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Etichetta dell'anno 2017

Presieduta da Gilda Bojardi, direttore della rivista Interni, la giuria del 21° Concorso Internazionale Packaging di Vinitaly ha assegnato l’1 marzo a Verona l’“Etichetta dell’anno 2017” al vino Toscana Igt Vermentino “Giallo Paglia” 2015 della Arkiline di Colle di Val d'Elsa, in provincia di Siena. Alla Citri Vini di Ortona, in provincia di Chieti va invece il premio speciale “Packaging 2017”, mentre la Carlo Pellegrino & C. Di Marsala, in provincia di Trapani, conquista il premio speciale "Immagine Coordinata 2017". «Questa edizione del concorso – ha commentato la presidente di giuria Gilda Bojardi – è stata stimolante perché ha mostrato delle innovazioni nelle proposte. Pensando ai gusti estetici dei consumatori di fascia più giovane o al vino come oggetto di regalo, abbiamo chiesto a Veronafiere l’istituzione di un nuovo premio che, all’interno del Concorso Internazionale Packaging, dia coraggio e valorizzi chi prova a uscire dagli schemi».
La competizione, organizzata da Veronafiere-Vinitaly con l’obiettivo di mettere in luce il miglior abbigliaggio dei vini, dei distillati, dei liquori e degli oli extra vergine d’oliva (prendendo in considerazione bottiglia, chiusura, capsula, etichetta e collarino), ha premiato lo sforzo di quelle aziende che più investono risorse e creatività nel migliorare estetica ed immagine del proprio prodotto.
Al Concorso sono stati iscritti 192 campioni distribuiti nelle 11 categorie previste dal regolamento e provenienti da Francia, Italia e Spagna. A esaminarli una commissione di esperti di livello internazionale presieduta da Gilda Bojardi e composta da Riccardo Facci (art-director), Giacomo Mojoli (designer), Elvilino Zangrandi (designer) e Annibale Toffolo (giornalista).


L'evento è complementare alla guida “5 Star Wines The Book" che sarà realizzata, sempre da Veronafiere, dal 31 marzo al 2 aprile.

 

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INTERNATIONAL PACKAGING COMPETITION 2017

Al concorso di Veronafiere-Vinitaly, i migliori abbigliaggi di vini, distillati, liquori e olio extravergine valutati da designer, creativi e giornalisti di settore. Sono circa 200 i campioni che partecipano al 21° Concorso Internazionale Packaging, in programma il 1° marzo 2017 a Veronafiere. Il concorso, organizzato come evento collaterale di Vinitaly, premia l’estetica, cioè il migliore “abbigliaggio” di vini e distillati, liquori e olio extravergine di oliva. Presidente di giuria quest’anno è Gilda Bojardi, inventrice del FuoriSalone che dal 1990 anima l’aprile milanese con più di 400 eventi, direttore responsabile della rivista Interni, uno dei maggiori sistemi internazionali di comunicazione del design, dell’architettura e dell’arredo. La affiancano esperti e personalità di spicco di varie discipline legate all’immagine: Riccardo Facci, fondatore dell’agenzia creativa Facci & Pollini; Giacomo Mojoli, giornalista e docente presso il Corso di Wine & System Design del Polidesign di Milano; Elvilino Zangrandi, cofondatore dello studio Zangrandi Associati; Annibale Toffolo, giornalista, fondatore della rivista Taste Vin; Alberto Sabellico, uno dei maggiori esperti a livello internazionale di legislazione vitivinicola e di etichettatura e presentazione dei vini in particolare.

Ideato da Veronafiere-Vinitaly nel 1996, il Concorso Internazionale Packaging ha portato nel tempo nel mondo del vino il concetto di qualità totale del prodotto, perché una bottiglia si vende meglio se anche si presenta bene e riesce a distinguersi.
Ciò è vero se a scegliere è il consumatore in un negozio, ma ancor più se bisogna emergere tra le migliaia di etichette degli oltre 4.000 espositori di Vinitaly alla ricerca di nuovi buyer provenienti da tutto il mondo. Il Salone internazionale del vino e dei distillati è in programma quest’anno dal 9 al 12 aprile.

 

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Sciacchetrà, il passito dolce delle Cinque Terre

Il nostro divertente giro d'Italia dei passiti su qbquantobasta questo mese fa tappa in Liguria, in uno degli angoli più belli d'Italia: le Cinque Terre, in provincia di La Spezia. Siamo nella Riviera di Levante, una costa frastagliata, caratterizzata da scogliere a picco, insenature, baie,  piccole spiagge che va da Genova al Golfo della Spezia. Le Cinque Terre sono il tratto più bello e famoso in tutto il mondo di questa costa,  in cui si susseguono, come gemme incastonate nella roccia, i borghi di Monterosso al Mare, Vernazza, Comiglia, Manarola e Riomaggiore. Nel 1997, su istanza della provincia di La Spezia, le Cinque Terre sono state inserite tra i Patrimoni dell'Umanità dall'UNESCO, con la la seguente motivazione: "La riviera ligure orientale delle Cinque Terre è un paesaggio culturale di valore eccezionale che rappresenta l'armoniosa interazione stabilitasi tra l'uomo e la natura per realizzare un paesaggio di qualità eccezionale, che manifesta un modo di vita tradizionale millenario e che continua a giocare un ruolo socioeconomico di primo piano nella vita della società". Un esempio di questa armoniosa interazione è rappresentato dalla trasformazione dei boschi, che da sempre hanno ricoperto quella costa, in "cian", terrazzamenti su cui coltivare nei secoli orti, vigneti ed uliveti.

Lo Sciacchetrà è il vino passito dolce delle Cinque Terre, unico per caratteristiche e timbri, grazie al particolare microclima del territorio, in cui si fondono il mare e la roccia, le carezze del vento ed il calore del sole. Il nome Sciacchetrà sembra derivare da un antico termine con cui si indicavano le bevande fermentate: "shekar". Al di là della sua origine, il termine è attestato solo alla fine dell'Ottocento: sembra che tra i primi ad utilizzarlo sia stato il pittore macchiaiolo Telemaco Signorini nel suo scritto di memorie Riomaggiore: ricordando le tante estati trascorse nel borgo delle Cinque Terre, afferma che «in settembre, dopo la vendemmia, si stendono le migliori uve al sole per ottenere il rinforzato o lo sciaccatras».

Per la produzione dello Sciacchetrà si usano prevalentemente uve di Albarola, Bosco e Vermentino, ottenute da vigne spesso coltivate “alla greca”, basse, in cui per la raccolta dei grappoli si deve stare in ginocchio sotto le pergole: tipica modalità di coltivazione delle zone molto battute dai venti. A queste difficoltà bisogna aggiungere che alcuni dei vigneti sorgono in punti così impervi da essere raggiungibili dai viticoltori solo con il  trenino a cremagliera.
La tecnica del suo appassimento potrebbe essere stata introdotta a Riomaggiore nell'VIII° secolo a.C. da esuli greci.

Veronelli rendeva onore e merito ai vigneron del territorio definendoli "angeli matti" : per capire "matti" basta guardare una foto delle vigne; "angeli" per l'importante opera di salvaguardia del territorio: mantenere i muretti a secco dei terrazzamenti, che modellano e contengono il terreno, è la prima cosa da fare per prevenire le frane.  Nel corso dei secoli molti personaggi illustri hanno parlato dello  Sciacchetrà, spesso in termini entusiastici: si pensi a Boccaccio, Petrarca, Giosuè Carducci, che lo descrisse come l'essenza di tutte le ebbrezze dionisiache, Giovanni Pascoli, Gabriele D'Annunzio e il già citato Telemaco Signorini.

Mauro Giacomo Bertolli è direttore di  www.italiadelvino.com autore della Rubrica “Andar per vini” su food24 in www.ilsole24ore.com
Oltre che su qbquantobasta scrive per Millevigne, Lombardia Verde e altre riviste

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Renata Pizzulin a Moraro i vini col morâr in etichetta


Melaris, Teolis, Paladis, Murellis quattro cru tra la ponca del Collio e le terre rosse del Carso oggi vi conduco in un lembo di terra collocato tra la ponca del Collio e le terre rosse del Carso per conoscere da vicino i “cru” Melaris, Teolis, Paladis e Murellis di proprietà di un'azienda sorta solo da pochi anni, ma che può già annoverare diversi riconoscimenti dalle guide più autorevoli. Siamo in comune di Moraro, nella Doc Isonzo, e vengo accolta proprio da Alberto Pelos, primo cittadino del
piccolo comune ed enologo dell'azienda che porta il nome della moglie, Renata Pizzulin. Renata arriva da lì a poco con il piccolo Tommaso, il secondogenito di pochi mesi.

“Abbiamo impiantato le prime viti nel 2009, mi racconta Alberto, e la prima vendemmia del 2011 è stata commercializzata nel 2013: i nostri vini seguono un affinamento abbastanza lungo e non vengono immessi sul mercato prima di due anni. Attualmente la nostra produzione è di 10.000 bottiglie l'anno e copre alcuni mercati importanti in Italia e in Inghilterra. In regione i nostri vini vengono distribuiti in ristoranti ed enoteche di alto livello. Malvasia, Sauvignon, Chardonnay e Refosco dal peduncolo rosso, queste le quattro varietà prescelte, allevate a cordone speronato e guyot con bassissime rese, sempre per favorire la qualità.”

Degustiamo i vini bianchi dalla vendemmia 2014, annata piovosa e fredda, nella quale decisivi sono stati gli interventi agronomici: si è praticata una defogliazione anche nelle uve aromatiche per favorire l'asciugatura rapida degli acini al termine delle piogge. I vini Renata Pizzulin sono caratterizzati da importante corrispondenza naso-bocca, persistenza aromatica, circolarità ed eleganza; si esprimono meglio in bocca che al naso, rivelando la loro vera personalità. Ve li presentiamo:

MELARIS Malvasia Istriana 2014 13,5% vol. Giallo paglierino, al naso frutta secca, anice, pepe bianco, frutta fresca a polpa bianca. Sorso avvolgente, sapido, che si fa ricordare.


TEOLIS Sauvignon 2014 13,5% vol. Giallo paglierino, al naso buccia di pompelmo, litchi, pesca bianca, acacia, biancospino. Il sorso è circolare e dalla spiccata acidità tipica del vitigno, finale lungo con buona corrispondenza naso-bocca.


PALADIS Chardonnay 2014 13,5%vol. Vino elegantissimo. Giallo paglierino, al naso frutta matura, banana, mela golden, pesca bianca, pepe bianco, bergamotto. Al sorso esprime tutta la sua personalità, finale lungo.


L'unico vino rosso dell'azienda, il Refosco dal peduncolo rosso, riposa un anno in barriques di rovere francese. La vendemmia 2014 non è ancora stata imbottigliata, per cui assaggiamo la 2013, annata calda e siccitosa. Il Refosco è caratterizzato da finale amarognolo e tannino acido che, secondo l'enologo, rendono a taluni difficili gli abbinamenti con il cibo, perciò c'è la volontà di smussare alcuni spigoli del “re nero”, per conferirgli una personalità più elegante.

MURELLIS Refosco p.r. 20123 14,5% vol. Rosso rubino intenso, al naso composta di ciliegia e fragola, prugna essiccata, china, fiori secchi. Il sorso è morbido e avvolgente, il tannino setoso.

La degustazione non finisce qui, Alberto e Renata mi riservano una sorpresa, la vendemmia 2013 della Malvasia MELARIS, 14,5% vol. Giallo dorato, naso molto intenso che regala nocciola tostata, anice, agrumi canditi, note balsamiche, albicocca
disidratata, erbe aromatiche essiccate. Il sorso è circolare, sapido, il finale lunghissimo. Ci sarebbe ancora molto da dire sull'azienda Renata Pizzulin, ma alla fine sono sempre i vini a parlare, e quelli che ho degustato hanno ancora molto da raccontare.

Il prezzo alla bottiglia è di 15,00 euro per i bianchi e 16,00 per il rosso. È in itinere l'affiancamento in etichetta di un altro nome che andrà a sostituire il cognome Pizzulin, sarà un nome facile da ricordare e che allo stesso tempo rappresenti il forte legame con il territorio, così come il gelso, in friulano morâr, logo in etichetta dell'azienda.

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I Volcanic Wines nei Colli Euganei al Castello del Catajo di Battaglia Terme


Volcanic Wines è l'associazione che, dal 2012 raggruppa i territori vitivinicoli italiani caratterizzati da suolo vulcanico. Oggi conta 15 aree del territorio nazionale: Campi Flegrei, Colli Euganei, Etna Frascati, Gambellara, Ischia e Capri, Lessini, Lucania, Mogoro, Orvieto, Pantelleria, Pitigliano e Sovana, Soave, Tuscia, Vesuvio. Alcuni di questi territori sono anche Parco Naturale, spesso Regionale, in alcuni casi Nazionale.  Nei Colli Euganei si sta costituendo un Biodistretto, potendo questa area vantare una superficie coltivata in BIO certificato di molto superiore alla media regionale. E soprattutto è in fase di studio la candidatura a "Biosphere" nello specifico registro mondiale UNESCO.
Su questi progetti si stanno impegnando gli amministratori dei 15 Comuni del Parco Colli Euganei insieme con associazioni, imprenditori, enti di certificazione.

L'evento Vulcanei, creato in collaborazione fra Consorzio Tutela Vini Colli Euganei, Strada del Vino Colli Euganei e Consorzio Terme Euganee, vuole quindi andare ben oltre la kermesse enologica, all'insegna di un dialogo nazionale e internazionale fra territori che hanno in comune un fascino particolare, produzioni agroalimentari eccellenti e naturali, e la necessità/dovere di sviluppare forme di turismo ecosostenibile, in quanto realtà dall’equilibrio più fragile e oneroso.

Vulcanei, il 21 e 22 maggio 2016 porterà i distretti di Volcanic Wines sui Colli Euganei per un appuntamento d'eccezione. A partire dal luogo che ospiterà l’evento: il Castello del Catajo, immenso maniero cinquecentesco che col 2016 ha iniziato una nuova vita. Il complesso poggia su un lato di quel grande anfiteatro adiacente a Battaglia Terme che probabilmente fu la grande caldera del più antico fenomeno vulcanico euganeo. La grande barchessa ospiterà una trentina fra i migliori produttori euganei, mentre l'adiacente antica sala della Pallacorda sarà animata dai produttori degli altri territori vulcanici italiani nonché,
per la prima volta, da ospiti provenienti da due altre aree vulcaniche europee.


TANTI BUONI MOTIVI PER NON MANCARE A VULCANEI:
15 - i distretti vulcanici italiani che presenzieranno alla manifestazione: Soave, Lessini, Gambellara, Colli Euganei, Pitigliano e Sovana, Tuscia, Orvieto, Frascati, Capri, Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio, Vulture, Mogòro, Etna, Pantelleria.
30 - le cantine appartenenti all’area dei Colli Euganei.
2 - gli ospiti d'Oltralpe: il Naturgarten Kaiserstuhl – Germania, e il Parc naturel régional des Volcans d'Auvergne – Francia, con i rispettivi produttori di vino.

LE ATTIVITA’
Per tutta la durata dell’evento il Cortile dei Giganti ospiterà una selezione dei migliori prodotti gastronomici locali, tre presìdi Slow Food, salumi e formaggi Dop e le antiche ciliegie vulcaniche del Monte Gemola.
Un originalissimo coffee corner completerà l’offerta. Laboratori di degustazione guidati da un esperto daranno modo di scoprire l'originalità e la complessità di vini da terre vulcaniche, con le infinite sfumature legate ai diversi suoli. La
mostra/degustazione vedrà la partecipazione personale dei produttori, che porteranno campioni della terra che dà sostanza al loro vino e filmati illustrativi.

Durante le due giornate, sarà possibile visitare le stanze affrescate più antiche e prestigiose del Castello del Catajo, accompagnati da guide che raccontano gli aspetti più curiosi e intriganti della storia del Castello.

PROPOSTE TURISTICHE

Il Castello del Catajo è un punto di partenza ideale per ogni sorta di percorso: sentieri naturalistici, piste ciclabili ed equestri, vie fluviali aspettano i visitatori curiosi ed esigenti che possono fruire dei pacchetti week end.
Sabato 21 maggio sarà proposta una passeggiata nei colli adiacenti al Castello, nonché un tour fluviale lunga la riviera euganea.
L'Associazione Strada del Vino Colli Euganei propone per l’occasione itinerari diversi e personalizzati: dall'enogastronomico al culturale, dal naturalistico al termale.
Tutti i 180 km quadrati del Parco Regionale dei Colli Euganei saranno coinvolti nell'evento con cantine, ristoranti, alberghi, agriturismi, musei, ville storiche, giardini aperti all'accoglienza.

PROGRAMMA
Sabato 21 maggio:
Dalle 15.30 alle 22.30 - Castello del Catajo.
Apertura dei banchi d’assaggio al pubblico.
Degustazioni guidate sui vini vulcanici.
Visite guidate al Castello del Catajo.
La serata sarà animata dalla musica di una band formata da alcuni produttori presenti all'esposizione.
Domenica 22 maggio
Dalle 10.30 alle 19.30 – prosegue per tutta la giornata la manifestazione Vulcanei al Castello del Catajo.
Apertura dei banchi d’assaggio al pubblico.
Degustazioni guidate sui vini vulcanici.
Visite guidate al Castello del Catajo.

TICKET – BIGLIETTI
Il costo del biglietto d’ingresso è di 14,00 euro
Sono compresi nel costo del biglietto:
• calice e bisaccia
• degustazione di tutti i vini
• panificati e acqua
• accesso al Giardino dei Giganti
• accesso alla Sala della Pallacorda (che accoglie i vignaioli italiani e stranieri)
• accesso al portico adiacente la Sala della Pallacorda (che ospita i produttori euganei)
• accesso al Giardino delle Delizie e alla Grande Peschiera


I partecipanti a VULCANEI possono accedere alle visite guidate al piano nobile del Castello del
Catajo, a 4,00 euro (anziché 8,00).

Per Info e prevendite:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Cell. + 39 331 99 24 777
dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00

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Ribolla Gialla extra dry Cantina Rauscedo versione Magnum

 

Da qualche giorno oltre a pensare in Giallo, a Cantina Rauscedo si pensa e si brinda in Grande! E' arrivata la versione Magnum della Ribolla Gialla extra dry. Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, bouquet delicato con ricordi di mela verde e pesca noce, che si confondono con leggere note minerali. In bocca è decisa e strutturato, con sentori agrumati e lunga persistenza aromatica, impreziosito da una fine ed elegante bollicina. Lo spumante di Cantina Rauscedo, ottenuto dalla paziente maestria dei nostri vignaioli ed enologi che hanno saputo proporre una bollicina di assoluta attualità è un vino eccezzionale per gli aperitivi ma così versatile da poter accompagnare qualsaisi occasione in cui si vuole Brindare in Grande.


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350mila bottiglie vendute per Jadèr Cuvée Naonis de La Delizia

Trecentocinquanta mila bottiglie vendute e una richiesta che continua a salire: primo compleanno davvero positivo per lo spumante Jadér Cuvée Naonis della cantina La Delizia, la più grande del Friuli Venezia Giulia. Profumo intenso, sapore fragrante, perlage fine e persistente caratterizzano questo uvaggio che sta diventando sempre più popolare tra le “bollicine”, non solo come aperitivo, ma anche in abbinamento a tutto pasto. A un anno dal sul debutto questo spumante brut ha vinto la medaglia d’argento al prestigioso concorso internazionale Mundus Vini, organizzato dalla casa editrice specializzata in enologia Meininger. Jadér sarà tra le proposte de La Delizia al Vinitaly di Verona dal 10 al 13 aprile, dove la cantina friulana verrà premiata per la sua presenza continua in tutte le 50 edizioni della fiera. Saranno inoltre presentate le novità per la linea Sass Ter: Traminer Aromatico, Sauvignon e Ribolla Gialla.

 “Un esordio davvero promettente quello dello Jadér - ha commentato il presidente della cantina cooperativa casarsese Flavio Bellomo -: lanciato nella primavera del 2015, in 12 mesi è stato molto richiesto non solo nelle altre regioni italiane ma anche all’estero. Con questa Cuvée e altri spumanti come la Ribolla Gialla, stiamo arricchendo la gamma di bollicine attorno al Prosecco Doc, che rimane nettamente il leader di gamma. Inoltre quest’anno al Vinitaly presenteremo delle interessanti novità per la linea di vini fermi Sass Ter, espressione del forte legame con il territorio friulano: amplieremo l’offerta con il Traminer Aromatico, Sauvignon e Ribolla Gialla. Novità che celebrano nel migliore dei modi il nostro 85° anniversario dalla fondazione”.

Alla fiera veronese, la più grande al mondo del settore enologico, La Delizia è una delle pochissime aziende che è stata sempre presente fin dalla prima edizione: solo 42 aziende in tutto possono vantare questo traguardo e riceveranno l’attestato “Cinquanta Vinitaly insieme”.

A Vinitaly il moderno stand de La Delizia sarà al padiglione 6 spazio B8, ma i suoi vini potranno essere degustati anche in altri spazi della kermesse. Al padiglione 6 area C7-E8 la cantina sarà presente con la Ribolla Gialla Naonis nel banco d’assaggio di questo spumante allestito dal Consorzio delle Doc Fvg in collaborazione con l’Ersa. Con il Consorzio Tutela Prosecco DOC sarà con i suoi Prosecco Doc Extra Dry e Doc Brut nello stand consortile (padiglione 4 stand B4); al Ristorante & Lounge nell’area H e al Ristorante d’Autore Primopiano PalaExpo dove il Prosecco DOC sarà abbinato ai piatti realizzati da Chef stellati e somministrato da Sommelier AIS; e infine al fuori salone Vinitaly and The City (8-12 aprile) che porterà le bollicine nel cuore di Verona.


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Cadenza d'inganno al Castello di Rubbia

L’azienda Castello di Rubbia a San Michele del Carso merita decisamente una visita, sia per la particolare ubicazione e struttura del manufatto, sia per l’alta qualità dei vini. La guida con piglio deciso e appassionato Nataša Černic, che ha scelto il vigneto dopo il diploma in pianoforte, ma non ha mai abbandonato l’amore per la musica. E lo rivela non solo nei concerti in cantina, ma anche nell’armonia naturale che riserva al suo lavoro. Solo un’esperta di musica poteva scegliere un nome così coinvolgente per uno dei suoi vini. Cadenza d’inganno. “La Cadenza d’Inganno esiste in natura e dunque incontra l’arte. In musica è una formula armonico melodica data dalla successione di due accordi, V sul VI grado, che dona alla frase musicale una sensazione effimera, di sorpresa, di non conclusione... E per questo permette di vagare con l’immaginazione verso l’infinito. In questo vino è accaduto proprio questo.

È un vino che non può essere definito se non dalla fantasia di chi ha la curiosità di rincorrerlo. Una Malvasia in purezza per un passito amabile, in una bottiglia di misura normale. Anzi anche in magnum. Perché è soprattutto un vino da fine pasto ideale con i formaggi e da bere in compagnia, in un’atmosfera conviviale”.
Finalmente qualcuno che parla di vino e musica con competenza, non solo abbinando una qualsiasi canzone a un vino perché è un trend modaiolo.
Vediamo più da vicino questa Cadenza d’inganno.

“2011, annata molto calda. L’appassimento dei grappoli è avvenuto sulla pianta. La vendemmia è stata effettuata a ottobre, con una resa del 30%. La macerazione è durata più di un mese. Poiché la fermentazione naturale proseguiva a temperatura -2°C (è durata circa 80 giorni), si è scelto di abbandonare l’idea del passito dolce, lasciando al vino di scegliere la propria
natura, proprio come facciamo per tutti gli altri vini” ci spiega Nataša. Alla fine il vino è nato con sentori dolci al naso, tipici di un passito, ma in bocca è amabile, dando così un’idea piuttosto ingannevole del classico passito dolce. Il numero di bottiglie è limitato, solo 700 numerate a mano. Un vino prezioso come un gioiello raro.

Castello di Rubbia - Grad Rubije
San Michele del Carso 40/54 (GO)
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www.castellodirubbia.it

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Tutti i Nebbioli e i Sangiovese in degustazione

21 marzo 2016 al ristorante Montecarlo di Trieste l'Associazione Cuochi Trieste in collaborazione con qbquantobasta propone un'intera giornata di degustazione di 99 etichette di Nebbioli e Sangiovesi. Per approfondire leggi Sangiovese e Nebbiolo protagonisti al ristorante Montecarlo

Di seguito l'elenco delle cantine e delle etichette in degustazione:

l ALBINO ROCCA (Piemonte)
Nebbiolo d’Alba 2014, Barbaresco 2013, Barbaresco Montersino 2013
2 AZIENDA AGRICOLA MONTEROTONDO (Toscana)
Chianti Classico Vaggiolata 2012, Chianti Classico Vaggiolata 2013,
Chianti Classico Riserva Seretina 2001
3 AZELIA (Piemonte)
Nebbiolo 2014, Barolo 2012, Barolo Margheria 2012
Barolo Bricco Fiasco 2005
4 BARONE RICASOLI (Toscana)
Broli o Chianti Classico 2013, Broli o Bettino Chianti Classico 2013
Castello di Broli o Gran Selezione 2012
5 BIBBIANO (Toscana)
Chianti Classico Bibbiano 2013, Chianti Classico Riserva Montomello 2012
Chianti Classico Gran Selezione Vigna del Capannina 2011
6 BREZZA (Piemonte)
Nebbiolo 2014, Nebbiolo D’Alba Santa Rosalia 2013, Barolo 2012
Barolo Castellero 2011, Barolo Sarmassa 2012, Barolo Cannubi 2011
7 CASA SOLA (Toscana)
Casa Sola Chianti Classico 2013,
Casa Sola Chianti Classico Riserva 2011
8 CASTELLO DI RADDA (Toscana)
Chianti Classico Castello di Radda 2013, Chianti Classico Riserva Castello di Radda 2012
9 CASTELLINUZZA E PIUCA (Toscana)
Castellinuzza e Piuca Chianti Classico 2013, Castellinuzza e Piuca I G T 2014
Castellinuzza e Piuca Chianti Classico Riserva 2012
l O CELLI (Emilia Romagna)
Le Grillaie Sangiovese Superiore 2014,
Bron & Ruseval Bertinoro Sangiovese Riserva 2012
11 COL D’ORCIA (Toscana)
Brunello di Montalcino 1998, Brunello di Montalcino 2011, Rosso di Montalcino 2013 Biologico
12 CONSORZIO TUTELA NEBBIOLI ALTO PIEMONTE (Piemonte)
Gattinara DOCG, Ghemme DOCG, Colline Novaresi DOC, Coste della Sesia DOC, Boca DOC
Fara DOC, Sizzano DOC, Valli Ossolane DOC, Bramaterra DOC, Lessona DOC
13 CONTERNO FANTINO (Piemonte)
Langhe Nebbiolo “ Ginestrino” 2014, Barolo Sorì Ginestra 2012, Barolo Vigna del Gris 2012
Barolo Sori Ginestra 2007
14 DREI DONA’- TENUTA LA PALAZZA (Emilia Romagna)
Notturno 2013, Riserva Palazza 2012, Pruno 2012
15 ELIO AL T ARE (Piemonte)
Langhe Giarborina 2012, Barolo 2006, Barolo Arborina 2001, Barolo Cerretta 2009
16 FATTORIA DI MAGLIANO (Toscana)
Sinarra 2013, Heba 2014, Ilario rosato biologico 2015
17 FATTORIA ZERBINA (EmiliaRomagna)
Ceregio 2014, Torre di Ceparano 2011, Pietramora 2012
18 FATTORIA POGGIARELLO (Toscana)
Chianti Classico 2013, Corallo 2015
19 FATTORIA SAN GIUSTO A RENTENNANO (Toscana)
Chianti Classico 2014, 2013, Chianti Classico Riserva Le Baroncole 2013, Percarlo 2012
20 MASTROJANNI (Toscana)
Rosso di Montalcino 2014, Brunello di Montalcino 2011
21 OBERTO (Piemonte)
Nebbiolo 2014, Barolo 2011, Barolo Rocche dell’Annunziata 2011
22 PIRA (Piemonte)
Nebbiolo 2014, Barolo Serralunga 2012
23 PODERI COLLA (Piemonte)
Nebbiolo d’Alba 2013, Barbaresco Roncaglie 2012, Barolo Bussia 2011
25 PODERI LUIGI EINAUDI (Piemonte)
Nebbiolo 2014, Barolo Costa Grimaldi 2012, Barolo Cannubi 2012
26 ROCCA DELLE MACIE (Toscana)
Chianti Classico Famiglia Zingarelli 2014, Chianti Classico Sant’Alfonso 2013
Chianti Classico Riserva Famiglia Zingarelli 2012, Chianti Classico Gran Selezione Fizzano 2012
27 SELV APIANA (Toscana)
Chianti Rufina 2014, Chianti Rufina Riserva Vigneto Bucerchiale 2012, 2011, 2007
Chianti Rufina Riserva 1983
28 TENUTE STEFANO FARINA (Piemonte e Toscana)
CASCINA LA TRA VERSA Barolo Stefano Farina 2011
TENUTA S. QUIRICO Barbaresco Stefano Farina 2011, Langhe Rosso Le Brume 2011
FATTORIA LE BOCCE Chianti Classico Le Bocce Riserva 2011,
Rosso Toscano IGT Il Paladino 2011
FATTORIA DI ALBERETO Chianti DOCG La Ginestra 2014
29 VILLA CALCINAIA (Toscana)
Villa Calcinaia Chianti Classico 2012 DOCG
Villa Calcinaia Chianti Classico Riserva 2013 DOCG
30 VINO E DESIGN
CASTELL’IN VILLA (Toscana) -Chianti Classico 2011, Chianti Classico Riserva 2009

Durante la degustazione i cuochi  dell'Associazione Cuochi Trieste prepareranno assaggi di pietanze delle regioni dei vini in degustazione.

Dalle 11 alle 20. Ristorante Montecarlo, via San Marco 10, Trieste. A 100 metri ampio parcheggio pubblico.

Costo dell'ingresso che dà diritto a degustare TUTTI i vini presenti: 15,00 euro

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Michelangelo, Metodo Classico I Magredi NEW!

Michelangelo è il nuovo Metodo Classico della cantina I Magredi. Nasce da uve di Pinot bianco e Chardonnay in percentuali che variano in base alla qualità delle uve. La prima fermentazione dello Chardonnay e di una parte di Pinot bianco avviene in acciaio, la rimanente quota di Pinot bianco fermenta in legno. Entrambe le tipologie si affinano per alcuni
mesi sui propri lieviti; alla fine dell'inverno si procede all'assemblaggio. A seguire l'avvio della seconda, fondamentale, fermentazione: quella in bottiglia.

La successiva sosta del vino a contatto coi lieviti prevede una durata minima di 36 mesi. La sboccatura e una piccola aggiunta di liquer d'expedition chiudono il ciclo di produzione. Dopo una sosta di alcuni mesi in cantina, Michelangelo metodo classico è pronto per essere degustato.

Il Michelangelo Brut è ottenuto col Metodo Classico, ossia con la presa di spuma in bottiglia. Le uve utilizzate sono il Pinot bianco e lo Chardonnay in percentuali che variano in base alla qualità delle uve. La prima fermentazione dello Chardonnay e di una parte di Pinot bianco avviene in acciaio mentre la rimanente quota di Pinot bianco fermenta in legno. Entrambe le tipologie si affinano per alcuni mesi sui propri lieviti mentre è alla fine dell’inverno che si procede all’assemblaggio. A seguire l’avvio della seconda, fondamentale, fermentazione: quella in bottiglia. La successiva sosta del vino a contatto coi lieviti prevede una durata minima di 36 mesi. La sboccatura e una piccola aggiunta di liquer d’expedition chiudono il ciclo di produzione e le bottiglie, dopo una sosta di alcuni mesi in cantina, sono pronte per essere degustate. Grado alcoolico 12,50%.

L’aspetto visivo si caratterizza per un colore giallo paglierino di media intensità e un perlage persistente. All’olfatto risultano ben pronunciate le note del lievito con ricordi di crosta di pane e delicate sensazioni di frutta secca e frutta esotica. Al gusto è fresco, equilibrato, armonico e ben strutturato. Ha una capacità di invecchiamento di 5-6 anni.


ABBINAMENTI: Vino da aperitivo, antipasti di pesce, primi piatti delicati e poco aromatici. Eccellente lontano dai pasti. Non utilizzarlo mai a fine pasto, con o senza dolci.

CONSIGLI PER LA CONSERVAZIONE E IL SERVIZIO
Conservate sempre le bottiglie coricate, in luogo fresco e al buio mettendole in frigo solo per il tempo necessario a portarle a temperatura. Per servirlo nel modo più corretto inclinate la bottiglia di 45° e togliete il tappo lentamente, facendo saltare dolcemente il gas senza fare il “botto”. Versate nel calice tenendo in mano lo stesso e inclinandolo verso la bottiglia.

ACCOSTAMENTI GASTRONOMICI
Il Michelangelo Brut è il classico vino da aperitivo, da antipasti di pesce, da primi piatti delicati e poco aromatici. Eccellente lontano dai pasti.

Temperatura di servizio 7°-9°.

Cantina I Magredi
Via del Sole, 15
33090 Domanins (PN)
Tel. +39 0427.94720
www.imagredi.com
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Braide Alte: tutte le annate, la verticale

Livon, 50 anni di storia nel calice nell'articolo al link vi abbiamo raccontato in sintesi la storia di un successo aziendale e di una famiglia. Qui la degustazione di una verticale davvero importante. Vigneto: Braide Alte situato in località Ruttars nel Comune di Dolegna del Collio. Tipo di terreno: marne e argilla. Vitigni: chardonnay, sauvignon, picolit, moscato giallo
Ceppi per ettaro: 8000. Forma di allevamento: guyot, cordone speronato. Si producono circa 12.500 bottiglie anno

Vendemmia effettuata interamente a mano in cassette, con macerazione a freddo, in pressa orizzontale, della durata di 8 ore e successiva pulitura del mosto per decantazione. La fermentazione avviene in barriques nuove di Allier a una temperatura controllata di 14 - 16°C. Terminata la fermentazione, il prodotto così ottenuto non è travasato e rimane quindi a maturare negli stessi contenitori per circa 8 mesi. È mantenuto a una temperatura costante. Concluso tale periodo si effettua l'assemblaggio definitivo e si procede all'imbottigliamento. Segue una ulteriore lunga pausa di affinamento in bottiglia prima della commercializzazione.

BRAIDE ALTE 1996 – Gr. 13% - Punteggio: 96/100
Prima annata. Sono state prodotte solo 5.200 bottiglie.
Andamento climatico: annata fredda e piovosa. Ha mantenuto uno splendido colore giallo paglierino ed effonde deliziose note floreali di bouganville seguite da suggestioni di salsedine, agrumi, ananas, miele, pietra focaia e gesso. Il sorso è sorprendente, straordinariamente fresco e con spiccata mineralità, in perfetto equilibrio con la morbidezza. Triglie al forno con sale di Pirano.

BRAIDE ALTE 1997 - Gr. 14% - Punteggio: 88 /100
Andamento climatico: annata calda con vendemmia in agosto. La produzione è salita a 10.000 bottiglie.
Ha il colore dell’oro rosso con sfumature ambrate e al naso è coerente con le note conseguenti l’annata calda. Profuma di zagara, fiori d’acacia, banana matura e pesche sciroppate. L’evoluzione percepita in bocca consiglia il consumo a fine pasto, con lento sorseggiare, come vino da meditazione. Prosciutto fumè di Sauris.

BRAIDE ALTE 1998 - Gr. 13,5% - Punteggio: 86/100
Andamento climatico: annata mite e costante.                        
Il colore ricorda l’ambra e come l’ambra è molto luminoso. Incuriosisce l’olfatto con un sottile sentore di idrocarburo, poi sprigiona note calde di dattero, miele di castagno, biscotto, nocciola, cannella e pane integrale. In bocca è largo, avvolgente e ricco di sapore, impegnativo come vino da pasto. Un buon sigaro per chi fuma, cioccolato nero per gli altri.
                         
BRAIDE ALTE 1999 - Gr. 14% -  Punteggio: 88/100
Andamento climatico: annata straordinariamente perfetta in ogni fase stagionale.                         
Riflessi ambrati impreziosiscono il già bel colore giallo dorato. Un pot-pourri di sensazioni invadono il naso con piacevoli ricordi di camomilla, fragolina selvatica, nocciole tostate, sottobosco, muschio, eucalipto, tabacco biondo e caramello. In bocca è perfettamente simmetrico e regala un gran finale. Torcione di foje gras.


BRAIDE ALTE 2000 - Gr. 14% - Punteggio: 97/100  
Andamento climatico: annata bella, ben soleggiata.
Stupendo! Massima espressione del territorio. Fantastico il colore giallo cedro con riflessi topazio e meraviglioso il profumo che ricorda gelsomino, mughetto, citronella, scorza di agrumi, frutta candita, vaniglia e crema chantilly. Il sorso è fragrante, ricco, avvolgente, quasi da masticare. Infinita la persistenza. Costicine di agnello caramellate.


BRAIDE ALTE 2001 - Gr. 14% - Punteggio: 92/100  
Andamento climatico: annata buona.
Bagliori dorati attraversano un giallo paglierino compatto. Delizia l’olfatto con le variegate sensazioni odorose offerte dalle fienagioni dei prati di montagna, ricchi di erbe spontanee e fiori. Ricorda poi il tè verde, il miele d’acacia e la mentuccia. Si stende morbido sul palato, con una struttura imponente. Astice alla griglia.


BRAIDE ALTE 2002 - Gr. 14% - Punteggio: 90/100  
Andamento climatico: annata difficile, piovosa.
Si presenta con un bell’abito giallo dorato ed effonde fresche note di limone e di tè inglese. Ricorda poi le gelatine di frutta, l’emolo, la pesca gialla e l’albicocca disidratata. Note d’idrocarburo lo associano ai magici sentori dei vini d’otralpe ma poi al palato conferma la peculiarità dei vini nostrani. Ostriche crude.
 

BRAIDE ALTE 2003 - Gr. 14% - Punteggio: 93/100  
Andamento climatico: annata calda.
Eleganti sfumature oro antico introducono alle emozioni dell’olfatto. Sembra di assistere alla trebbiatura del frumento, dove grano e paglia sprigionano suggestioni di calura estiva. Seguono sentori agrumati di clementine, fruttati di pesca matura e prugne secche. Sorso decisamente morbido ed avvolgente. Anatra all’arancia.


BRAIDE ALTE 2004 - Gr. 14% - Punteggio: 95/100  
Andamento climatico: annata perfetta.
Ottimo l’aspetto, giallo paglierino compatto e splendente, ma ottimo soprattutto il profumo ove spicca il sentore di fiori bianchi e gialli con qualche folata minerale di gesso. Scorza di limone, miele e sbuffi di idrocarburi completano l’olfatto. In bocca è elettrico, fresco, fragrante e ancora promettente. Coniglio in casseruola con caponata di peperoni.


BRAIDE ALTE 2006 - Gr. 14% - Punteggio: 90/100  
Andamento climatico: annata prevalentemente calda.                     
La tonalità del giallo paglierino tende al dorato e gode di ottima luminosità e brillantezza. Ai classici profumi fruttati e floreali si aggiungono dolci note di miele di agrumi. Conquista poi l’olfatto con sentori di caramella d’orzo, pece e iodio. L’imponente struttura non grava sulla scorrevolezza del sorso. Capesante gratinate allo zafferano.
 

BRAIDE ALTE 2007 - Gr. 14% - Punteggio: 94/100  
Andamento climatico: annata dal trend normale.
Giallo paglierino di bella lucentezza con riverberi verdolini. L’analisi dei profumi inizia con una nota fumè che avvolge sentori di agrumi, erbe aromatiche e vaniglia. Poi si sprigionano fresche folate di menta, pino mugo e scorza di limone. In bocca è molto equilibrato, ricco si sapore e morbidezza. Crudità di pesce.
 

BRAIDE ALTE 2008 - Gr. 14% - Punteggio: 92/100  
Andamento climatico: annata molto calda.                     
Sfumature dorate impreziosiscono il già bel colore giallo paglierino. La complessità dei profumi spazia dalla cera d’api al sambuco, dalla fienagione estiva agli agrumi canditi, dal fico bianco alla salvia. Il tutto avvolto da un velo salmastro e balsamico. La morbidezza del sorso avvolge e appaga il palato. Fonduta di Castelmagno.

                         
BRAIDE ALTE 2009 - Gr. 14% - Punteggio: 92/100  
Andamento climatico: annata buona.                
Bella tonalità di giallo paglierino con riflessi luminosi che invitano all’assaggio. Il profumo è imponente ed elegante. Alla prima olfazione emergono sentori freschi e fragranti di agrumi subito seguiti dalle note aromatiche del timo e del rosmarino. In bocca è morbido e saporito ma è ancora molto giovane. Scorfano al forno con olive e capperi.


Braide Alte 2010 - Gr. 14% - Punteggio: 94/100  
Andamento climatico: annata calda.                
Classico colore giallo paglierino con riflessi di gioventù. Al naso prevalgono sentori fruttati di emolo e pesca bianca. Le marcate note aromatiche, accompagnate da sentori di crema e croccante, lo rendono molto internazionale. Gode di un’acidità elettrica ma è equilibrato, raffinato ed elegante. Bisato in speo (anguilla allo spiedo).


BRAIDE ALTE 2011 - Gr. 14% - Punteggio: 96/100  
Andamento climatico: annata buona.                
Bellissimo colore giallo paglierino, vivace e lucente. Splendido profumo dalla fusione armonica che lo rende quasi indecifrabile tanto è fitto. Scopriamo la delicatezza floreale del gelsomino che si aggiunge a sentori tropicali di mango, passion fruit e un ricco ventaglio di essenze. É cremoso, avvolgente, rotondo e morbido. Risotto con ragù di cortile.


BRAIDE ALTE 2012 - Gr. 14% - Punteggio: 92/100  
Andamento climatico: annata perfetta. Giallo paglierino chiaro e luminosissimo. All’olfatto prevalgono le note floreali di glicine e narciso ma non mancano gli agrumi, la mentuccia e una moltitudine di erbe aromatiche sia fresche che essiccate. La freschezza, la mineralità e soprattutto la sensazione floreale si ripercuote anche nel finale di bocca. Flan di asparagi e uova.               



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