Una ricetta di un tempura di mare che ho creato a partire dal vino, un rosè dell'azienda agricola Serafini di Bicinicco (UD). La ricetta è stata pubblicata sul mensile qbquantobasta.
2,5 kg di oca intera, privata della testa e delle viscere
5 mele piccole di montagna
250 g di scalogni
200 g di castagne già bollite e pelate
1 cipolla piccola
mezza tazza di vino bianco
un mazzetto di timo fresco
20 g di burro
sale e pepe
Preparazione
Salate e pepate abbondantemente l'oca bene eviscerata e inserite all'interno una mela intera ben lavata, la cipolla pelata e un rametto di timo fresco.
Richiudete e legatela ben stretta, cosce comprese. Scaldate il forno a 160°C in modalità ventilato.
Rivestite con della carta argentata una grande teglia. Disponeteci al di sopra una gratella o griglia da forno e adagiatevi l’oca.
Salate e pepate abbondantemente anche la pelle dell’oca e infornatela. Calcolate 40 minuti di cottura per ogni chilo di pennuto.
Durante la cottura la carne rilascerà tutti i suoi liquidi sulla teglia. Trascorse le circa tre ore di cottura, senza spegnere il forno, estraete la teglia dal forno.
Filtrate il liquido di cottura dell’oca, e prelevatene mezza tazza.
Lavate accuratamente le mele rimaste, eliminate il torsolo e, senza pelarle, dividetele in 8 parti.
Sbucciate gli scalogni e tagliateli a metà. Fate fondere in un tegame il burro assieme al timo fresco. Aggiungete le mele, le castagne, gli scalogni. Salate e pepate leggermente.
Sfumate con il vino bianco e versatevi anche il liquido di cottura dell’oca che avevate conservato. Cuocete il tutto per 5 minuti.
Trasferite l’oca in una teglia pulita, aggiungete le mele, gli scalogni e le castagne, e disponetele attorno all'oca.
Rimettete il tutto in forno e proseguite la cottura per un’altra mezz’ora prima di servire il tutto ben caldo.
La ricetta è tratta dal mio libro Com'è dolce Trieste di qubì editore. “Compaiono verso la metà di ottobre nelle vetrine delle pasticcerie le fave bianche, rosa e marrone, dolci di piccole dimensione a base di mandorle” scrive Mady Fast nel suo imprescindibile volume Mangiare triestino. Storia e ricette.
Questa è la ricetta di copertina del numero di settembre 2019 del mensile di gusto e buon gusto qbquantobasta. Una ricetta golosa molto elegante come dessert o anche per la merenda pomeridiana. Serve tempo di attesa per le lievitazioni quindi non è adatta agli impazienti.
Estiva, golosa, fresca e preparata a fuochi spenti. Si tratta della mia cheesecake dal tocco caraibico con cioccolato fondente e cocco. Si prepara in 20 minuti, riposa una notte in frigo … e il gioco è fatto!
Cheesecake al cocco e cioccolato
Ingredienti
per uno stampo da 20 - 22 cm di diametro
Per la base
120 g di biscotti tipo Digestive
3 cucchiai di miele
50 g di burro fuso
Per la farcitura
5 fogli di gelatina
50 ml di latte
150 g di ricotta o philadephia
140 g di yogurt bianco senza zucchero oppure greco
60 g di zucchero a velo
200 ml di panna
50 g di cioccolato fondente
3 cucchiai di cocco raspato
Per decorare questa cheesecake potete semplicemente spolverarla con cacao dolce o amaro e cocco raspato, oppure potete preparare le palline al cocco: lavorate 100 g di ricotta con 50 g di cocco raspato, 40 g di zucchero a velo. Lasciate riposare in frigorifero un'ora. Formate quindi le palline e passatele nel cacao amaro. Conservatele in frigorifero fino al momento di decorare la torta.
Procedimento
Fate fondere il burro e fatelo raffreddare. Tritate finemente il un mixer i biscotti aggiungendo il burro e il miele. Rivestite con la carta forno uno stampo tondo a cerniera e adagiate i biscotti sul fondo livellato la superficie e pressandola bene. Riponete il frigorifero.
Ammollate i fogli di gelatina in acqua fredda per 10 minuti e montate la panna.
Lavorate la ricotta assieme allo yogurt e allo zucchero a velo. Unite quindi la panna.
Strizzate la gelatina, mettetela in un pentolino e fatela fondere assieme al latte. Non fatela sobbollire troppo.
Mescolando velocemente il tutto con una frusta, unitelo al composto appena preparato. Dividete il tutto in 2 parti uguali.
Per la parte scura al cioccolato:
fate fondere il cioccolato fondente a bagnomaria, aggiungetelo a una parte di composto
mescolate con una spatola e versatelo sulla base di biscotto
Riponete il freezer per 10 minuti.
Per la parte bianca al cocco:
unite al composto il cocco raspato, mescolate e versate sulla parte solidificata al cioccolato.
Riponete il tutto in frigorifero a rassodare per una notte.
La freschezza del limone incontra il gusto particolare dei semi di papavero. Questa meravigliosa ciambella richiama gli incontri tra amiche in giardino, all'ombra fresca di un antico albero, ottima da gustare fredda assieme a un delizioso tè freddo alla menta. Se vi piacciono gli agrumi, potete sostituire il limone con arancia, lime o bergamotto.
CIAMBELLA AL LIMONE E SEMI DI PAPAVERO
Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro
250 g di farina di farro bianca
180 g di zucchero di canna
150 g di yogurt bianco senza zucchero
120 g di maizena
120 g di olio di semi di girasole
3 cucchiai di semi di papavero
3 uova intere
1 bustina di lievito per dolci
scorza grattugiata di 1 limone biologico
succo di mezzo limone
un pizzico di sale
Per la glassa
100 g di formaggio fresco tipo Philadelphia
50 g di zucchero a velo
1 cucchiaio di succo di limone
PROCEDIMENTO
Scaldate il forno a 180° C in modalità statico.
Imburrate e infarinate uno stampo da ciambella.
Sgusciate la uova in una ciotola capiente e montatele con le fruste elettriche assieme allo zucchero.
Unite quindi l'olio, lo yogurt, la scorza e il succo di limone. Mescolate bene.
A parte miscelate le polveri: la farina, la maizena, il lievito, il sale e i semi di papavero. Unite il tutto al composto.
Versate l'impasto nello stampo e cuocetelo in forno per 45 - 50 minuti. Fate la prova stecchino per controllare la cottura.
Una volta pronta, sformate la ciambella e fatela raffreddare su una gratella.
Montate a parte il formaggio cremoso assieme allo zucchero e al succo di limone.
Versate la glassa sulla ciambella fredda e decorate con fiori freschi e semi di papavero aggiuntivi.
Un aperitivo tra amici, pochi ingredienti e tanta fantasia per creare un finger food sfizioso e gustoso. La Regina di San Daniele, la vera trota friulana, è l’ingrediente principale del piatto, abbinato alla croccantezza di un guscio di pasta briseè e semini e alla piccantezza della radice di rafano presente nella mousse. Una ricetta da segnare sul proprio quaderno degli appunti!
CANNOLI ALLA MOUSSE DI TROTA
Ingredienti per una decina di cannoli
1 rotolo di pasta briseè rettangolare
1 tuorlo d’uovo
semi di sesamo q.b.
burro q.b.
100 g di trota salmonata affumicata o al naturale
2 cucchiaini di erba cipollina tritata
2 cucchiai di panna acida o di yogurt greco
1 cucchiaino di kren (rafano) grattugiato
sale e pepe
Al posto della pasta briseè potete utilizzare la pasta sfoglia. Se non vi piace la trota, potete sostituirla con qualsiasi altro pesce affumicato.
PROCEDIMENTO
Scaldate il forno a 180° C in modalità ventilato. Srotolate la pasta briseè e tagliate 10 strisce nel senso della lunghezza. Imburrate 10 formine per cannolo e avvolgete le strisce di pasta su ogni formina. Spennellate i cannoli con il tuorlo sbattuto, spolverate con i semini di sesamo e infornate a forno caldo. Cuocete i cannoli fino a doratura. A parte preparate la mousse di trota. Tritate grossolanamente il filetto di trota affumicata o al naturale, privata della pelle. Riponetela in un mixer assieme alla panna acida, al kren (rafano) all’erba cipollina, sale e pepe quanto basta. Frullate il tutto fino ad ottenere una crema soda. Trasferite al crema in una sac à poche e riponetela in frigorifero. Una volta pronti i cannoli, fateli raffreddare bene. Estraeteli dallo stampino una volta raffreddateli e farciteli con la mousse di trota aiutandovi con la sac à poche. Spolverate le estremità con erba cipollina e servite subito. Vi consiglio di gustare questi cannoli in giornata.
Se avete nostaglia di una vacanza in Spagna non potete rinunciare all'assaggio di questi dolcetti fritti che trovate tutto l'anno (anche se sono tipici del Carnevale) su tutto il territorio iberico. Se li conoscete già e sentite la loro mancanza, seguite questa facilissima ricetta che ho preparato per qbquantobasta. Churro significa frittella e la churrera è un'apposita siringa da pasticcere che viene utilizzata per prepararli. Se non ce l'avete, potete prepararli senza problemi anche con una comoda sac à poche. Curiosità. Sembra che il nome derivi dalla forma delle corna della pecora domestica spagnola Navajo Churro.
Vi è capitato sicuramente di avere degli albumi avanzati in frigorifero, che farne? Oltre a preparare delle deliziose meringhe sono ottimi montati a neve e utilizzati nei dolci. Vi suggerisco quindi un ciambellone con albumi che si presenta davvero ultra soffice.
Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro
250 g di albumi (di solito il peso di un albume è di circa il 60% del peso dell'uovo e corrisponde a circa 35 g)
200 g di zucchero
150 g di farina 00
1 bustina di lievito
120 ml di olio di semi
la scorza di un limone
i semi di una bacca di vaniglia
sale
Per questa ciambella vi serviranno circa 7 albumi. Se ne avete di meno, ecco le dosi unitarie: per ogni albume vi serviranno 30 g di zucchero, 20 g di farina, mezzo cucchiaino di lievito per dolci, 17 ml di olio di semi... e gli aromi che più preferite.
Procedimento
Scaldate il forno a 180°C. Imburrate o spennellate con poco olio uno stampo da ciambella.
Montate a neve ferma gli albumi. A parte, in un'altra ciotola, lavorate, sempre con le fruste, la farina assime allo zucchero, al lievito e all'olio. Unite la scorza grattugiata del limone, la vaniglia e il sale. Ammorbidite il composto unendo 3 cucchiaiate di albumi. Procedete poi aggiungendo delicatamente gli albumi montati a neve al composto mescolando il tutto con una spatola facendo attenzione a non smontare il tutto. Versate quindi il composto nello stampo.
Cuocete a forno caldo statico per 45 - 50 minuti. Fate la prova stecchino per controllare la cottura. Una volta pronto, rovesciate il ciambellone su una gratella e fatelo raffreddare prima di servirlo accompagnato da un'abbondante spolverata di zucchero a velo.
I cestini di frico come golosi contenitori sono un'idea da sfruttare tutto l'anno. Ideali per gli antipasti, per servire i primi o le verdure. Provateli con questa insalata estiva dal gusto tutto friulano. Le pesche, come noto, hanno come luogo di riferimento Fiumicello. Della trota la nostra regione è una delle più importanti aree di produzione in Italia. Della farina di mais Buri vi abbiamo già raccontato in molti articoli anche sul mensile cartaceo. Ci concediamo solo qualche tocco esotico con il pepe rosa.
Insalatina di pesche e trota al pepe rosa
Ingredienti
4 - 6 porzioni
250 g di formaggio stagionato grattugiato
50 g di Farina di Mais di Buttrio
150 g di insalatina
4 - 6 fette sottili di trota affumicata
2 pesche
un pizzico di pepe rosa
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di aceto balsamico
sale e pepe
burro q. b.
Cestino di frico con insalata di pesche e trota
Procedimento
Prepariamo le cialde di frico:
Mescolate in una ciotolina il formaggio stravecchio e la farina di mais.
Scaldate una padella antiaderente e imburratela.
Versate 50 g di composto muovendola in modo da distribuire il formaggio e la farina di mais in modo uniforme.
Fate cuocere per 3-4 minuti a fuoco vivo.
Staccate la cialda con una spatola e rovesciatela in una ciotola disposta su un piatto, in modo che prenda la forma di un cestino.
Lasciate raffreddare. Procedete allo stesso modo per gli altri 5 cestini.
Prepariamo la trota:
Ddividete ogni fettina di trota affumicata a metà, piegatela nel senso della lunghezza, arrotolatela e formate delle roselline.
Affettate a fettine sottili le pesche ben lavate.
Disponete per ogni cestino un po' di insalatina, 2 roselline di trota e alcune fettine di pesca.
Preparate una vinaigrette mescolando con una frustina o con una forchetta l'olio assieme al balsamico, al pepe rosa e al sale.
Il pollo alla greca è un secondo piatto ricco e saporito, ricco di profumi mediterranei e di colori vivaci. Si prepara velocemente al forno e viene gustosamente insaporito da formaggio feta sbriciolat. Un piatto dal sapore di vacanza.