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Žlikrofi di Idria

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Abbiamo pubblicato qualche tempo fa un libro di cucina che si intitola Sapori della Slovenia, che racconta quelle che per me e per l'editore sono le quaranta più significative ricette di questa nazione. Lo potete acquistare nell'edizione cartacea nello shop di qb e la spedizione è gratuita in tutta Italia. 

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I tortelloni di Idria sono una specialità tradizionale slovena tutelata sia a livello regionale sia a livello europeo. Ogni anno la cittadina  organizza un goloso e attesissimo appuntamento gastronomico con gli idrijski žlikrofi serviti come contorno o come primo piatto, con diversi abbinamenti di salse e sughi.

Come si mangiano secondo le regole locali? "Uno è in bocca, il secondo si tiene con la forchetta davanti al naso, mentre il terzo viene già adocchiato come prescelto successivo” (cit. Karel Bozeg).

Ingredienti

PER LA SFOGLIA

  • 250 g di farina 00
  • 2 uova
  • un goccio di latte
  • sale

PER IL RIPIENO

  • 500 g di patate a pasta gialla
  • 50 g di lardo tritato
  • 1 piccola cipolla
  • un mazzetto di erba cipollina tritata
  • un cucchiaino di foglie di maggiorana
  • sale e pepe

Preparazione

  1. Preparate la sfoglia per i ravioli impastando la farina assieme alle uova e al sale. Se necessario aggiungete un goccio di latte.
  2. Lasciate riposare la pasta per 20 minuti, coperta da un telo da cucina.
  3. Lavate le patate e lessatele con la buccia.
  4. Una volta cotte, sbucciatele, riducetele in purea con lo schiacciapatate in una ciotola, salatele e pepatele leggermente.
  5. A parte in una padella, senza aggiungere condimento, soffriggete il lardo tritato fino a renderlo croccante assieme alla cipolla tritata finemente.
  6. Aggiungetelo quindi alle patate assieme all’erba cipollina tritata e alla maggiorana e mescolate bene il tutto. 
  7. Prelevate delle palline di ripieno grandi quanto una nocciola e riponetele su un piatto.
  8. Stendete la sfoglia più sottile possibile con la macchina per la pasta o con il matterello.
  9. Ritagliate con un coltello affilato delle strisce lunghe di pasta, larghe almeno 6 – 8 cm.
  10. Posizionate una pallina di ripieno di patate al centro e richiudete arrotolandola nella sfoglia.
  11. Tagliate la pasta in eccesso, posizionate gli Žlikrofi “in piedi” e appiattiteli con il dito dando la tipica forma a “cappello di Napoleone”.
  12. Lessate quindi i ravioli in acqua bollente salata.
  13. Raccoglieteli una volta venuti a galla e conditeli con burro fuso o con sugo d’arrosto o di selvaggina ed erba cipollina tritata. 

 

zlikrofi di idria spiegati passo passo zlikrofi di idria spiegati passo passo Idria è anche la città del merletto (esposizione permanente al Museo civico), bianco e luminoso contraltare di fili e ricami delle donne del luogo alle faticose
discese nelle buie miniere di mercurio degli uomini. Una cittadina ricca di storia: il suo sviluppo ebbe inizio infatti con la scoperta della miniera di mercurio nel 1490. 

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Pissaladière nizzarda

pissaladière nizzardapissaladière nizzarda

La Pissaladière nizzarda è una torta salata a base di cipolle, alici/acciughe e olive. Si trova in tutte le boulangerie provenzali. Visti i molti contatti delle popolazioni liguri con la vicina Francia, è divenuta popolare anche in Liguria col nome di pissalandrea o più comunemente piscialandrea. In Liguria però la si prepara con l’aggiunta del pomodoro, secondo la tradizione italiana. Servita tiepida o fredda è ideale come antipasto per un buffet o come spuntino carico di gusto.

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Tagliatelle all'avena con ragù di funghi

Mi sono appassionata negli ultimi tempi alle farine integrali, tant’è che la mia dispensa si è riempita di farine di quinoa, riso, farro, miglio, segale e avena. Adoro quest’ultima, perché il suo sapore quasi di nocciola rende ogni ricetta molto particolare e gustosa. L’avena è un cereale dalle mille proprietà: in fiocchi, la mattina, è ideale sotto forma di porridge, una sorta di crema da gustare con composta di frutta (senza zucchero) o con miele. Essendo fonte di carboidrati a lenta digestione, non crea picchi insulinici. Consumarne una ciotola vi farà sentire sazi, in forma e scattanti per tutta la mattinata. Il cereale, invece, lo prediligo nelle zuppe, ricche di verdure di stagione – da provare assieme alla zucca, cavolo nero e cannellini. Con la farina non solo si possono preparare croccanti biscotti e frolle, ma anche pane e pasta.  ricetta pubblicata nel numero di ottobre 2017 del mensile qbquantobasta. 

tagliatelle avena ottobretagliatelle avena ottobre

Tagliatelle integrali all'avena e noci con ragù di funghi

Ingredienti

Per le tagliatelle:

  • 120 g di farina integrale (o semi integrale di tipo 2, più facile da lavorare)
  • 80 g di farina d’avena
  • 20 g di gherigli di noce
  • 2 uova
  • un pizzico di sale. 

Per il ragù di funghi

  • 500 g di funghi a piacere (champignon, porcini, chiodini o misti)
  • 1 carota, mezza cipolla, 1 gambo di sedano
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • un mazzetto di prezzemolo tritato
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe.

Procedimento

per le tagliatelle

  1. frullate in un mixer la farina integrale assieme alla farina d’avena, ai gherigli di noce e al sale.
  2. Versate il tutto sulla spianatoia e formate la fontana. Sgusciate al centro le uova e incominciate a impastare aiutandovi con una forchetta.
  3. Passate poi a impastare con le mani fino a ottenere una palla soda d’impasto. Lasciatela riposare per almeno 20 minuti.
  4. Stendete l’impasto servendovi dell’apposita macchinetta oppure di un matterello, fino al raggiungimento di una sottile sfoglia.
  5. Lasciatela asciugare per almeno 30 minuti prima di infarinarla leggermente e avvolgerla su se stessa.
  6. Tagliare le tagliatelle con un coltello affilato. Riponetele su un vassoio infarinato e lasciatele seccare all’aria.
  7. Cuocetele in abbondante acqua salata per 6 – 8 minuti. Al momento di scolare la pasta, preservate 1 mestolo d’acqua di cottura.

Per il ragù di funghi

  1. Nel frattempo pulite e mondate i funghi. Versateli nel soffritto e fate dorare bene il tutto.
  2. Sfumate con il vino bianco, salate, pepate e continuate la cottura per almeno 10 minuti. 
  3. Mantecate le tagliatelle nel ragù di funghi aggiungendo poca acqua di cottura.
  4. Insaporite il tutto con il prezzemolo tritato, mescolate e servite completando a paicere il piatto con abbondante formaggio stravecchio grattugiato.
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Mousse facile al cioccolato

mousse di cioccolatomousse di cioccolato

Bastano 200 grammi di cioccolato, e, volendo, se cercate bene nella dispensa, forse trovate anche degli avanzi delle uova di cioccolato pasquali!

Mousse facile al cioccolato

Ingredienti

  • 200 g di cioccolato fondente
  • 100 g di panna fresca
  • 20 g di burro

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Polpettine di patate e trota salmonata cotte al forno

polpette trota e patatepolpette trota e patate

Nella ricetta propongo  come ingrediente la trota salmonata, ma, nel caso, che altro pesce utilizzare ? Qualsiasi pesce vi piaccia! Vi consiglio il salmone in filetto, il merluzzo o il baccalà dissalato. Naturalmente ricordatevi di eliminare tutte le lische! La cottura al forno garantisce comunque una crosticina croccante e gustosa, senza essere untuosa. 

Polpette di patate e trota salmonata cotte al forno

Ingredienti per circa 25 polpette

Per le polpette

300 g di trota salmonata in filetto

150 – 200 g di patate a pasta gialla

1 uovo

2 cucchiai di pangrattato

1/2 porro

2 cucchiai di parmigiano grattugiato

sale, pepe, olio di oliva

Per l’impanatura

3 fette di pane in cassetta

3 cucchiai di pangrattato secco

3-4 cucchiai di olio di semi di girasole o di oliva

1 uovo sbattuto

2 cucchiai di farina 00

polpette di trota e patate polpette di trota e patate

Procedimento

  1. Prendete i filetti di trota e sciacquateli bene sotto l’acqua fredda. Privateli di eventuali lische servendovi di un’apposita pinzetta.
  2. Cuocete i filetti di trota al vapore e lasciateli poi raffreddare bene. Eliminate la pelle ed eventuali parti da scartare.
  3. Schiacciate la polpa del pesce con una forchetta, salatela e pepatela leggermente; tenetela da parte.
  4. Pelate le patate, riducetele a tocchetti e cuocetele a vapore. Nel frattempo mondate, lavate e tritate il porro.
  5. Stufate il porro in padella con 1 cucchiaio d’olio d’oliva, sale e pepe. Una volta morbido, unitelo alla trota.
  6. Quando le patate saranno ben cotte, pressatele con lo schiacciapatate e radunate la purea in una ciotola capiente.
  7. Versatevi la trota e il porro, il parmigiano grattugiato, il pan grattato e l’uovo. Impastate il tutto con una forchetta, regolate di sale e pepe.
  8. A piacere aromatizzate il composto con un po’ di scorza di limone e un cucchiaio di prezzemolo fresco tritato.
  9. Riponete il composto a riposare e rassodare in frigorifero per almeno 2 ore. In questo modo potrete arrotolare le polpette con più facilità.
  10. Radunate nel mixer il pane in cassetta spezzettato, il pan grattato, l’olio e frullate bene il tutto
  11. Trascorse le due ore di riposo estraete la ciotola con il composto per le polpette dal frigorifero e scaldate il forno a 200° C.
  12. Aiutandovi con un cucchiaio, prelevate delle porzioni di composto, arrotolatele tra le mani e posizionatele su un piatto.
  13. Una volta pronte le polpettine, spolveratele di farina setacciandola con un colino: in questo modo si infarineranno solo leggermente.
  14. Passatele una per una nell’uovo sbattuto e nel composto di pane e olio frullati. Pressatele bene  tra le mani in modo che la impanatura aderisca bene.
  15. Rivestite una teglia con un foglio di carta forno e spennellatela con un goccio di olio di semi.
  16. Disponete le polpettine distanziate, infornatele e cuocetele in forno ventilato per almeno 30 minuti.
  17. Quando saranno diventate croccanti e dorate, lasciatele riposare un paio di minuti nel forno spento prima di servirle.
  18. Sono ottime tiepide o fredde, servite come piatto unico accompagnato da una fresca insalata o come snack da aperitivo.
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Torta rovesciata all’ananas e rum

torta rovesciata al rum e ananas 1torta rovesciata al rum e ananas 1

Avete un barattolo di ananas e volete dargli degno rilievo a tavola? Avete comprato un ananas al super (hanno costi davvero convenienti) e volete creare qualcosa dal tocco esotico? Questa è la torta che fa per voi. 

 

Torta rovesciata all’ananas e rum

Ingredienti per una teglia da 22 cm di diametro

  • Mezza scatola d’ananas sciroppato (4 fette) + 70 ml di sciroppo **
  • 3 cucchiai di miele
  • 50 ml di rum scuro
  • 100 g di farina 00
  • 30 g di maizena o fecola di patate
  • 1 bustina di lievito, 3 uova
  • 100 g di zucchero di canna scuro BIO
  • 125 g di yogurt bianco
  • 60 ml d’olio di semi di girasole.
    **Se utilizzate l’ananas fresco sostituite lo sciroppo con 70 ml di succo d’ananas o tropicale.

Preparazione

  1. Prelevate 70 ml di sciroppo dal vasetto d’ananas sciroppato e mescolatelo in una ciotola al rum scuro.
  2. Macerate le fette d’ananas in questo liquido per 30 minuti.
  3. Rivestite con della carta forno una teglia e versate sulla base il miele.
  4. Ricoprite la base con le fette d’ananas sgocciolate e marinate. Non buttate via la marinatura: vi servirà a fine cottura per spennellare la torta.
  5. Sgusciate le uova e dividete i rossi dagli albumi. Montate questi ultimi a neve. A parte montate i rossi con lo zucchero.
  6. Aggiungete poi lo yogurt e l’olio e mescolate bene il tutto. Versatevi poi la farina setacciata assieme al lievito e alla maizena.
  7. Per ultimi, incorporate gradualmente gli albumi. Versate il composto ottenuto nella tortiera andando a ricoprire le fette d’ananas.
  8. Scaldate il forno a 170 °C.
  9. Infornate la torta e cuocetela a forno caldo per 40 – 45 minuti. Fate la prova stecchino per controllare la cottura.
  10. Una volta cotta, capovolgetela, bucherellatela con uno stecchino e spennellatela con parte della marinata a base di rum e sciroppo conservata.
  11. Lasciatela raffreddare bene prima di servirla.
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Mafalde al sesamo

Mafalde con semola e semi di sesamoMafalde con semola e semi di sesamo

La "mafalda" è un pane tipico siciliano, con  origini nell’area palermitana. Caratterizzato da semola di grano duro e semi di sesamo, può assumere diverse forme. Morbido, ma dalla crosta dorata e croccante, viene realizzato ancora secondo metodi tradizionali. Sembra possa essere di origini arabe, dato l’impiego della giuggiulena (parola che indica i semi di sesamo). La storia afferma che questo pane sia stato realizzato nell’Ottocento, e che un maestro panificatore catanese l’abbia dedicato, nei primi del Novecento, a Mafalda di Savoia (nata nel 1902). Il pane viene spesso foggiato con una curiosa forma a S, che dovrebbe formare gli occhi di Santa Lucia. Allo stesso modo, quando la parte superiore del panetto viene tagliato in due punti prima della cottura, va a formare ‘la Corona’; nei punti incisi infatti, il pane si andrà ad aprire grazie al calore del forno, fino a disporsi con una forma a ventaglio. Questo anticamente reppresentava l’abbondanza produttiva ed era spesso utilizzato come elemento celebrativo di un buon raccolto.

Mafalde siciliane al sesamo

Ingredienti


Ingredienti per circa 15 panini

Per il lievitino

  • 200 g di farina di semola rimacinata di grano duro
  • 140 ml di acqua
  • 8 g di lievito di birra secco

Per l'impasto

  • 500 g di farina di semola rimacinata di grano duro
  • 300 ml di acqua
  • 12 gr di sale
  • 1 tuorli d’uovo
  • semi di sesamo

Mafalde siciliane con la giuggiulenaMafalde siciliane con la giuggiulena

Procedimento

La sera prima preparate un lievitino: mescolate la farina di semola rimacinata di grano duro assieme al lievito e all’acqua tiepida. Impastate per pochi minuti il tutto con una forchetta, coprite con la pellicola e lasciate riposare a temperatura ambiente per almeno 12 ore. Ricordatevi di utilizzare una ciotola capiente.

L’indomani mattina, aggiungete al primo impasto lievitato durante la notte la farina di semola rimacinata di grano duro necessaria per l’impasto, l’acqua, il sale e lavorate il tutto per 10 minuti abbondanti. Per fare questo passaggio potete servirvi di un’impastatrice munita del gancio a uncino per gli impasti.

Infarinate una ciotola capiente e riponete la palla d’impasto. Coprite e fate lievitare per 3 ore fino al raddoppio di volume. Una volta lievitato l’impasto, dividetelo in 14 – 15 parti da circa 90 g ciascuna.

Prendete una porzione di impasto e tiratela formando un salsicciotto. Avvolgete le estremità a “ESSE”. Riponete a lievitare le mafalde ben distanziate su una teglia rivestita di carta forno.

Lasciatele riposare coperte per almeno 1 ora.

Scaldate il forno a 210° C. Una volta lievitate le mafalde, spennellatele con il tuorlo sbattuto e spolveratele con i semi di sesamo. Infornatele a forno caldo e cuocetele per 20 minuti fino a doratura. Una volta cotte, lasciatele raffreddare bene. 

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Spiedini di pollo e verdure alla paprika affumicata

Spiedini di pollo e verdure alla paprikaSpiedini di pollo e verdure alla paprika

Un’idea golosa, facile e saporita: gli spiedini. Ve li propongo ricchi di verdure colorate e in più aromatizzati alla paprika affumicata. Quest'ultima spezia è un prodotto tipico spagnolo, che non manca nella mia dispensa e dona alle carni per barbecue una nota legnosa ma allo stesso tempo saporita. È reperibile nelle drogherie specializzate (lo trovate sotto il nome di pimenton de la vera o pimenton ahumado), altrimenti potete sostituirla con la comune paprika dolce in commercio.

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Bavarese al tiramisu

Bavarese al tiramisùBavarese al tiramisù

Tiramisù, patrimonio mondiale della famelica e golosa umanità! Noi friulani, poi, ne andiamo fieri perchè negli ultimi anni è stato riconosciuto come tipico di questa regione di confine. La mia versione, rivisitata, ma ugualmente golosa e forse più veloce da preparare… sotto forma di una tondeggiande e cremosa bavarese.

Bavarese al tiramisù

Ingredienti

per 8 – 10 persone

  • 20 savoiardi
  • 6 tazzine di caffè forte
  • 4 tuorli
  • 80 g di zucchero
  • 160 ml di latte
  • 3 fogli di gelatina (6 grammi)
  • 125 g di mascarpone (per una versione più light, potete sostituire il mascarpone con della ricotta setacciata).​
  • 3 cucchiai fondamentali di vino Marsala o liquore VOV
  • 200 ml di panna fresca + 50 ml per la decorazione
  • 1 cucchiaio di latte
  • un pizzico di sale
  • cacao amaro q.b

bavarese al tiramisùbavarese al tiramisù

Procedimento

Preparate la crema

  1. In un pentolino scaldate il latte.
  2. A parte sbattete con le fruste i tuorli assieme allo zucchero e un pizzico di sale.
  3. Unite gradualmente il latte, versate il tutto in un pentolino e portate sul fuoco.
  4. Cuocete la crema mescolando in continuazione fino a quando  incomincerà ad addensarsi.
  5. Trasferite la crema calda in un contenitore di vetro, copritelo con la pellicola per alimenti e fate raffreddare il tutto completamente.
  6. Preparate il caffè e fatelo raffreddare in una ciotola.
  7. Ammollate per 10 minuti in acqua fredda i fogli di gelatina.
  8. Montate la panna.
  9. Lavorate con le fruste il mascarpone assieme alla crema precedentemente preparata.
  10. Unite quindi la panna, mescolando il tutto con una spatola dall’alto verso il basso, e il Marsala o il VOV.
  11. A parte, strizzate i fogli di gelatina e fateli sciogliere in un pentolino assieme a 1 cucchiaio di latte.
  12. Unite alla crema e mescolate bene.

Mettiamo insieme il tutto

  1. Rivestite con la carta forno uno stampo da 22 – 24 cm di diametro.
  2. Bagnate nel caffè i savoiardi e disponeteli alla base della torta coprendo bene tutti i buchi.
  3. Versate la crema della bavarese.
  4. Adagiate sulla superficie altri savoiardi imbevuti nel caffè.
  5. Riponete quindi a riposare in frigorifero per 1 notte.
  6. Al momento di servire, estraete la bavarese dallo stampo. Spolveratela di cacao amaro e decoratela con 50 g di panna precedentemente montata.

Si conserva per 3 giorni in frigorifero.

Bavarese al tiramisù servitaBavarese al tiramisù servita

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Ciambellone yogurt e gocce di cioccolato

Mia mamma la chiamava La torta dei sette vasetti e io – anche se sapevo benissimo che i 7 vasetti corrispondevano all’unità di misura senza bilancia – la collegavo a una torta fiabesca, quasi da Biancaneve. Questo è uno dei miei comfort food, che mi fanno tornare bambina e che adoro gustare la domenica mattina, assieme a un po’ di frutta e a una tazza di tè nero caldo o di latte di mandorle freddo. Una goduria per il palato, facile da realizzare ma soprattutto veloce: come avrete ben capito, non vi occorre pesare gli ingredienti ma solo versarli nel vasetto di yogurt pulito che vi servirà da misurino. Potete velocizzare il tutto utilizzando anche il robot di cucina.

Ciambellone yogurt e gocce di cioccolato Ciambellone yogurt e gocce di cioccolato

Ciambellone yogurt e gocce di cioccolato

Ingredienti

  • 1 vasetto di yogurt bianco da 125 g
  • 2 vasetti da 125 g di zucchero di canna
  • 2 vasetti da 125 g di farina di farro
  • 1 vasetto da 125 g di fecola di patate o maizena
  • 1 vasetto da 125 g di olio di semi di girasole o di mais
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 4 uova grandi
  • I semini di una bacca di vaniglia
  • Mezzo vasetto da 125 g di gocce di cioccolato
  • Un pizzico di sale
  • Zucchero a velo per spolverare

Per questa torta, utilizzate come misurino il vasetto dello yogurt. Potete aromatizzarla con un pizzico di cannella e scorza di arancia oppure utilizzare lo yogurt al cocco per un aroma più esotico.

Procedimento

  1. Scaldate il forno a 170 °C in modalità statico. Spennellate con poco olio e infarinate uno stampo da ciambella dal diametro di 24 cm.
  2. Sgusciate le uova, unite lo zucchero e montate il tutto con le fruste elettriche in una ciotola capiente. Versate l’olio di semi, i semi della vaniglia, lo yogurt e un pizzico di sale. Sempre montando, aggiungete la farina di farro precedentemente mescolata alla fecola o alla maizena e il lievito. Mescolate bene il tutto. Unite quindi le gocce di cioccolato e amalgamatele al composto.
  3. Versate l’impasto nello stampo e infornate a forno caldo. Cuocete la torta per 45 – 50 minuti. Fate la prova stecchino per controllare la cottura.
  4. Una volta cotta, fate riposare la ciambella fuori dal forno per alcuni minuti. Risvoltatela poi ancora tiepida su una gratella e fatela raffreddare totalmente. Servitela spolverata con zucchero a velo.

Coperta da una campana di vetro o riposta in un contenitore ermetico si conserva per 4 – 5 giorni.

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