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I vini rivoluzionari delle giovani Donne del Vino

I VINI RIVOLUZIONARI DELLE GIOVANI DONNE DEL VINO | VINITALY VERONA, 7 APRILE ALLE 15.  PALAEXPO – SALA TULIPANO – INGRESSO A1 – (Piano –1) DEGUSTAZIONE GUIDATA DA IAN D’AGATA

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Domenica 7 aprile 2019 (ore 15 sala Tulipano, Palaexpo) è in programma una degustazione che coinvolge otto vini creati da altrettante vignaiole under 40. Con una platea dicento tra giornalisti, master sommelier, buyer e palati esperti provenienti da tutto il mondo. L’assaggio è guidato da Ian D’Agata, Senior Editor Vinous, autore di «Native Wine Grapes of Italy».  «Si tratta di una degustazione rivoluzionaria – dice Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale delle Donne del Vino - e capace di mostrare lo straordinario contributo di valori, creatività e talento apportato dalla nuova generazione dell’enologia italiana. Vini di professioniste sotto i 40 anni di età, nati in zone molto diverse d’Italia, mostrano le scelte coraggiose di giovani donne che, con la loro vicenda personale e le loro scelte enologiche, stanno puntando veramente in alto. Alcuni di questi vini hanno già raggiunto il successo, altri stanno creando delle autentiche tendenze e in certi casi sono delle sorprendenti rivelazioni».

Le giovani vignaiole sono: Maria Vittoria Maculan, 34 anni Maculan (Veneto), Valvolpara - Vespaiolo Breganze Doc 2018; Benigna Sorrentino, 34 anni, Sorrentino Vini (Campania), Benita ’31 - Vesuvio Bianco Doc 2018; Serena Darini, 25 anni, Cantina Colognola Tenuta Musone (Marche), Incauto - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc 2018 Biologico; Silvia Mandini, 37 anni, Mossi 1558 (Emilia Romagna), Semi Croma - Rosato Vino Da Tavola 2018; Elisabetta Pala, 34 anni, Mora&Memo (Sardegna), Nau - Cannonau Di Sardegna Doc 2017; Giovanna Caruso, 31 anni, Caruso & Minini (Sicilia), Naturalmente Bio Perricone - Rosso Sicilia Igt 2017; Elena Fucci, 38 anni, Azienda Agricola Elena Fucci (Basilicata), Titolo - Aglianico Del Vulture Doc 2017; Elisabetta Donati, 29 anni, Azienda Agricola Donati Marco (Trentino Alto Adige), Moscato Rosa Vigneti Delle Dolomiti Igp 2018.

L'appuntamento inaugura la quattro giorni veronese, dal 7 al 10 aprile, con un programma fitto per l’Associazione nazionale. Quest’anno le delegazioni regionali protagoniste sono Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Marche. A loro il compito di sviluppare il tema dell’anno 2019 «Donne vino e design» attraverso conferenze e incontri durante la fiera.  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Rosè Sévigné Conty dalla Provenza

Dal domaine Sèvigné Conty in Provenza - suolo calcareo e argilloso - nasce un Rosè con lo stesso nome. Uve a resa controllata, vendemmia a mano, assemblaggi che tengono conto della peculiarità delle singole particelle.Uve Grenache, Cinsault e Cabernet che offrono aromi combinati di pesca e agrumi. Un Rosé non convenzionale: colore chiaro, complessità aromatica, rotondità sul finale. 

 

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Crescono le vendite dei Rosati in Usa

+31,8% l’incremento di vendite in valore e +21,1% l’incremento di vendite in quantità: sono questi i numeri - fonte ufficiale Agenzia ICE - delle vendite di vini rosa italiani negli Usa.  Dati assolutamente incoraggianti, scrive Fabio Giavedoni di Slow Wine nel suo post di oggi, anche se purtroppo i vini rosa italiani rappresentano per ora solo il 6% dell’intero mercato di questa tipologia: vista in altro modo verrebbe da dire che ci sono ampi margini di crescita per i nostri vari Rosato, Cerasuolo e Chiaretto.

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Donne vino design al Cantinone Foffani

In occasione della manifestazione nazionale indetta dall'Associazione Nazionale le Donne del Vino: DONNE, VINO e DESIGN, l’Azienda Agricola FOFFANI, ospiterà nel granaio la mostra “I Colori del Vino”: oltre alla tovaglia del Tocai (ora Friulano) e l’arazzo del Refosco dal Peduncolo Rosso di MISSONI, le stampe dei 12 arazzi che hanno fatto parte della Mostra al MAGA nel 2016.

In giardino l'interpretazione in mosaico dei due autoctoni Friulano e Refosco del Maestro Giulio Candussio. domenica 3 e domenica 10 marzo 2019.  Orario: 11-13 e 15 -19. Entrata libera. 

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Le vedove di re

Rilievo di altare longobardo. Museo diocesano cristiano e del tesoro del duomo di Cividale del FriuliRilievo di altare longobardo. Museo diocesano cristiano e del tesoro del duomo di Cividale del Friuli

Sabato 9 marzo 2019 a Udine – Torre di Porta Villalta – Via Micesio 2, a partire dalle 16, saranno presentate alcune tesi di laurea riguardanti la donna nell'archeologia. * Stefania Piedigace (Università degli studi di Venezia) parlerà di Iside in Sicilia orientale. Caratteri, trasformazioni e testimonianze di un culto d’oltremare sbarcato sulle coste siciliane. * Lorena Cannizzaro (Università degli studi di Milano) disserterà su Il potere femminile nell’Alto Medioevo: le vedove di re. In qualità di regine madri, vedove o nonne, o come reggenti e tutrici, alcune donne riuscirono a imporre effettivamente il proprio ruolo nel regno, in continuazione del matrimonio con il proprio consorte, in cui la regina stessa assumeva così il rilevante ruolo di protettrice del regno e della dinastia regia, carica che si concretizzava ancora di più nel momento in cui entrava in monastero raggiungendo una sorta di sacralizzazione.
Al termine sarà donato un  ricordo della poetessa Isabella Morra, vissuta in Basilicata nel XVI secolo, a cura di Daniela Zanella.

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DAL 2 AL 9 MARZO FESTA DELLE DONNE DEL VINO IN TUTTA ITALIA

Eventi individuali e collettivi a tema «Donne vino e design» per la Festa della Donna 2019. Sotto i riflettori la nuova estetica del vino al femminile.  

Cantine d’autore, etichette, accessori da vino, packaging e linguaggi alternativi: questo e altro negli eventi dedicati al tema «Donne vino e design» che si svolgeranno in tutta Italia a partire da sabato 2 marzo per tutta la settimana successiva.

 

Visite in cantina, performance, conferenze, piccole mostre, spettacoli organizzati dall’Associazione Nazionale Le Donne del Vino. Un modo per celebrare la Festa delle donne che diventa Festa delle Donne del Vino e mette sotto i riflettori l’apporto di creatività, rinnovamento e qualificazione fornito dalle donne al proprio comparto produttivo. Un modo orgoglioso ma anche costruttivo per dire che il vino sta cambiando look e questa rivoluzione è rosa. 

«L’immagine del vino del terzo millennio appare decisamente femminilizzata grazie al nuovo ruolo delle donne nella produzione, nel commercio e soprattutto nei consumi – afferma Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale dell’Associazione - Per 8.000 anni il vino è stato un ambito quasi solo maschile, ma ormai non è più così. Oggi le donne guidano un terzo delle cantine italiane e il 24% delle imprese commerciali al dettaglio del vino (dati Cribis- Crif). A livello mondiale sono loro a comprare la maggior parte delle bottiglie, il 40% dei corsisti wine expert Wset sono donne e in Asia, le giovani stanno assumendo un ruolo protagonista del mercato. Ecco che la bellezza del vino diventa più importante che nel passato, proprio a seguito del maggior peso del giudizio femminile». Il colore di etichette, packaging, luoghi e accessori del vino viene influenzato dalla femminilizzazione: meno blu, nero e grigio, più rosso e pastelli. Anche il linguaggio che viene utilizzato è spesso fuori dagli schemi, quando non di rottura rispetto alla tradizione, portando ad accendere la discussione sulle nuove forme di comunicazione.
La Festa delle Donne del Vino è un evento diffuso che si svolge in tutte le regioni italiane con eventi collettivi e individuali, nelle cantine, nei ristoranti e nelle enoteche delle socie. L’elenco delle iniziative viene pubblicato e aggiornato QUI
Hashtag dell’evento: #festadonnedelvino2019 #donnevinodesign #donnedelvino #womenofwine

 

 

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Riconferma per la Delegata Donne del Vino del Veneto

ALESSANDRA BOSCAINI RIELETTA DELEGATA REGIONALE VENETO DELL’ASSOCIAZIONE “LE DONNE DEL VINO” per il triennio 2019-2022. L’imprenditrice, settima generazione della Famiglia Boscaini di Masi, rinnova l’impegno nella promozione del vino italiano di qualità e del patrimonio di cultura e di tradizioni che lo hanno reso famoso nel mondo. L’incarico da quest’anno si avvale della collaborazione di due vice-delegate: la sommelier Corinna Gianesini e la giornalista Mariangela Bonfanti. Alessandra Boscaini, nel segno della continuità, evidenzierà sempre di più l’aspetto innovativo dell’Associazione con il progetto da lei ideato “Future”: un archivio telematico con opportunità formative in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche e di pr, studi di consulenza enologica, cioè in ogni segmento della filiera del vino. credit foto Bluearte. 

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Eletta la nuova Delegata Donne del Vino della Campania

Il 21 gennaio 2019 a Villa Falanghina, Pozzuoli, è stata eletta la nuova delegata delle Donne del Vino della Campania: è Valentina Carputo, giovane produttrice dell’Azienda Carputo Vini, che sarà in carica per il prossimo triennio. Il seggio è stato presieduto dalla delegata uscente e consigliera nazionale de ‘Le Donne del Vino’ Lorella Di Porzio e dalla Vice-Presidente Nazionale Daniela Mastroberardino, che ha sottolineato: “Quale luogo migliore, nella terra del mito, per brindare a una nuova storia de Le Donne del Vino, che, oggi, comincerà". 

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Maria Cristina Cigolotti eletta Delegata Donne del Vino FVG

Si è svolta il 21 gennaio 2019 l'elezione della nuova Delegata dell'associazione Nazionale Le Donne del Vino FVG per il triennio 2019-2022. E' stata eletta la produttrice Maria Cristina Cigolotti dell'Azienda del Poggio di Villalta di Fagagna alla quale esprimiamo le più sentite congratulazioni e auguri per il prestigioso e impegnativo incarico. Ringraziamenti da parte di tutte le associate alla delegata uscente Cristiana Cirielli, che è entrata a fare parte del direttivo nazionale DDV. Un caldo ringraziamento di vero cuore all'associata Silvia Delle Case dell'Hotel Ristorante Belvedere di Sequals, che non solo ci ha ospitato per le operazioni di voto, ma ci ha servito una deliziosa cenetta comfort food a base di piatti di stagione e di territorio. Nella foto la nuova Delegata FVG mentre ascolta la lettura dello scrutinio finale delle schede. 

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DONATELLA CINELLI COLOMBINI CONFERMATA PRESIDENTE NAZIONALE DONNE DEL VINO

Donatella Cinelli ColombiniDonatella Cinelli Colombini

DONATELLA CINELLI COLOMBINI CONFERMATA PRESIDENTE NAZIONALE DELLE DONNE DEL VINO. IMPRENDITRICE DEL VINO TOSCANA, RESTERÀ IN CARICA PER IL TRIENNIO 2019-2022. E' stata rieletta il 14 gennaio 2019 dal nuovo Consiglio direttivo. «L’esperienza di guidare le Donne del Vino – commenta Cinelli Colombini - è stata più faticosa di quanto immaginassi, ma anche più entusiasmante perché ho scoperto un patrimonio di talenti, di voglia di fare e di altruismo che poche associazioni possiedono, specialmente dopo trent’anni di vita. Le Donne del Vino sono oltre 800 meravigliose persone. Negli scorsi tre anni, io ho chiesto loro un impegno e uno sforzo supplementari e i risultati sono stati straordinari. Siamo la più grande organizzazione femminile mondiale del settore enologico, la più organizzata e la più attiva».
Nel 2018 per la prima volta le Donne del Vino hanno rinnovato il loro Consiglio direttivo e Collegio dei Probiviri votando on line. Anche le candidature sono state raccolte via internet. Un nuovo metodo di votazione che ha riscontrato il parere positivo del 100% delle associate.  Donatella Cinelli Colombini sarà affiancata dal nuovo Consiglio direttivo. È composto da tre vice presidenti: Antonella Cantarutti (produttrice, Friuli Venezia Giulia); Daniela Mastroberardino (produttrice, Campania) e Paola Longo (enotecaria – Lombardia). Lo completano le consigliere: Pia Donata Berlucchi (produttrice, Lombardia); Sabrina Soloperto (produttrice, Puglia); Gilda Guida Martusciello (produttrice, Campania); Marilisa Allegrini (produttrice, Veneto); Lorella Di Porzio (ristoratrice, Campania); Cinzia Mattioli (ristoratrice, Liguria); Cristiana Cirielli (pr e comunicatrice, Friuli Venezia Giulia); Marina Ramasso (ristoratrice, Piemonte). Nel Collegio dei probiviri, Elena Walch (produttrice, Trentino Alto Adige); Francesca Poggio (produttrice, Piemonte) e Michela Guadagno (sommelier, Campania).

Nel prossimo futuro le Donne del Vino hanno nuove importanti sfide: «La prima e la più importante – continua la presidente - quella di internazionalizzarsi creando una rete mondiale basata sullo sharing; subito dopo quella di accrescere le opportunità per le socie, puntando sul networking cioè trasformando i rapporti in trasferimento di conoscenze, business, opportunità di stage o di lavoro».
Cinelli Colombini pensa soprattutto alle giovani donne under 30 che si affacciano, o vorrebbero, al settore vino. Per loro l’associazione sta predisponendo il progetto Future ovvero un archivio telematico con tutte le opportunità formative in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche e di pr, studi di consulenza enologica cioè in ogni segmento della filiera del vino. Un’idea di Alessandra Boscaini, delegata del Veneto. Nel 2019 ci sono già molte iniziative in calendario: a ProWein 2019 (17-19 marzo) ci sarà una degustazione al femminile; sabato 2 marzo è Festa delle Donne del Vino in tutta Italia; a Milano, a novembre 2019, in occasione di SIMEI, salone delle macchine per l’enologia, si terrà un Forum mondiale di Donne del Vino.

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Donne, che impresa!

(dalla newsletter di Giuliana Masutti volentieri pubblichiamo). La crescita personale e professionale passa attraverso il confronto e l’unione di intenti e di cuori. Lo si è percepito chiaramente nel convegno Donne che impresa! La rete e le donne dell’agroalimentare, organizzato il 14 novembre 2018 da Rete al Femminile Pordenone e patrocinato da Comune di Pordenone, Carta di Pordenone, Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Udine, Comitato Imprenditoria Femminile di Pordenone. Un progetto che ha unito professioniste e imprenditrici per raccontare, attraverso la realizzazione di alcuni video, la visione aziendale, l'impegno e l'anima di donne che contribuiscono a dare un nuovo volto al settore agroalimentare. I dati statistici ci dicono che le imprese al femminile guardano avanti, cercano il cambiamento, l’innovazione, introducono nuove produzioni e sviluppano in agricoltura attività connesse come la trasformazione della materia prima, la vendita diretta, trasformano l’azienda in fattoria didattica e sociale, in agriturismo e si aprono a tante iniziative per la crescita del turismo esperienziale in ambito rurale.

Determinazione, capacità di collaborare, di fare rete e di affrontare i problemi mettendosi in discussione, sono in termini generali punti di forza delle donne che in un momento storico difficile come quello attuale possono fare la differenza e generare un nuovo modo di fare impresa. Le imprenditrici coinvolte nel progetto hanno inoltre messo in evidenza il forte legame con il territorio, la presenza e il supporto di familiari, la connessione fra valori personali e aziendali che caratterizzano le loro imprese. Da questa esperienza ne hanno tratto un grande beneficio anche le professioniste di Rete al Femminile Pordenone che, attraverso il confronto fra donne di storie personali e lavorative, hanno potuto guardare, sentire e rappresentare con forza le imprese e l’impronta data dalle imprenditrici alla loro azienda e, di conseguenza, sviluppare una comunicazione efficace e fortemente identitaria.

 

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