secche, a volte mais. Indispensabili per caratterizzarlo le uova marinate.

La proposta è della foodblogger Valentina de La cucina che vale, che ha utilizzato il granulare vegetale bio Bauer come insaporitore.

Ramen all'italiana

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • · 4 uova
  • · 4 cucchiai salsa di soia
  • · 2 cucchiaini di curcuma
  • · 150 g di spaghetti di riso integrale o noodles
  • · 4 cucchiaini di Granulare Vegetale Bio Bauer
  • · 1 l di acqua
  • · 1 piccolo cavolo cinese
  • · 1 piccola zucca delica
  • · 1 pezzetto di zenzero
  • · 1 cucchiaino di curcuma
  • · 200 g di funghi a piacere
  • · erba cipollina
  • · olio q. b.
  • · pepe q. b.

Preparazione

  1. Preparate in un piatto la salsa di soia e/o della curcume. 
  2. Fate bollire le uova con il guscio per 7 minuti dal bollore, raffreddatele, sgusciatele e immergetele nella nella marinata di soia o di curcuma.
  3. Copritele con acqua e fatele marinare tutta la notte in frigorifero.
  4. Tagliate la zucca a fettine, mettetela sulla teglia da forno e conditela con zenzero fresco grattugiato, un cucchiaino di curcuma, olio e pepe.
  5. Quindi cuocetela a 180 °C ventilato per 20 minuti.
  6. Affettate il cavolo cinese e fatelo saltare in padella con olio per pochi minuti.
  7. Tagliate i funghi a pezzetti, sciacquateli sotto l’acqua e cuoceteli in padella per 10 minuti con aglio e olio.
  8. Mettete quattro cucchiaini di Granulare Vegetale Bio Bauer in 1 l di acqua, fate bollire.
  9. Tuffatevi gli spaghetti di riso e portateli a cottura in 4-5 minuti, scolateli conservando il brodo.
  10. Componete il vostro ramen con tutti gli ingredienti, aggiungete il brodo alla fine e a piacere l’erba cipollina.

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Idea per un'insalata invernale

Insalata di legumi con mela Bonita bio broccoli arancia e noci di Gabila GerardiInsalata di legumi con mela Bonita bio broccoli arancia e noci di Gabila GerardiIdea per un'insalata invernale a base di legumi, frutta secca e frutta fresca. La ricetta è di Gabila Gerardi per Mela Val Venosta. Tra gli ingredienti infatti spicca Bonita Bio, la mela agrodolce Val Venosta.

Insalata di legumi con mela Bonita bio, broccoli, arancia e noci.

 

Ingredienti

 

  • 250 g di legumi misti (fagioli, lenticchie, ceci) già lessati
  • 250 g di cimette di broccolo
  • 2 arance
  • 2 mele Bonita Bio
  • 100 g di noci
  • 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 2 cucchiai d’aceto
  • 1 cucchiaio di tahina (salsa orientale a base di semi di sesamo)
  • 2 cucchiai di semi di sesamo
  • sale e pepe
  • 250 ml di acqua
  • 20 ml di succo di limone

Preparazione

 

  1. Scaldare in una padella capiente 2 cucchiai di olio. Rosolatevi quindi le cimette di broccolo per 5 minuti e poi lasciatele intiepidire.
  2. Tagliate a vivo le fettine di un'arancia. Lavate le mele Bonita bio, eliminate il torsolo e tagliatele a fettine sottili.
  3. Immergetele per 5 minuti nell’acqua alla quale avrete unito il succo del limone.
  4. Unite il restante olio, l’aceto, il succo di un’arancia, la tahina e mescolate energicamente con una frusta a mano in modo da ottenere un’emulsione.
  5.  Condite i legumi con l’emulsione ottenuta (lasciatene un po’ da parte), unite le cimette di broccolo, le mele scolate e l’arancia a spicchi.

www.gabilagerardi.it

 

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Conosci la pasta catanese a cinque buchi?

pasta a cinque buchi credit Sicilafan.itpasta a cinque buchi credit Sicilafan.itConosci la pasta catanese a cinque buchi  (che’ cincu puttusa), i maccheroni con un buco centrale più grosso e quattro laterali più piccoli? Si prepara nella zona del Catanese solo per Carnevale, in continuazione dei festeggiamenti per Sant'Agata. Si preparano con un sugo grasso o con un ricco ragù a base di carne e grasso di maiale: salsiccia, cotenna, puntine.

Non solo dolci quindi per Sant'Agata, se volete le ricette delle celebri minne comunque cliccate qui 

Storia o leggenda della nascita del piatto. LLa tradizione narra che la pasta a 5 buchi nasce da un errore di un pastaio che - per i festeggiamenti in onore di Sant'Agata - avrebbe sbagliato le dimensioni dei maccheroni e decise di unirli a gruppi di 5 e di 7.

sapori di scilia magazinesapori di scilia magazine

Pasta di Carnevale a 5 buchi

ingredienti

 

  • 4 salsicce di maiale
  • 1 cipolla
  • 1 costa di edano
  • 2 carote
  • olio extravergine di oliva
  • 360 g di pasta 5 buchi
  • 750 ml di polpa di pomodoro
  • sale q. b. 
  • cotenna di suino (facoltativa)
  • 1/2 bicchiere di vino rosso
  • 250 g tritato di vitello

 

Procedimento

  1. In un tegame versate l’olio e.v.o e aggiungete un trito di cipolla, carote e sedano.
  2. Fate soffriggere e dopo qualche minuto unite anche la carne tritata di vitello e due salsicce sbriciolate.
  3. Sfumate con vino bianco. In seguito aggiungete passata di pomodoro. Aggiustate di sale e unite aromi e spezie - pepe nero, noce moscata, alloro.
  4. Cuocere a fuoco basso per un’ora a pentola coperta. 
  5. Quando il ragù di maiale è pronto fate cuocere anche la pasta a 5 buchi di Carnevale in una pentola capiente con abbondante acqua salata.
  6. Scolate la pasta e conditela con abbondante ragù di maiale.
  7. Impiattate inserendo in ogni piatto pezzetti di salsiccia e di cotenna. Aggiungete a piacere formaggio grattugiato per renderla ancora più saporita.
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Kaiserschmarrn salisburghese

kaiserschmarrn del Salisburghesekaiserschmarrn del Salisburghese

KAISERSCHMARRN

Il nome tedesco della ricetta che più o meno correttamente possiamo tradurre  con "il pasticcio dell'Imperatore" o la "frittatina dell'Imperatore" e che qualche chef si è già azzardato a definire omelette scomposta (#vabbè), è un dolce storico ed è anche un evergreen in tutta l'area mitteleuropea, quindi anche a Trieste.  Dove magari non lo si prepara - rimpiangendo quello mitico della nonna - pur essendo facilissimo da realizzare. L'ha inventato infatti Francesco Giuseppe in un momento in cui l'appetito lo pungeva, mentre lo chef di corte era assente,  E Franz Joseph di professione faceva altro, come è noto. Quindi preparazione fa-ci -le. Questa ricetta ci arriva direttamente dal Salisburghese 

Ingredienti

  • 5 uova
  • 1 cucchiaio di panna acida
  • 1/8 l di latte
  • 150 g di farina
  • 60 g di zucchero
  • sale
  • uvetta
  • burro
  • zucchero a velo

Preparazione

  1. Sbattere con la frusta in una ciotola il latte, la panna acida, i tuorli, lo zucchero e la farina.
  2. Salare leggermente e unire l’uvetta.
  3. Montare gli albumi a neve e amalgamarli delicatamente al composto.
  4. In una padella riscaldare il burro, versarvi l’impasto, farlo dorare da un lato e girarlo.
  5. Dopo 1 minuto con una forchetta dividerlo a pezzetti e finire di cuocerlo per ca. altri 2 minuti girandolo spesso. Cospargere di zucchero a velo e servire.
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Carnevale in Carinzia e i Faschingskrapfen

©Carletto Photography- Kaernten Werbung©Carletto Photography- Kaernten WerbungCarnevale in Carinzia e  Faschingskrapfen, i dolci tipici del Carnevale. Durante il periodo di Carnevale in Carinzia si è soliti preparare - e soprattutto mangiare - i Faschingskrapfen, le ciambelle di Carnevale. Di seguito la ricetta dei Faschingskrapfen di Elisabeth Liegl per gustare un po’ di Carinzia da casa propria.

Faschingskrapfen

Ingredienti

  • 600 g di farina
  • 1 confezione di lievito fresco
  • 100 g di burro
  • 60 g di zucchero
  • 4-5 tuorli 
  • circa ¼ l di latte
  • un po' di rum
  • buccia di limone grattugiata
  • un po' di sale
  • marmellata per la farcitura
  • strutto per la cottura

Preparazione

  1. Preparare un impasto con circa 1/8 l di latte, il lievito e 100 g di farina.
  2. Sbattere a bagnomaria  tuorli e zucchero finché diventano spumosi; infine aggiungere il burro fuso e il sale, un po' di rum e lo zucchero vanigliato.
  3. Mescolare bene questo composto montato, l’impasto, la farina e il latte rimanente e sbattere finché l'impasto si stacca dal cucchiaio di legno.
  4. Su una spianatoia infarinata, stendere la pasta (circa ½ cm di spessore), segnare metà della superficie della pasta con un tagliapasta rotondo.
  5. Mettere un po' di marmellata al centro, ritagliare l'altra metà e posizionarla sul disco segnato, unire i bordi premendo con le dita, quindi ritagliare con un tagliapasta leggermente più piccolo.
  6. Mettere i krapfen a testa in giù su un panno infarinato, spazzare via la farina in eccesso e coprire con un panno in un luogo caldo per farli lievitare.

Il segreto per cuocerli al meglio

  1. Quando le ciambelle sono sufficientemente lievitate, vengono cotte in strutto non troppo caldo, ma neanche tiepido. La casseruola deve essere piena a metà di strutto.
  2. Il modo migliore per capire se il grasso è pronto per la cottura è immergere la punta di un sottile pezzo di legno in acqua e poi immediatamente nel grasso caldo; se il grasso sibila, è pronto.
  3. Cuocere in modo che il lato superiore della ciambella entri per primo nel grasso. Le ciambelle vengono cotte nella casseruola coperta per evitare che si capovolgano.
  4. Quando le ciambelle sono dorate sul lato inzuppato, si girano con uno stecchino di legno e si cuociono sull'altro lato senza essere coperte.

    Maggiori informazioni sulla Carinzia: 

     #visitcarinthia #carinzia
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Vruoccoli arriminati (Cavolfiori rimescolati)

vruoccoli arriminati. Foto di Palermo allo specchiovruoccoli arriminati. Foto di Palermo allo specchio

Vruoccoli arriminati. La cucina siciliana protagonista sulle pagine di The Guardian, con una delle sue ricette più celebri. A base di cavolfiore e acciughe. Ce lo segnala Siciliafan.it che gentilmente fornisce anche la ricetta pubblicata sul quotidiano inglese a firma Rachel Roddy. Rispetto alla ricetta tradizionale ci sono alcune differenze o mancanze, riuscite a coglierle? 

Spoiler: dalla foto si coglie la mancanza delle olive, altre varianti secondo i nostri lettori? Nella foto sotto, splendida ambientazione della ricetta di Sonia Peronaci  le olive però non ci sono. I filetti di acciughe sono sostituiti dalle sarde sotto sale. 


Ingredienti

 

1 cavolfiore grande
6 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cipolla sbucciata e affettata
4-6 filetti di acciughe
5 pistilli di zafferano
400 g di pasta, bucatini, mezze maniche o fusilli 
50 g di pangrattato
30 g di scaglie di mandorle o pinoli (facoltativi).

 

Procedimento

Mondate e spezzettate il cavolfiore in cimette grandi. Cuocetelo in acqua bollente e salata, fino a renderlo tenero (poi continuerà a cuocere con gli altri ingredienti).
Togliete dall’acqua e mettete da parte, avendo cura di conservare l’acqua di cottura.
Prendete una padella capiente e scaldate olio, cipolla e sale, mescolando fino a fare ammorbidire la cipolla.
Unite le acciughe, le mandorle o i pinoli e cuocete ancora per circa un minuto.
Aggiungete il cavolfiore, mescolate e unite due mestoli di acqua di cottura che avete conservato. Fate sobbollire per cinque minuti.
Sciogliete lo zafferano in un po’ dell’acqua del cavolfiore e aggiungetelo all’ultimo minuto: mescolate per fare diventare il composto morbido con consistenza cremosa.
Riportate a ebollizione l’acqua del cavolfiore e cuocete la pasta al dente.

Pasta coi broccoli arriminati di Sonia Peronaci Pasta coi broccoli arriminati di Sonia Peronaci
Nel frattempo, preparate la muddica atturrata: in un padellino, tostate il pangrattato con olio e un pizzico di sale, fino a farlo diventare dorato e profumato.
Rimettete sul fuoco a scaldare il composto con il cavolfiore, allungando con poca acqua di cottura della pasta se vi sembra troppo asciutto.
Quando la pasta è al dente, scolatela direttamente nella padella del cavolfiore.
Arriminate, cioè mescolate, in modo che tutto si amalgami molto bene.
Impiattate e guarnite con il pangrattato abbrustolito.

 

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Una ricetta con il Radicchio di Chioggia IGP  

patate e radicchio di chioggiapatate e radicchio di chioggiaUna ricetta speciale con il Radicchio di Chioggia IGP nell'ambito del progetto “L’Europa firma i prodotti dei suoi territori”. Il Radicchio di Chioggia IGP è caratterizzato da un cespo tondeggiante e compatto, con foglie di colore rosso più o meno intenso ricche di nervature centrali e secondarie bianche. Sapore gradevolmente amarognolo e consistenza croccante.

In questo periodo dell’anno si parla di Radicchio di Chioggia “tardivo” con raccolta fino al 31 marzo.

Di seguito la ricetta realizzata durante in collaborazione con Sonia Peronaci

PATATE AL CARTOCCIO CON RADICCHIO DI CHIOGGIA IGP GORGONZOLA E SALSA DI NOCI

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

  • patate 4 da circa 200 g ciascuna
  • Radicchio di Chioggia IGP 150 g
  • gorgonzola piccante 80 g 

PER LA SALSA DI NOCI

  • noci 40 g di gherigli (+ 4 per decorare)
  • panna fresca 20 g
  • latte 20 g
  • formaggio grattugiato 15 g
  • olio extravergine d’oliva 20 g
  • sale q.b.

 

PREPARAZIONE

PER LE PATATE

Lava bene le patate per eliminare eventuali residui di terra e altre impurità. Poi asciugale e, senza togliere la buccia, avvolgile con un doppio foglio di alluminio, sigillandole bene in modo che mantengano l’umidità durante la cottura. Disponi i cartocci con le patate in una teglia e inforna in modalità statica a 200 °C per circa 75 minuti.

PER IL RADICCHIO

Pulisci il radicchio: taglia a metà il cespo ed elimina la base e la parte centrale più dura. Quindi affettalo nel senso delle foglie in modo da ottenere delle striscioline spesse 2 cm e poi riducile ulteriormente procedendo col coltello in senso perpendicolare rispetto al primo taglio.

Infine, sfoglia bene le striscioline di radicchio ottenute, fai scaldare un filo di olio in una padella antiaderente e falle rosolare velocemente aggiungendo un pizzico di sale.

Abbassa quindi la fiamma e falle cuocere a tegame coperto fino a quando  si saranno ammorbidite. Toglile dalla pentola e lasciale intiepidire.

PER LA SALSA DI NOCI

Metti in un cutter da cucina tutti gli ingredienti necessari per preparare la salsa: il latte, la panna, il formaggio grattugiato, l’olio, un pizzico di sale e le noci.

Tieni da parte 4 gherigli interi per la decorazione finale delle patate. Frulla fino a ottenere una salsa piuttosto densa e mettila in una sac à poche.

COMPOSIZIONE

Una volta cotte le patate, estraile dal forno e, senza toglierle dal cartoccio né aspettare che si raffreddino, incidi la stagnola nel senso della lunghezza.

Scosta i bordi dell’alluminio e, usando il coltello, pratica sulla superficie di ogni patata un taglio di forma ellittica in modo da prelevare una piccola fetta.

Aiutandoti con un cucchiaino, scava ulteriormente la polpa delle patate, in modo da ottenere una conca capiente in cui inserire il ripieno.

Metti al centro di ogni patata 20 g di gorgonzola, in modo che il calore lo faccia fondere. Poi aggiungi ¼ del radicchio stufato preparato in precedenza.

DECORAZIONE


Decora le patate con la salsa di noci, formando un piccolo nido con l’aiuto della sac à poche e completa con un gheriglio di noce.

radicchio di Chioggiaradicchio di Chioggia

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CAPUNSEI MANTOVANI CON RAGU’ BIANCO DI COTECHINO

capunsei mantovani con ragu bianco di cotechino capunsei mantovani con ragu bianco di cotechino

CAPUNSEI MANTOVANI CON RAGU’ BIANCO DI COTECHINO. Una ricetta di Sonia Peronaci.it per la cucina consapevole di Lagostina all'insegna della la sostenibilità. La ricetta è ispirata ai sapori delle feste appena trascorse e invita al riciclo degli avanzi di pane e cotechino.

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

PER I CAPUNSEI

Pane grattugiato 250 g

Uovo 1 intero

Brodo di carne o vegetale 300 g

Noce moscata q. b.

Formaggio grattugiato 40 g

Burro 40 g

Sale e pepe q. b.

PER IL RAGÙ

Cotechino precotto 1 kg

Sedano 60 g

Carote 100 g

Cipolla bianca 100 g

Vino bianco 200 g

Rosmarino 1 rametto

Timo 4-5 rametti

Olio extravergine di oliva 2 cucchiai

Sale e pepe q. b.

Brodo di carne o vegetale q. b.

PER COMPLETARE

Formaggio grattugiato 30 g

 

PROCEDIMENTO

 

PER I CAPUNSEI

Sciogli il burro in un pentolino a fuoco dolce e versalo in una ciotola con il pangrattato.

Mescola bene in modo da ottenere un composto omogeneo. Regola di sale e pepe e aggiungi anche una grattugiata di noce moscata per insaporire.

Quindi inizia a versare poco alla volta 300 g di brodo caldo, continuando a mescolare. Amalgama il tutto e lascia intiepidire il composto.

A questo punto aggiungi il formaggio grattugiato e le uova, mescola il tutto in modo da ottenere un impasto liscio e omogeneo.

Forma un cilindro, avvolgilo con pellicola trasparente e lascialo riposare un’ora in frigorifero.

Trascorso il tempo indicato, forma con il composto che ha riposato in frigorifero delle porzioni da 8 grammi ciascuna.

Falle rotolare sul piano di lavoro in modo da ottenere una sorta di “gnocchetti” dalla forma bombata al centro e leggermente affusolata alle estremità.

PER IL RAGÙ BIANCO

In una padella antiaderente metti a scaldare a fuoco dolce 2 cucchiai d’olio. Aggiungi la cipolla, la carota e il sedano tritati e falli rosolare per almeno 10-15 minuti.

Aggiungi il cotechino sbriciolato con le mani (non devi nemmeno rigenerarlo prima in acqua bollente!).

Fai rosolare per 5 minuti sempre mescolando, sfuma con il vino bianco e aggiusta di sale e pepe.

 Aggiungi un paio di mestoli di brodo vegetale e lascia cuocere a fuoco dolce per almeno mezz’ora coperto con coperchio.

COTTURA

 Metti sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata. Porta a bollore e immergici i capunsei mantovani, laciandoli lessare per un minuto da quando salgono in superficie.

Scola i capunsei cotti direttamente in padella col condimento e saltali insieme al ragù bianco di cotechino.

 Servi i capunsei  ben caldi, spolverizzando a piacere con il formaggio grattugiato.

 

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Lasagna non è pasta al forno! Scopri la differenza

porzione di lasagna napoletana di carnevaleporzione di lasagna napoletana di carnevale

Per i napoletani la lasagna è l vero simbolo della ingordigia e della trasgressione, il piatto custode di tutti gli ingredienti che soddisfano gola e palato. E la lasagna di Carnevale è il massimo della golosità in ogni suo strato. Se in Quaresima è d'obbligo mangiare di magro, prima del digiuno quaresimale è d'obbligo mangiare di grasso e portare in tavola piatti ricchi di carni e di condimenti.  D'obbligo anche usare làgane di grano duro dai bordi arricciati. 

il mio ragùil mio ragù

La lasagna di Carnevale perfetta deve ottemperare alla equilibrata e sapiente distribuzione degli ingredienti all’interno di ogni sfoglia, distribuzione che non è mai casuale.  Indispensabile anche raggiungere il giusto grado di colore della sua crosta arruscata.

le polpettele polpette

È un piatto antico, descritto da Orazio e da Apicio, decantato da Jacopone da Todi e da Cecco Angiolieri, citato nell’Anonimo Meridionale e nel Liber de Coquina, due ricettari della corte Angioina; apprezzata alla corte dei Borbone e da Francesco II, l’ultimo sovrano del Regno delle Due Sicilie, soprannominato per questo “Re Lasagna”.

cervellatecervellate

Come ha scritto Carmine Cimmino, la lasagna napoletana è anche “un modello del mondo filosofico e non soltanto per la varietà delle sostanze, quanto  per la molteplicità dei loro modi di essere”. Ciascuna sfoglia “racchiude il vuoto e il pieno, il concavo e il convesso, il macinato e il grattugiato, l’insaccato e il fluido, la linearità ora diritta, ora ondulata, l’inizio e la fine”.

Scopri QUI la ricetta in dettaglio. 

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Mai provato i canederli al formaggio arrostiti?

Canederli ai formaggi arrostiti Canederli ai formaggi arrostiti

Canederli arrostiti, una variante golosa. Tra gli ingredienti anche il tipico Graukäse.  La ricetta ci arriva direttamente dall'Alto Adige, dove i gnocchi di pane sono una tradizione consolidata. I Knödel, come si chiamano in lingua tedesca,  sono composti di un impasto a composizione variabile a base di pane raffermo. Primo piatto diffuso nella cucina mitteleuropea. 

Ingredienti per 4 persone:

150 g di pane per canederli
15 g di burro dell’Alto Adige
25 g di cipolla
aglio a piacere
100 g di formaggio da taglio
50 g di Graukäse dell’Alto Adige**
25 g di gorgonzola
3 uova
100 ml di latte dell’Alto Adige
15 g di farina
pepe bianco, sale
erba cipollina o prezzemolo
parmigiano grattugiato
burro fuso

**Graukäse (letteralmente "formaggio grigio", sebbene alcuni studiosi colleghino l'etimologia al termine grob, nel dialetto locale grab, che significa grossolano, in riferimento alla consistenza). Si tratta di un prodotto di recupero, fatto con il latte vaccino scremato avanzato dopo la produzione del burro. Un formaggio magro, con un contenuto di grassi inferiore al 2%; la coagulazione viene ottenuta per acidificazione.

una fetta di Graukäse, courtesy ph Jurgeleuna fetta di Graukäse, courtesy ph Jurgele

Come procedere 

Tagliare il formaggio a piccoli cubetti e mescolarlo all’erba cipollina o al prezzemolo tritati.
Scaldare il latte, sciogliervi il gorgonzola e il Graukäse e aggiungere il tutto nella ciotola dove avete spezzettato il pane unendovi a cui avrete unito le uova.  
Aggiustare di sale e pepe il composto e lasciarlo riposare per circa 30 minuti. Infine unire la farina.
Formare delle palle di media dimensione, circa 8 cm di diametro, appiattirle, infarinarle e arrostirle lentamente su ambo i lati in una padella con poco olio.
Cuocere quindi  i canederli in acqua salata per 8 - 10 minuti senza farli bollire.
Quando sono pronti scolarli delicatamente, disporli sui piatti, spolverizzarli di parmigiano ed erba cipollina e irrorarli di burro fuso.
Maggiori approfondimenti QUI 

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Conosci il su succu piatto sardo per l'Epifania?

su succu su succu

Conosci il su succu? È un piatto tipico sardo, più precisamente della zona dell'Oristanese. È una sorta di minestra asciutta. Una ricetta antichissima. 

 

Ingredienti

 

1 litro di brodo

400 g di tagliolini freschi assai sottili (in alternativa qualcuno usa i capelli d'angelo N.d.R.) 

400 g di pecorino sardo fresco (nella ricetta originale il formaggio  è il casu axedo a pasta molle on latte di capra e pecora, lasciato cagliare fino a ottenere la consistenza di un budino).  

stimmi di zafferano

30 g di pecorino sardo stagionato grattugiato 

 

Come procedere 

 

Preparate il brodo con carni miste e portatelo a ebollizione. 

Mettete nel brodo alcuni stimmi di zafferano in modo che assuma un colore caldo. 

In una ciotolina sciogliete alcuni stimmi di zafferano con 3 cucchiai di brodo in modo da creare una salsina. 

Versate nel brodo 2 cucchiai di pecorino stagionato grattugiato e 150 g di pecorino fresco tagliato a fettine sottili. Riportate il brodo a ebollizione. 

Versate nel brodo i tagliolini per circa un minuto in modo che assorbano tutto il brodo..

Versate quindi i tagliolini in una teglia, ricopriteli interamente di fettine sottilissime di pecorino fresco, unite il resto del pecorino stagionato grattugiato e la salsina di zafferano in brodo.

su succu verticale su succu verticale

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Zuppetta al vino

zuppa al vino zuppa al vino

Zuppetta al vino. Un po' più di un brodo. Quasi una morbida e golosa vellutata. L'ideale è usare del brodo ristretto. Ma in quanti ancora facciamo il consommé? Non è semplicemente un brodo preparato con poca acqua, ma è soprattutto - in parole semplici - un brodo chiarificato, cioè molto trasparente ottenuto grazie a un filtraggio. Poi ci sono gli usi dell'uovo, o meglio dell'albume,  ma quella è un'altra storia 

 

Ingredienti 


250 ml di brodo ristretto o normale brodo di carne
125 ml di vino bianco (Traminer Aromatico o Pinot bianco Alto Adige)
3 tuorli 
100 ml di panna
1 presa di noce moscata
1 puntina di cannella in polvere
sale

per i Crostini


2 fette di pane da toast
40 g di burro
1/2 cucchiaino di cannella in polvere

 

Preparazione

 

Togliere la crosta al pane e tagliare la mollica a dadini (1/2 cm). Sciogliere il burro in una padella e rosolarvi il pane a dadini, mescolandoli in continuazione.

Cospargere i dadini di cannella, togliere i crostini dal fuoco e metterli da parte.

In una pentola versare il brodo ristretto e il vino bianco; mescolare la panna con i tuorli e unirli al brodo.

Scaldare il brodo controllando la cottura e facendolo leggermente schiumare con una frusta (il brodo non deve mai bollire e l'uovo non deve rapprendersi).

Non appena il brodo avrà raggiunto una consistenza cremosa, insaporire con noce moscata.

 

fonte della ricetta

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Un brodino dopo il Cenone? Oh sì!

canederli allo speck in brodo canederli allo speck in brodo

Un brodino per il pranzo del primo giorno dell'anno. Ci tuffiamo in piena atmosfera mitteleuropea e vi proponiamo la ricetta dei Canederli allo speck in brodo. I canéderli sono degli Knödel, cioè degli gnocchi ì composti di un impasto a composizione variabile a base di pane raffermo. 


Ingredienti

 

150 g di pane raffermo 
40 g di cipolle
1 pezzo di burro circa 2 cucchiai 
80 g di speck tagliato a dadini
2 uova
2 cucchiai di farina
100 ml di latte
1 cucchiaio di prezzemolo o d'erba cipollina tagliata finemente
sale


Preparazione


Tagliare il pane a dadini. Tagliare la cipolla a dadini e rosolarla nel burro. Unirla al pane e formare un composto omogeneo.

Mescolare la farina e lo speck. A parte mescolare le uova, il latte, il prezzemolo e il sale. Incorporare il tutto all'impasto di pane.

Fare riposare la massa per circa 15 minuti. Ricavare dei canederli dall'impasto e cuocerli in acqua salata lasciando il coperchio leggermente spostato.

Servire i canederli in un buon brodo di carne (o vegetale fatto con le tre verdure essenziali, carota, cipolla, sedano) e cospargere con un pizzico di erba cipollina.

Tempo di cottura: 20 minuti.

Nota:  I canederli allo speck possono essere utilizzati anche come contorno per costolette di maiale o come piatto principale, assieme all'insalata.

 

Consigli


Conviene preparare un canederlo di prova e verificare che non si sfaldi durante la cottura.

Utilizzare sempre del pane secco e incorporarlo bene alla massa.

Formare i canederli utilizzando un cucchiaio o un piccolo ramaiolo: in questo modo la superficie risulterà più liscia e i canederli saranno più compatti. In alternativa potete abbrustolire lo speck prima di incorporarlo al resto dell'impasto.

Vino in abbinamento? Un Lagrein Rosé

 fonte della ricetta 

 

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Galette integrale di Red Delicious Val Venosta e rosmarino

Gallette integrale di mele Red Delicious e rosmarinoGallette integrale di mele Red Delicious e rosmarino

La galette è una crostata rustica dai sapori e profumi intensi, diffusissima in Francia. La foodblogger Elvira De Luca ce la propone con un ripieno irresistibile a base di mele Red Delicious Val Venosta, adagiato su un impasto fragrante in versione integrale. Il rosmarino conferisce un tocco fresco e aromatico. 

Lo sai da che cosa deriva il termine galette? Sembra che derivi deriva dalla parola francese “galet” che significa “ghiaia”, Nei tempi antichi infatti le galettes venivano cotte su un grande sasso riscaldato al fuoco.

Galette integrale di mele Red Delicious Val Venosta e rosmarino


Ingredienti 

 

180 g di farina integrale
90 g di burro
60 ml di acqua fredda
25 g di zucchero
1 pizzico di sale
2-3 mele Red Delicious Val Venosta
1 cucchiaio di zucchero di canna
3 cucchiai di confettura di mele cotogne
2 rametti di rosmarino.

 

Preparazione

Unite la farina con lo zucchero e un pizzico di sale in una ciotola. Aggiungete il burro a pezzetti, formate un impasto sabbioso quindi versateci l’acqua fredda.

Formate un impasto liscio e compatto, avvolgetelo nella pellicola per alimenti e lasciatelo riposare circa 30 minuti in frigo.

Togliete dal frigo e stendete il composto su un foglio di carta forno dandogli una forma circolare,quindi sistematelo in una tortiera o su una teglia da forno.

Lavate le mele Red Delicious, dividetele a metà, eliminate il torsolo e tagliatele a fettine. Spalmate un velo di confettura sulla base di pasta e sistemate le mele a vostro piacimento.

Cospargete con dello zucchero di canna, distribuite del rosmarino fresco e infornate a 200 °C per 35 minuti.

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