Ciceri & Tria: dal Salento pasta o zuppa?
Una ricetta di Daniela Doretto, nel nome del suo amore per il Salento. Per chi si collega per la prima volta con la nostra rubrica - creata dal primo aprile 2020 in onore del grande Artusi (la data ricorda il bicentenario della scomparsa) - specifichiamo che non sono ricette tratte dall'Artusi, ma ricette delle regioni italiane, come simbolo della sua opera che ha unificato di fatto la nostra cultura gastronomica e culinaria. La caratteristica della preparazione di questa ricetta è che la tria, vocabolo dialettale a indicare una pasta fatta a mano e tagliata a striscioline, va in parte lessata e in parte fritta.
Ciceri e trie
INGREDIENTI
- 240 g di ceci
- 1 cipolla piccola
- 1 gambo di sedano
- 2 carote
- 1 foglia di alloro
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- sale, pepe, olio extravergine di oliva q.b.
- 80 g di tagliatelle fresche di semola di grano duro
PREPARAZIONE
- Mettere a bagno i ceci per una notte in acqua fredda, scolarli e sciacquarli.
- Preparare un soffritto con le verdure, farlo appassire in poco olio e poi unire i ceci.
- Lasciare insaporire, coprire con acqua o brodo vegetale e portare a cottura, saranno necessarie almeno 2 ore.
- A fine cottura aggiungere la metà delle tagliatelle spezzettate, un cucchiaino di cannella e regolare di sale e pepe.
- In un padellino friggere nell’olio le restanti tagliatelle sempre spezzettate e con queste guarnire la zuppa.
Questo piatto vanta origini antiche, che ci riportano alle celebrazioni agresti per l’equinozio di primavera, quando ci si serviva anche di questa ricetta per utilizzare i legumi vecchi per far posto al nuovo raccolto.
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