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stappo alla regolastappo alla regola

 

Stappo alla regola è una rubrica di q.b. ideata per offrire suggerimenti e idee per abbinamenti ben riusciti. L'abbinamento in fondo non è altro che un gioco enogastronomico: ci sono delle regole da seguire, ma è piacevole anche lasciare spazio alla fantasia. 

 Scriveteci che cosa ne pensate, suggeriteci nuovi vini o piatti speciali. Food pairing e wine pairing, per dirla all'inglese, saranno così esperienze da condividere. 

Friulano e baccalà mantecato

Per il mese di dicembre ho pensato a un abbinamento semplice, tradizionale e a mio avviso riuscito, un abbinamento che magari potreste portare sulle vostre tavole durante le festività natalizie. Ho unito una pietanza veneta ormai diventata tipicamente triestina, il baccalà mantecato, a due elementi friulani: la polenta e un calice (tajùt) di Friulano (ex Tocai).
VINO: FRIULANO 2017 LIVON – SAN GIOVANNI AL NATISONE - COLLIO
Paglierino luminoso. L’intreccio olfattivo regala folate di pesca gialla, vaniglia, frutta secca, erbe aromatiche e un gradevole profumo delicato di rosa bianca. L’ingresso è avvolgente, si sviluppa caratterizzato da freschezza e sapidità, chiude con ricordi di mandorla amara e una lunga scia salina. Il vigneto di uve Friulano è situato nel Comune di Dolegna del Collio, i terreni sono composti prevalentemente di marna e argilla. La vendemmia è effettuata a mano, fermenta e matura in acciaio; segue un periodo di affinamento in bottiglia.
Vino caratterizzato da un ottimo equilibrio tra durezze e morbidezze. Adatto a un vasto ventaglio di pietanze sia a base di pesce che di carne; inoltre, il grado alcolico contenuto (pari a 12,5%) lo rende particolarmente adatto a degli antipasti come capesante gratinate, uova ripiene, involtini di pasta sfoglia con verdure.


ABBINAMENTO
Il baccalà mantecato è un tipico spuntino da buffet triestino, ma lo si trova anche nel bancone gastronomico dei supermercati. Perfetto se consumato per un “rebechin” - lo spuntino a Trieste lo chiamiamo così - o all’ora dell’aperitivo spalmato su fettine di pane calde, magari accompagnato da un buon calice di vino bianco. Esistono tante versioni del baccalà mantecato - con o senza: aglio, latte, patate, prezzemolo. Io preferisco quello tradizionale solo con aglio e prezzemolo tritato.
Solitamente il baccalà viene servito sul pane, ma si accompagna molto bene anche alla polenta, fettine non troppo sottili, magari ripassate in padella con un po’ di olio extravergine di oliva per renderle croccanti. Potete guarnire le tartine con olive taggiasche e alici sott’olio e – sfizio da chef - servirle su una crema di piselli. Il risultato non vi deluderà.

Friulano di Livon e baccalà mantecatoFriulano di Livon e baccalà mantecato

Il Friulano di Livon si sposa molto bene con questo antipasto saporito, caratterizzato da un contrasto di tendenza dolce, sapidità e aromaticità. Il vino infatti pulisce bene il palato dalla grassezza apportata dal baccalà e contemporaneamente, in virtù della morbidezza, riesce a smorzare la sapidità dell’acciuga e la leggera piccantezza dell’oliva taggiasca.


Colgo l’occasione per augurare buone feste a tutti i lettori di q.b. e se gradite provare questo abbinamento sulle vostre tavole natalizie inviateci le vostre foto! Ci farebbe molto piacere. La direzione di qb mette  a disposizione in regalo per i suoi lettori due bottiglie di Livon

- una per la foto più bella (a giudizio insindacabile della redazione) che sarà poi pubblicata (inviate a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

- una per il commento più simpatico a commento di questo post. Per commentare basta essere registrati al sito. 

 

 

 

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È aromatico l'abbinamento di novembre di Stappo alla regola

Vi propongo un wine pairing tutto aromatico: un tipico piatto altoatesino accompagnato da un elegante Moscato alsaziano.

VINO: MUSCAT 2016 GINGLINGER – FIX (ALSAZIA – FRANCIA)  VITIGNO: MOSCATO. Vino secco aromatico da uve Muscat Ottonel, prodotto in Alsazia, nel comune di Voeglintshoffe, area particolarmente adatta a questo vitigno per clima continentale e terreni calcareo-marnosi. Paglierino lucente e vivace. Profilo olfattivo improntato su intensità e ricchezza di profumi di gradevole finezza. Inizialmente propone note floreali di rosa, pesca succosa, agrumi e uva fresca; rinfrescate da sentori di mughetto ed erbe aromatiche. Segue una nota dolce che ricorda la pasta di mandorle e la piccola pasticceria. In bocca è avvolgente e misurato, equilibrato dal rigore della freschezza e da un’ intrigante mineralità. Finale agrumato, composto, ma persistente.
La parola d’ordine di questo vino è aromaticità. Adatto a piatti molto profumati, affumicati e speziati, ma si accompagna anche a carni bianche, primi piatti con erbe aromatiche, caprini e formaggi freschi.


ABBINAMENTO

Ho scelto i Knödel o canederli, piatto tipico della cucina tirolese; l’ingrediente principale è il pane raffermo. E' una ricetta che permette di lasciare libero sfogo alla fantasia. Io ho un debole per i canederli ai finferli, ma anche quelli classici al formaggio e speck sono deliziosi, sia serviti in brodo che con diversi sughi.

Non divaghiamo e torniamo al nostro abbinamento: un piatto di canederli ai finferli conditi con funghi porcini e listarelle di speck croccante. Per accompagnare un piatto così ricco (e appagante) serve un vino intenso, ben bilanciato per non andare in contrasto con i funghi (che non vanno per niente d’accordo con un’acidità troppo spiccata e tantomeno con i tannini tipici dei vini rossi). Per un piatto ricco di aromaticità con un pizzico di affumicatura, il Moscat Ottonel è un ottimo alleato, perché dotato di grande equilibrio; inoltre ha la persistenza necessaria per accompagnare e sorreggere l’abbinamento senza esserne sopraffatto, riuscendo, anzi a supportare l'elevata aromaticità dei canederli. Il sorso del vino conclude con note fresche e delicate di uva croccante che lasciano il palato pulito e pronto per un altro boccone.

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ABBINARE I VINI MACERATI? SI PUÒ!

Malvasia macerata ZaroMalvasia macerata ZaroWinepairing dai colori decisamente autunnali. Lo ammetto, certi abbinamenti nascono per caso: quando ho stappato la bottiglia di Malvasia macerata dell’azienda Zaro non avevo ancora chiaro che pietanza avrei preparato, ma l’intrigante nota fumé mi ha ispirata: sfiziose farfalle integrali condite con salmone affumicato e porro caramellato.

VINO 

MALVASIA PIVOL 2016 IZOLA (ISTRIA – SLOVENIA) VITIGNO: MALVASIA 

Giallo dorato dai riflessi ambrati. Svela variegati profumi di frutta a pasta gialla, leggeri sentori di macchia mediterranea e di frutta secca. Completano il quadro delicate note di pasticceria e cenni fumé. Si offre calibrato e avvolgente al palato con buona persistenza e netta corrispondenza. L’impronta fresca del sorso si sviluppa con toni minerali e finale dalla vena sapida. Otto giorni di macerazione sulle bucce e dodici mesi di affinamento in botti grandi di rovere di Slavonia.

abbinamento di Stappo alla regolaabbinamento di Stappo alla regola

ABBINAMENTO

Un primo piatto facile, dal gusto ricco e veloce da preparare. La pasta con salmone e porro è una ricetta dai sapori aromatici e dalle tinte pastello, che si accompagna molto bene a vini bianchi di media struttura e leggermente aromatici e (sorpresa!) sta a pennello anche con un vino orange. Le farfalle integrali, il salmone e il porro sono tutti e tre alimenti con una spiccata tendenza dolce, quindi la Malvasia Pivol, grazie alla sostenuta freschezza, riesce a bilanciare egregiamente il piatto. Il vino è in armonia con la pietanza e ne esalta le caratteristiche con anche un valore aggiunto: la rispettiva nota fumé che ritroviamo piacevolmente in entrambi i protagonisti dell’abbinamento.

Malvasia macerato e farfalle al salmone e porroMalvasia macerato e farfalle al salmone e porro

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Abbinamento da Oltreoceano per lo Stappo di ottobre

Rosso rubino impenetrabile. Precisa definizione olfattiva che si apre con note di frutta matura, mora e prugna, anche in confettura, poi eucalipto, caffè, fava di cacao e pepe. Avvolge il palato in un caldo e morbido abbraccio. Mostra tannini piacevolmente ruvidi e potenza aromatica fruttata, cui segue una chiusura balsamica. Il CABERNET SAUVIGNON GRAN RESERVA 2012
SUR DE LOS ANDES (MENDOZA – ARGENTINA) è un vino dai sapori intensi che sa bene accompagnare preparazioni saporite a base di carne, come brasati e grigliate miste; risulta ottimo servito con seconde portate della cucina di terra come salsicce e fagioli (non troppo piccanti).


food&wine pairingfood&wine pairing

ABBINAMENTO
Quello che vi propongo questo mese è un abbinamento d’Oltreoceano. Ho trascorso una settimana nella straordinaria New York City e la tappa in una classica Steakhouse era d’obbligo.
La Steakhouse è un ristorante specializzato in bistecche e carne alla brace, molto spesso offre un’atmosfera vivace, ma allo stesso tempo intima grazie alle luci soffuse, i mattoni a vista e le vecchie fotografie appese alle pareti.

T boneT bone

Cosa si potrà mai ordinare nel paradiso dei carnivori?
Il piatto forte è la Porterhouse: la bistecca preferita dagli Americani, sicuramente il taglio più spesso che si può trovare, composta dal filetto e dal controfiletto divisi dal tipico osso a forma di T. Per intenderci la Porterhouse è simile a una “bistecca alla fiorentina” (T-Bone in Americano), ma la dimensione del filetto è molto più grande. Un piatto tanto semplice quanto saporito. La carne viene cotta sulla brace e condita solamente con sale grosso, Accompagnamento perfetto un vino corposo, avvolgente e leggermente aromatico, che al palato riesca a bilanciare la lieve succulenza della carne appena scottata.  Il Cabernet Sauvignon argentino è un’ottima scelta: la nota alcolica ben pronunciata ammorbidisce la leggera tendenza amarognola della brace e il retrogusto balsamico e piacevolmente tannico del vino lasciano il palato pulito e asciutto. 

 

 

 

 

 

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Valmasia - Una Malvasia de La Tunella

Per lo Stappo alla regola di settembre vi propongo un abbinamento con Valmasia 2918 La Tunella (FRIULI COLLI ORIENTALI – PREMARIACCO). Una Malvasia giallo paglierino tenue con eleganti riflessi verdolini. Quadro odoroso solare, che gioca su toni di frutta gialla, fioriture estive, lemongrass, mentuccia e pompelmo, ai quali fanno seguito sensazioni di erbe aromatiche e sbuffi marini. Al palato sorprende l’ingresso avvolgente e bilanciato con continui richiami al naso, fino all’epilogo piacevolmente salino e al tempo stesso agrumato.

Leggermente aromatico, il Valmasia de La Tunella è ideale per accompagnare primi piatti di mare, si esalta con tagliolini ai crostacei o ravioli di cernia, ottimo anche con filetti di orata al cartoccio. Da provare anche con primi piatti vegetariani, zuppe e vellutate.

ABBINAMENTO

Ortaggi e legumi permettono di creare piatti semplici e saporiti dove protagonista indiscussa è la tendenza dolce, spesso accompagnata da una delicata aromaticità.

Per l’occasione propongo la zuppa di ceci al profumo di rosmarino; consiglio di servirla tiepida e rigorosamente accompagnata da crostini croccanti saltati in padella con olio, aglio e erbe aromatiche.

Il vino è complice perfetto della pietanza: riesce a valorizzarla e bilanciarla, esaltando i profumi aromatici del rosmarino. La freschezza agrumata del vino si equilibra molto bene con la tendenza dolce del piatto e l’impronta finale, leggermente sapida, lascia pulito il palato. Abbinamento molto piacevole poiché vengono messe in risalto le relative, seppur delicate, aromaticità.

 

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Riesling viennese abbinato con...

Riesling in degustazione

Sono stata invitata a una degustazione da Divino in vino, piccola enoteca di Trieste, dove, talvolta Diego – il titolare – organizza, in collaborazione con Enoteca Adriatica, degustazioni di vino accompagnate da stuzzichini pensati per l’occasione. Quattro erano gli abbinamenti proposti con quattro Riesling, uno dei miei vini preferiti. Vi racconto quello che secondo me è stato un abbinamento azzeccato, quasi perfetto. 

riesling involtiriesling involti

RIESLING VIENNESE CON INVOLTINI
Vino: Riesling Nussberg . Annata: 2016 . Azienda: Mayer am Pfarrplatz. Abbinamento: Involtini di susine secche e pancetta

La Mayer am Pfarrplatz è un’antichissima cantina che risale al lontano 1683 (per un periodo, nel 1817, ospitò anche Ludwig van Beethoven!) ed è situata sulle colline di Nussberg, a nord di Vienna. La presenza urbana implica temperature più elevate, ben mitigate dall’azione del bosco e del Danubio. Il Riesling che si ottiene è molto avvolgente, strutturato e complesso. Ventaglio olfattivo ampio: frutta matura a pasta gialla, biscotto al burro, resina, zafferano e mineralità marina. Conferma il tutto anche al palato, si esprime son un sorso verticale, con una freschezza quasi tagliente e una lunga scia sapida nel finale.

L’involtino è saporito, composto dalla tendenza dolce della susina e da una leggera affumicatura della pancetta;  il vino non svanisce, ma anzi esalta i sapori del piatto. A mio parere l’accoppiata migliore della serata!

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Wine pairing MERLOT 2017 VIE D’ALT

wine pairing vie d'alt merlot 2017 wine pairing vie d'alt merlot 2017

Rosso rubino di intensa carica cromatica. Intrigante al naso con cenni di piccola frutta rossa quali fragole e ciliegie. A seguire sfumature speziate di pepe verde e noce moscata accompagnate da una lieve nota balsamica. All’assaggio si rivela vellutato, valorizzato dalla sinergia tra freschezza e sapidità; tannino vivo, ma ben integrato. In chiusura riprende le piacevoli note speziate. Presenta una quantità d’alcol non invadente (12,5%) che lo rende un vino di ottima bevibilità anche durante il caldo estivo. Fermentazione e affinamento in acciaio inox.
Consiglio: in estate, con le alte temperature, potete servirlo a 8-10°C, un paio di gradi in meno rispetto alla temperatura di servizio dei vini rossi delicati e poco tannici che è 12-14°C. stappoallaregola agosto astappoallaregola agosto a

Wine pairing

Il Merlot di Vie d’Alt, grazie alla trama tannica ben integrata e non troppo aggressiva, si può abbinare sia a carni rosse che bianche, ma anche a formaggi di media stagionatura o, ancora,
a zuppe di legumi e lenticchie.
Abbinamento. Ho scelto un abbinamento estivo e, allo stesso tempo, gustoso: tartara di cavallo su crostini caldi al sesamo (con l’aggiunta di carote in julienne e pinoli). Premessa: la carne di cavallo, rispetto a quella del manzo è più saporita, quindi si può provare ad abbinarla a vini rossi un po’ più strutturati. Nella tartara che ho preparato erano evidenti le note sapide e piccanti rispettivamente dei capperi e della senape, sapori intensi, ma che si bilanciavano con la tendenza dolce apportata da pane, burro, carote e pinoli. Le caratteristiche del vino in questo caso sono determinanti: leggero grado alcolico, vivace freschezza e tannini sottili, riescono a equilibrare la tendenza dolce del crostino e l’aromaticità della carne. Chiusura piacevole poiché vengono messe in risalto le note speziate del vino. Stappo alla regolaStappo alla regola

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Stappo alla regola per semplici abbinamenti

ribolla feudi abbinamentoribolla feudi abbinamento

Cominciamo una nuova rubrica semplice ma, crediamo, interessante.  Diamo il via a una nuova esperienza qbista, golosa e divertente, con la speranza di coinvolgere i lettori in questo gioco: il connubio di due deliziosi piaceri della vita.  “Stappo alla regola” è la nuova rubrica di q.b. ideata per i nostri lettori buongustai con lo scopo di suggerire alcuni abbinamenti possibili  food and drink a regola d’arte.  L’abbinamento è il risultato di un gioco enogastronomico, ci sono delle regole da seguire, ma è importante lasciare spazio anche alla fantasia. “Stappo alla regola” non vuole essere una rubrica gourmet con ricette impossibili abbinate a vini introvabili, ma uno spunto for dummies  e  principianti ma non solo: verranno presentati piatti semplici e non troppo elaborati, accompagnati da vini di qualità, ma di facile reperibilità.

Cominciamo con  la RIBOLLA GIALLA 2018 I FEUDI DI ROMANS (SAN CANZIAN D’ISONZO – GORIZIA)  inserita nella guida dei 100 migliori vini italiani per bere bene a meno di 15 euro. 

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Veste giallo paglierino tenue con riflessi verdolini. Libera eleganti ricordi floreali di mughetto e zagara seguiti da cenni di frutta a pasta bianca come mela, pera e pesca. Tonica e vivace al palato, svela una decisa freschezza, accompagnata da una piacevole scia sapida. Richiami agrumati in chiusura. Vinificazione e maturazione in acciaio.  Ottima come aperitivo. Vino adatto a una vasta gamma di antipasti di pesce e crostacei, ma anche abbinato a piatti di verdure, minestre e preparazioni a base di uova. Aggiungerei: perfetto con una frittura di pesce.
ABBINAMENTO
Ho deciso di abbinare la Ribolla Gialla a una pietanza tanto semplice quanto golosa: una frittura di girai o ribaltavapori  pesciolini molto piccoli (il loro nome in italiano è latterini) che vanno semplicemente infarinati e fritti; si mangiano nella loro interezza: non si scarta nulla!
Il vino, di facile beva, bilancia molto bene l’untuosità della frittura grazie all’agrumata acidità, lasciando così la bocca pulita e piacevolmente fresca.

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