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Agricoltura e Credito: le banche italiane scommettono sulle Donne del Vino

Riceviamo e volentieri pubblichiamo: "Le banche scommettono sulle Donne del Vino.

Un’analisi dell’Università di Siena su un campione di imprenditrici femminili dell’Associazione nazionale Le Donne del Vino rivela che il gender gap del credito negato alle donne, per la prima volta in Italia, fa segnare dati in controtendenza.

La ricerca è stata presentata alla Monte dei Paschi all’apertura di Wine&Siena, evento organizzato da Hunter Helmuth Köcher, presidente del Merano WineFestival e da Confcommercio Siena.

La piccola luce individuata dal professor Lorenzo Zanni e dal suo staff dell’Università senese sul tema “donne e accesso al credito”, storico handicap delle imprese al femminile, mostra le prime avvisaglie di un cambiamento di rotta. L’indagine si è svolta nel 2019 e ha riguardato 167 rispondenti fra le 890 Donne del Vino. L’associazione, presieduta da Donatella Cinelli Colombini, comprende produttrici di vino, titolari di ristoranti, enoteche, professioniste attive come sommelier, giornaliste e esperte presenti in tutte le regioni italiane. «Vedere la luce alla fine del tunnel non è una cosa da poco: significa che è possibile uscire dal buio dei problemi e arrivare a una situazione più favorevole» ha commentato Donatella Cinelli Colombini.

Professor Lorenzo Zanni Università di SienaProfessor Lorenzo Zanni Università di Siena

Vediamo nel dettaglio i risultati dell’analisi.

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Cena romantica in cantina da La Montina

La storica Tenuta La Montina di Monticelli Brusati, circondata dai vigneti: la terra delle più rinomate bollicine italiane è la cornice perfetta per trascorrere col proprio partner momenti indimenticabili. Tre le proposte. 

*14 febbraio lo CHARME CLASSICO di una raffinata Cena gourmet con degustazione di Franciacorta, nei saloni della seicentesca Villa Baiana (foto in alto) l'elegante dimora d’epoca nei pressi della cantina. Gli chef di Villa Baiana proporranno un menù, alle cui portate verrà abbinato il Franciacorta La Montina che meglio si sposa con i sapori e i profumi di ciascuna. A rendere assolutamente romantica l’atmosfera, le luci delle candele e i decori fioriti.

* Durante il week end CHARME ESPERIENZIALE delle visite guidate in cantina con degustazione di Franciacorta. Il 15 e 16 febbraio, per le coppie che volessero regalarsi una visita in cantina alla scoperta di come nasce il più pregiato fra i vini a Metodo Classico italiani, è in programma “Dolcetto e Franciacorta”. Al termine del tour degustazione di due tipologie di vino Franciacorta: Extra Brut e Rosé Demi Sec, in abbinamento ad assaggi di salame bresciano e Grana Padano. Chiuderà la degustazione un goloso dolcetto, tutto da condividere. La prenotazione è necessaria e si può effettuare online oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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* una bottiglia di Franciacorta personalizzata, da regalare il giorno di San Valentino, oppure da sorseggiare durante la cena del 14 o la visita in cantina dei giorni successivi. E’ lo CHARME SU MISURA  per chi volesse regalare gioia, formato bottiglia. Nomi, date, luoghi del cuore saranno incisi a laser sulla bottiglia della tipologia di Franciacorta preferito. Si potranno incidere le bottiglie di Franciacorta RossoNero, Quor e di tutti i grandi formati La Montina (Magnum 1,5L, Jèroboam 3L e Mathusalem 6L). Il tutto, tramite lo shop online de La Montina (www.lamontina.com/negozio) o recandosi all’Enoteca dell’azienda.

Le Tenute La Montina di Monticelli Brusati sono fra le aziende storiche della Franciacorta. Le vigne aziendali sviluppano su di una superficie vitata di circa 72 ettari, dislocati in 7 Comuni della Franciacorta. Vigneti, con giacitura preminentemente collinare, impiantati su terreni calcarei e limo-argillosi con una resa circa di 100 quintali per ettaro con densità di 5.400/7.000 ceppi per ettaro. La cantina si estende per 7.450 m² sotterranei, il che garantisce tutto l’anno la minore escursione termica possibile (attorno ai 13°- 16°) e condizione ottimale per la giusta maturazione dei Franciacorta. La produzione media è di 380.000 bottiglie annue.

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L’ANTEPRIMA DEL CHIARETTO DIVENTA INTERNAZIONALE

Alla Dogana Veneta di Lazise (Verona) l’8 e il 9 marzo 2020 è in programma la dodicesima edizione della rassegna Anteprima Chiaretto.  In degustazione ci sarà l’annata 2019 del Chiaretto di Bardolino, il vino rosa ottenuto da uve Corvina che nasce sulla sponda veronese del lago di Garda, insieme con il Valtènesi, il vino rosa della riva lombarda, a base prevalentemente di Groppello.

Quest’anno l’Anteprima del Chiaretto diventa internazionale: ospiterà infatti i vini della nuova annata dell’AOC francese Tavel, denominazione situata nella Valle del Rodano che a partire dagli anni ‘30 del ‘900, prima tra tutti, ha previsto esclusivamente vini rosé all’interno del proprio disciplinare. Honoré De Balzac definì il Tavel “il re dei rosé”.
“Ad accomunare i produttori gardesani e quelli francesi di Tavel – dice il presidente del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino, Franco Cristoforetti – è l’origine storica dei rispettivi vini rosa, che risale in entrambi i casi all’epoca romana”.



La manifestazione è organizzata dal Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino in collaborazione con il Consorzio Valtènesi e il Comune di Lazise. Insieme con i vini della nuova annata 2019, ai tavoli dei produttori saranno disponibili anche il Chiaretto di annate precedenti e il Chiaretto Spumante. In tutto i vini in degustazione saranno più di cento.


INFO IN BREVE | Anteprima Chiaretto
Data: domenica 8 (ore 10-18) e lunedì 9 marzo 2020 (ore 14-18).
Luogo: Dogana Veneta di Lazise (VR).
Biglietto: Costo intero del kit di degustazione € 15. Prezzo ridotto € 10 per tutti coloro che prenoteranno sul sito e per i Soci Ais, Onav, Fis, Slow Food, Fisar.
Le degustazioni in Dogana Veneta sono libere per chi ha acquistato il kit.


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IL 2020 DEDICATO A DONNE VINO E AMBIENTE

L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino si prepara a un intenso calendario di attività per il 2020: il tema scelto per quest’anno è Donne, Vino e Ambiente con l’avvio del progetto “Donne in classe A” con Enea Federsco sull’innovazione e il risparmio energetico in cantina.

Il calendario del 2020 delle Donne del Vino si aprirà il 31 gennaio in Toscana con il convegno su “Donne vino e credito” in occasione di Wine&Siena, dove sarà presentata una ricerca condotta dall’Università di Siena sull’accesso al credito delle donne del vino in Italia. Si prosegue con la tradizionale Festa delle Donne del Vino (dal 1 al 14 marzo) con eventi in tutta Italia. A Vinitaly (19-22 aprile), le Donne del Vino saranno protagoniste di una degustazione internazionale curata dal giornalista Ian D’Agata. In maggio, due donne del vino avranno l’opportunità di volare in Canada per partecipare alla giuria della Sélections mondiales des vins Canada che si svolge ogni anno in Québec sotto la direzione di Nancy Rossi. A fine giugno, il meeting nazionale si terrà nelle vigne di Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio dell'Umanità Unesco (26-27-28 giugno). In autunno, infine, si premierà il Personaggio dell’Anno.

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UN PO’ DI NUMERI IN ROSA. Qual è il “bilancio di genere” 2019 in Italia? Sono donne quasi un terzo dei parlamentari italiani e un quarto delle posizioni nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa. Per la prima volta una donna, Marta Cartabia, è stata eletta presidente della Corte Costituzionale. Il GAP fra gli stipendi scende al 10% contro una media OCSE del 15%. Il nostro Paese è decimo nel mondo a pari merito con il Canada e davanti a Svizzera e Regno Unito. Le città dove le donne vedono maggiormente valorizzato il loro talento sono Milano e Roma, ma a livello regionale vincono Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Lombardia e Veneto. Chi sono le donne manager più performanti nel mondo? Roz Brewer di Starbucks, Ruth Porat di Alfabet Google, Gimmi Rometty di IBM, Abigal Johnson di Fidelity Investments, Sheryl Sandberg di Facebook, Amy Hood di Microsoft, Deirdre O’Brian di Apple e Julie Sweet di Accenture.

Secondo una delle ultime ricerche del Censis, le donne italiane a capo di aziende agricole coltivano il 21% del SAU – la superficie agricola utilizzabile - ma producono il 28% del PIL agricolo. Dal 2003 al 2017 le donne manager rurali sono cresciute del 2,3% - unico comparto economico tradizionale con questa variazione positiva- portando un pensiero differente e orientato all’accoglienza e alla diversificazione. Un rinnovamento che ha contribuito in modo positivo alla crescita dell’intero settore.

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ASIA, NUOVA ZELANDA E CILE: OPPORTUNITÀ FORMATIVE PER LE GIOVANI DONNE DEL VINO

Lanciato a Vinitaly 2019, il Progetto Future cresce e si espande a livello internazionale. Un ventaglio di opportunità formative proposte dalle aziende delle Donne del Vino italiane alle under 30 che vogliono lavorare nel mondo del vino. Si sviluppa come un archivio telematico sul sito con proposte in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche, di Pr e studi di consulenza enologica, tutte attività guidate da associate. Quest’anno verrà arricchito con le offerte delle Donne del Vino estere incontrate durante il primo meeting mondiale che si è tenuto in novembre al Simei 2019, coordinato da Tiziana Mori, con l’obiettivo di creare un virtuoso network internazionale di scambi e confronto di esperienze.

La prima proposta è già online e arriva da una massima esperta di marketing e mercati orientali, Erika Ribaldi: offre un anno di tutoring gratuito a tre giovani donne che vogliano imparare il commercio del vino in Asia.

«Dopo 20 anni di esperienza diretta nel settore commerciale estero di cui 14 in Asia – dice Erika Ribaldi - desidero condividere il mio percorso con altre colleghe che iniziano il loro, accompagnandole e facilitandole in una parte del mondo che potrebbe apparire più problematica e lontana. L’Asia, come tutti gli altri continenti è caratterizzate da sfumature che possono rappresentare rischi, ma anche vantaggi, se saputi apprezzare. Il rapporto personale ha un’importanza rilevante e va saputo valorizzare. Il mio intento è quello di aprire una conversazione con 3 giovani colleghe, che possano saper integrare l’aspetto umano, con quello professionale».

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Il programma di tutoring è gratuito e si svolgerà nell’arco di un anno.  «L’idea di Future, lanciata da Alessandra Boscaini, delegata del Veneto – ricorda Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale - è di riunire in un solo database le attività esistenti in modo che servano da stimolo per le Donne del Vino, convincendole a dare un contributo alla crescita professionale delle nuove generazioni. Oltre alle offerte estere, sono già online numerose opportunità formative: lezioni, stage, corsi, visite didattiche, borse di studio distribuite in ogni parte d’Italia». Tra le offerte formative del 2020 per le Donne del vino, anche i corsi di Wset Wine & Spirit Education Trust, riconoscimento internazionale di educazione al vino: il primo corso è organizzato in Piemonte, a Gavi, dal 21 al 23 febbraio. Il corso si svolgerà in altre regioni italiane dal nord al sud e sarà a cura di Alessandra Fedi Wine Educator e Chiara Giorleo.

DALLA FATTORIA DIDATTICA ALLA MASTERCLASS SUL TURISMO

Sono già oltre 30 le proposte delle Donne del Vino per le under 30 pubblicate sul sito internet: si va dalla visita alla Fattoria didattica della vignaiola Bruna Ferro a San Marzano Oliveto, in Piemonte, alla masterclass sul turismo del vino proposta dalla presidente Cinelli Colombini nella sua Fattoria del Colle in Val d’Orcia, Toscana. Alessandra Boscaini (Masi, Veneto) propone una expertise nella tecnica dell’appassimento delle uve, mentre Filomena Saponari (VignaFlora, Puglia) offre una lezione sulla potatura secca. Con le Donne del Vino, si impara anche “come realizzare una piccola azienda agricola” (idea di Antonella Corda, Sardegna), a conoscere i vini della Calabria (Maria Rosaria Romano, sommelier, Calabria) o alcuni segreti per vendere vino con una giornata di formazioni (Lavinia Furlani, WineMeridian, Veneto). Chiara Lungarotti propone stages formativi di 3 mesi in Umbria. Altre imprenditrici propongono delle giornate didattiche come Daniela Mastroberardino (Terredora, Campania); Elena Zeni (Zeni 1870, Veneto); Cristina Ascheri (Cantine Ascheri, Piemonte); Vincenza Librandi (Librandi, Calabria); José Rallo (Donnafugata, Sicilia). Tutte le offerte QUI 

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Innovazione è cooperazione al femminile

Paola BeniniPaola Benini

Donne dirigenti, ma soprattutto donne cooperatrici: si ritrovano martedì 26 novembre 2019 alle 14.30 nella sala convegni del Centro culturale “Beata Vergine delle Grazie” a Udine (via Pracchiuso 21), per l’iniziativa Innovazione è cooperazione al femminile promossa dalla Commissione regionale Dirigenti cooperatrici di Confcooperative. Obiettivo? «Aprire un cantiere regionale per individuare modi, tempi e strumenti per valorizzare le differenze all’interno dell’ambiente aziendale e far finalmente emergere la forza di quel 47% di socie donne di cooperative regionali. Una presenza fondamentale, specie nei settori del welfare o della cultura, ma ancora pesantemente sottorappresentata quando si sale la scala gerarchica delle imprese. Ma così facendo, il sistema perde un enorme potenziale di professionalità e capacità d’innovazione», spiega Paola Benini, coordinatrice della Commissione che ha promosso l’evento. I lavori della giornata si apriranno con una pièce teatrale, “Ricucire il mondo”, di e con Aida Talliente, con la musica di Giorgio Pacorig e video tagtool di Giulia Spanghero. Ai lavori interverranno, inoltre: Anna Manca, presidente nazionale della Commissione Dirigenti Cooperatrici; Giuseppe Graffi Brunoro, presidente di Confcooperative Fvg; Enrichetta Zamò, del Tavolo Aci Donne e parità Fvg; Nicola Galluà, segretario generale di Confcooperative Fvg; Mario Franchi, Counselor Supervisor e formatore; Serena Mizzan, direttrice della cooperativa Immaginario Scientifico di Trieste; Maria Grazia Lamparelli, direttrice tecnica di Hattiva Lab Coop. Soc. e Paola Marano, presidentessa della cooperativa sociale Karpòs.

Le donne nella cooperazione FVG
Il 47,2% dei soci di cooperativa, in Friuli VG, è donna. Una percentuale che arriva addirittura al 56% tra i cooperatori di nazionalità extracomunitaria. Al 52%, la percentuale di lavoratrici donna nelle stesse cooperative. Sono donne inoltre 120 presidenti di cooperative e circa 500 le componenti donne dei Consigli d’amministrazione delle cooperative aderenti a Confcooperative in FVG.

 

 

 

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Panettone E Arte Del Vino, Guida Agli Abbinamenti

Panettone Muzzi con Le donne del vinoPanettone Muzzi con Le donne del vino

Con quali vini si abbina il panettone? Solo con calici dolci o ci possono essere curiosi accostamenti con altri vini? Ha provato a rispondere a queste domande l’Antica Pasticceria Muzzi con “Il Panettone e l’Arte del Vino”, un vademecum alla scoperta degli abbinamenti tra i vini regionali italiani e i lievitati da ricorrenza. Una guida èrealizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino che ha messo a disposizione la grande conoscenza delle sue sommelier. L’opuscolo sarà allegato omaggio in tutti i panettoni della Linea Vini del Catalogo 2019 e nel panettone classico appositamente studiato per celebrare la collaborazione.

“Il Panettone e l’Arte del Vino”, è una guida scritta in italiano e inglese per trasformare l’assaggio dei dolci da ricorrenza in un’esperienza anche culturale, di esplorazione del patrimonio enologico italiano, all'insegna dell'analisi sensoriale.

La guida è stata curata dalle Donne del Vino Cinzia Mattioli, ristoratrice e sommelier, Camilla Guiggi, giornalista e sommelier e Antonietta Mazzeo giornalista e sommelier, che definiscono il modo corretto per servire i dolci da ricorrenza in abbinamento ai vini, al fine di esaltarne gli aromi. Non solo bollicine ma un ampio sguardo sui vini da dessert di ogni regione d’Italia, spumantizzati, ma anche fermi e passiti ottenuti in prevalenza dalla grande varietà di vitigni autoctoni presenti su tutto il territorio nazionale. In tutto 72 abbinamenti che vanno dal Fiori d’Arancio Colli Euganei Spumante, ottimo con il pandoro classico, al Gewurztraminer Passito Doc perfetto con il Panettone albicocche e cioccolato, dal Moscato d’Asti abbinato al Panettone curcuma e zenzero all’Erbaluce di Caluso Passito per il Panettone glassato alle nocciole IGP fino ai Campi Flegrei Falanghina Passito Doc ma anche l’Aglianico Passito e il Lambrusco di Modena Spumante Rosato Extra Dry solo per citarne alcuni.

 

«Ogni confezione del “Panettone e l’arte del vino” è dunque un duplice regalo – spiega Andrea Muzzi, CEO di Antica Pasticceria Muzzi – che aggiunge alla degustazione di un prodotto di qualità, la chiave per dischiudere un universo di emozioni e sensazioni che si trova soltanto attraverso la conoscenza e la ricca tradizione enogastronomica dei territori italiani».
Antica Pasticceria Muzzi, erede diretta della famiglia Muzzi, pasticceri umbri di Foligno dal 1795, recupera una ricetta semplice e antica, per un panettone artigianale “a metodo classico”, unico e premiato anche da iTQi con il massimo riconoscimento delle Tre stelle Superior Taste. Equilibrato nei profumi del burro e della madre di lievito, risulta delicatamente aromatico grazie alle scorze d’arancia di Sicilia candite. Un dolce che emana passione ed emozione, che trovano il loro corrispondente perfetto nell’altissima qualità delle varie tipologie di vini dolci delle regioni italiane: un connubio brillante, parte di quella bellezza e fantasia creativa che è parte del “made in Italy”.

 

Artista del gusto e delle combinazioni tra ingredienti, Antica Pasticceria Muzzi, ha maturato una profonda expertise nell’utilizzo di vini e spirits, definendo accostamenti sorprendenti ed inaspettati tra vini e lievitati da ricorrenza, dedicandovi una linea di prodotti con specialità di panettone “Imbibito®”, premiate a livello internazionale e uniche nel panorama nazionale.
Mossa dalla passione per l’eccellenza, dopo lunghi anni di ricerca l’azienda ha inoltre messo a punto un’inedita tecnica per mantenere inalterati i profumi del dolce anche dopo la cottura: un ulteriore step di un percorso di sperimentazione volto a definire un viaggio nei profumi, nei sapori e nelle fragranze della più autentica tradizione artigianale.

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Il design nel bicchiere Asta di vini con le DDV

Quasi cinquanta i lotti da aggiudicare. Il  giorno 8 ottobre 2019 alle 18 a Milano in via Melchiorre Gioia, nel Palazzo della Regione Lombardia si svolgerà un'Asta delle Donne del Vino condotta da Alessandra Fedi. I vini con cui sono stati composti i lotti sono le rimanenze di quanto le Socie hanno inviato per la cena di Vinitaly 2019. Il ricavato verrà interamente devoluto a AWDA (Aiap Women in Design Award) per una borsa di studio che verrà assegnata a una giovane artista della comunicazione visiva.
Le Donne del Vino partecipano alla Milano Wine Week, con tanti appuntamenti in calendario. Uno su tutti la presentazione di quella che sarà nel 2026, la Strada del vino olimpica Milano-Cortina. 

Donne del Vino alla conferenza stampa MWWDonne del Vino alla conferenza stampa MWW
Martedì 8 ottobre, alle 11,30 da Eataly Smeraldo conferenza stampa di presentazione deIl Panettone e l’arte del vino” di Antica Pasticceria Muzzi. Un dolce da ricorrenza confezionato appositamente per le Donne del vino insieme a un opuscolo redatto da Cinzia Mattioli, ristoratrice e sommelier, Camilla Guiggi, giornalista e sommelier, e Antonietta Mazzeo, giornalista e sommelier. La guida contiene l’elenco delle tipologie di vino da dessert delle regioni italiane, i consigli per servirli e 74 abbinamenti con la linea vino e non solo dei lievitati da ricorrenza di Antica Pasticceria Muzzi. Qualcosa di nuovo nell’offerta dolciaria e di utile per la diffusione della cultura del vino da dessert, infatti l’opuscolo redatto dalle tre bravissime Donne del Vino sommelier, consente di imparare molto sui vini dolci italiani e il loro corretto servizio.


Giovedì 10 ottobre dalle 17 alle19 a Casa Atellani, in corso Magenta 65, ci sarà l’evento degustazione “Acqua e vino: la mente il cuore di Leonardo”. All’ingresso del luogo dove ancora dove ancora oggi esiste la sua vigna, regalo di Ludovico il Moro, ritrovata e reimpiantata dopo oltre 500 anni, si sarà  accolti da Giovannella Fugazza proprietaria del Castello di Luzzano per una degustazione del Malvasia «Tasto Atellano». Ospiti d'eccezione le Donne del Vino produttrici nell'Oltrepò Pavese che offriranno un assaggio dei loro vini. Evento 
aperto al pubblico al prezzo speciale di 6€ a persona

“La Strada del Vino Olimpica Milano-Cortina 2026” nei negozi di corso Buenos Aires domenica 13 ottobre dalle 12.00 alle 18.00. Degustazioni nei negozi con la partecipazione delle produttrici Associazione Nazionale Le Donne del Vino di Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige che ricreeranno una simbolica Strada del Vino Milano-Cortina 2026 in vista dell’appuntamento olimpico. Il ricavato andrà ad AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Aperto al pubblico (ingresso a offerta minimo 10 euro)

 

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Campionato mondiale dei Biersommelier: vince una donna

Elisa Raus ph. ejz.deElisa Raus ph. ejz.de

 

Elisa Raus è la nuova campionessa mondiale dei Biersommelier. Deterrà il titolo per i prossimi due anni e sarà ambasciatrice della birra nel mondo. Solo i sommelier di birra europei si sono qualificati per la finale: un sommelier austriaco e quattro dalla Germania. Il secondo posto è andato a Patrick Thomi dalla Svizzera, il terzo al tedesco Michael Friedrich. Il Campionato Mondiale dei Biersommelier si è svolto per la prima volta in Italia, a Rimini, lo scorso 27 settembre 2019. La finale, organizzata dalla Doemens Academy di Monaco di Baviera insieme al partner italiano Arte-Bier di Stefan Grauvogl, ha visto 80 Biersommelier provenienti da 18 nazioni (Germania, Italia, Austria, Spagna, Portorico, Portogallo, Brasile, Messico, Corea del Sud, Francia, Stati Uniti, Olanda, Giappone, Svizzera, Repubblica Ceca, Regno Unito, Giappone e Cile) sfidarsi per il titolo.
Nei round preliminari i Biersommelier hanno dato prova delle loro conoscenze teoriche sulla birra e delle loro abilità sensoriali (riconoscibilità degli stili di birra, degli aromi e dei difetti). I migliori 10 biersommelier, tra cui uno dei 15 della squadra azzurra, ovvero Tobias Tratter del Birrificio bolzanino Batzen Bräu, che si sono qualificati per la semifinale, si sono quindi sfidati nella presentazione di una birra “alla cieca” ma alla fine della competizione è arrivata Elisa Raus, portavoce del birrificio Störtebeker a Stralsund.


Il secondo posto è andato in Svizzera da Patrick Thomi (direttore tecnico del birrificio Doppelleu Boxer a Winterthur), mentre il terzo posto è stato ottenuto da Michael Friedrich dello Stonewood Braumanufaktur a Chemnitz, Germania.

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Premiata a Montalcino la Prima Donna 2019

Donatella Cinelli Colombini e Alessandra Paola GhisleriDonatella Cinelli Colombini e Alessandra Paola Ghisleri

Chi interpreterà il pensiero delle donne vincerà le elezioni, questa l'affermazione di Alessandra Paola Ghisleri premiata come Prima Donna 2019 in Montalcino, Teatro degli Astrusi, in una cerimonia che ha coinvolto anche i vincitori dei premi giornalistici e del concorso fotografico.  Le donne italiane non amano la politica, tantomeno i dibattiti e, quando possono ne prendono le distanze rinunciando anche ad informarsi direttamente sull’attività politica corrente, perché poco concreta e per lo più non rivolta a facilitare con strumenti idonei l'organizzazione della vita familiare e professionale del genere femminile. L’identikit dell’universo femminile nel rapporto con le istituzioni e prima ancora con la politica è stato tracciato oggi da Alessandra Paola Ghisleri, sondaggista fondatrice di Euromedia Research e politologa, al talk show che l’ha vista protagonista in occasione della consegna a lei medesima del Premio Casato Prime Donne a Montalcino, promosso dall’omonima cantina tutta al femminile di Donatella Cinelli Colombini.

Nel quadro che ne emerge, spiccano alcune informazioni che vanno a meglio delineare il sentiment del genere femminile nei confronti della politica, riservando anche qualche dato curioso. Per  esempio, che le donne pensano principalmente che i valori della democrazia poggino sui principi di uguaglianza prima che sulla libertà; probabilmente perché si sentono a loro volta discriminate e percepiscono che, nonostante gli sforzi, gli sviluppi e i traguardi raggiunti negli ultimi anni, il gap tra uomini e donne è ancora forte. Dato ancorché interessante è che quasi il 70% pensa che neppure all'interno dell'Unione Europea questa parità sia stata raggiunta. Ciò premesso, la domanda che molti si pongono è: ma la politica, invece, ama le donne?

“Analizzando dati più specifici – ha puntualizzato Alessandra Paola Ghisleri – emerge che il 73% delle donne considera l’ascesa del genere femminile al potere come un potenziale miglioramento dei fenomeni di corruzione e, ancora più sorprendentemente, che un 48% della popolazione intervistata affiderebbe fondi pubblici ad una donna. Percentuale che sale quasi al 60% quando a rispondere sono le donne stesse. Ma tutta questa “fiducia” nel gentil sesso non viene poi nei fatti ripagata dalla politica sui temi del lavoro e dell’organizzazione di servizi per la famiglia. Garantire l’accesso ad esempio ad asili nido gratuiti – ha aggiunto - può essere un primo passo, ma non sufficiente a colmare il gap se non si accompagna ad altri interventi strutturali”. Così come nel mondo del lavoro, anche in politica il ruolo della donna non si è mai sganciato dal pregiudizio e ancora oggi si vede spesso l’elezione di una donna sindaco o la nomina di un ministro femmina come un fatto straordinario quando invece dovrebbe essere considerata una cosa del tutto normale.

La giuria del premio Casato Prime Donne 2019La giuria del premio Casato Prime Donne 2019

“Quest'anno per la prima volta il Premio Casato Prime Donne – ha commentato Donatella Cinelli Colombini – affronta il tema della politica. Fra le donne e la politica c'è un rapporto difficile, lo dimostrano l'affluenza al voto inferiore a quella maschile e la poca propensione alla partecipazione alla vita politica. Eppure la Toscana è stata fra le prime nazioni del mondo a concedere il voto alle donne - ha affermato Donatella Cinelli Colombini -votavano fino dal 1849, avevano un voto passivo e quindi non potevano essere elette, avevano molte limitazioni … ma votavano. Con il plebiscito del 12 marzo 1860 la Toscana scelse l’annessione al Regno di Sardegna e le donne persero il diritto di voto. Ci furono poi alcuni tentativi, brevi e circoscritti finchè nel 1946, ci fu il suffragio universale e persino le prime elette. Da allora le donne hanno fatto pochi passi avanti nel mondo della politica italiana – intesa come gestione della cosa pubblica. Molti meno che in altri Paesi ma forse qualcosa sta cambiando, dall'incontro di oggi escono messaggi positivi: uno che le donne sono una risorsa per il mondo politico, l'altro che esse devono avere il coraggio di mostrare quanto valgono. Appuntamenti come il Premio dimostrano una nuova consapevolezza in uomini e donne". appuntamenti come il Premio Casato Prime Donne 2019 dimostrano una nuova consapevolezza, in uomini e donne".

Alessandra Paola Ghisleri ha affermato: "Le donne costituiscono molto spesso l’ago della bilancia nelle consultazioni elettorali; rappresentando la quota maggioritaria degli indecisi – circa il 60% - in un simile contesto a fare la differenza nel loro orientamento saranno i soggetti politici che offriranno loro maggiori garanzie sui temi della famiglia e della parità di genere nel mondo del lavoro. In sostanza, quella parte politica che dimostrerà di “amare” le donne, non solo con le intenzioni ma con fatti concreti, sarà anche quella che con molta probabilità vincerà le elezioni".

Il talk show, che si è tenuto alla Fattoria del Colle di Trequanda con il giornalista David Taddei nei panni di moderatore, è stato preceduto dalla cerimonia di premiazione al Teatro degli Astrusi a Montalcino a cui hanno preso parte oltre alla Prima Donna 2019 altresì i vincitori degli altri riconoscimenti attribuiti nella 21° edizione del Premio Casato Prime Donne dalla giuria presieduta da Donatella Cinelli Colombini e composta da Francesca Colombini Cinelli presidente onorario, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione.

I VINCITORI

Si tratta di Marco Rossetti e Francesca Topi per la puntata del programma RAI “Geo” intitolata Val d’Orcia sul tema “Io e Montalcino”, di Eleonora Cozzella per l’articolo Le vie del vino pubblicato nel quotidiano “La Repubblica” nella sezione “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” per opere a firma femminile e di Riccardo Lagorio per l’articolo I giorni della vendemmia, pubblicato nel mensile “Dove” sul tema “Il Brunello e gli altri vini di Montalcino”, quest’ultimo premiato direttamente dal Presidente del Consorzio Brunello Fabrizio Bindocci. Poco prima della premiazione è avvenuta anche la scelta del vincitore della sezione fotografica del Casato Prime Donne fra i cinque finalisti designati dalla giuria. 50 persone, prevalentemente residenti nel territorio, hanno votato senza conoscere l’autore delle immagini né il luogo in cui sono pubblicate. Una scelta che riguarda dunque solo l’interpretazione artistica dei meravigliosi distretti agricoli in cui nascono i vini Brunello e Orcia. Il vincitore 2019 è Alberto Flammia. Al femminile anche l'opera d'arte da affiancare alla dedica della vincitrice, ambedue si potranno ammirare nella cantina del Casato Prime Donne a Montalcino. La pittrice Elisabetta Rogai ha realizzato la tela "DiVINità", sintesi perfetta del l'incrocio tra i concetti di arte ed enologia.

La festa nel bosco della fattoria del Colle era dedicata ai territori antichi e un po' magici della Toscana del Sud: Valdorcia, Crete Senesi, Valdichiana e Montagna amiatina; quattro buffet a tema segnalati da pannelli dipinti hanno permesso agli invitati di scoprire zone vicine nella geografia e lontane nella storia e nella cultura materiale.

La giornata di festa è finita con il taglio e l'assaggio della torta preparata dal campione del mondo Rossano Vinciarelli. 

 

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La migliore tesi dell'Alma viene da Udine

A giudicare i 54 studenti della XXXII edizione del Corso Superiore di Pasticceria di ALMA una commissione d’esame che ha visto la partecipazione straordinaria, tra gli altri, di due Maestri della pasticceria italiana come Gino Fabbri e Fabrizio Galla. Dopo un iter formativo durato sette mesi, 45 ragazze e 9 ragazzi si sono sottoposti al giudizio della commissione d’esame per ottenere l’attestato di Professionista di Pasticceria Italiana.  Migliore studente della XXXII edizione del Corso Superiore di Pasticceria è risultata Alessandra Cucci, trentunenne, nata a Foligno, che ha conseguito una valutazione di 100/100, un risultato molto raro nella storia della scuola.

Da segnalare anche Ilaria Zerilli, 24 anni di Udine (nella foto)  il cui lavoro di tesi è stato giudicato il migliore in assoluto tra quelli discussi in sede di esame.  La trattazione – La Ciudad Condal – è stata scritta durante il periodo di tirocinio al ristorante Disfrutar di Barcellona, due stelle Michelin e 18° nella classifica The World’s 50 Best Restaurants.

Ora, per i giovani diplomati, si aprono le porte del mondo del lavoro. Solo in Italia sono oltre 40000, infatti, le imprese impegnate nella produzione e nel commercio di prodotti da forno. Un settore in crescita che offre lavoro più di 160000 persone, superando gli 8,3 miliardi di euro all’anno di fatturato (Istat, 2018).

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