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Rosolio 1870: distillato in rosa

rosolio Bertagnolli 1870rosolio Bertagnolli 1870ROSOLIO 1870: antichi sapori riscoperti. Di che cosa era ripieno il confetto che la Fata dai capelli turchini regala a Pinocchio? Esatto, rosolio! Come si chiama il corteggiatore della maga amelia nel mondo di Walt Disney? Rosolio! Un  liquore in passato riservato quasi solo alle donne per il suo moderato grado alcolico ma ritenuto di buon auspicio per gli sposi novelli.

Distilleria Bertagnolli ripropone oggi  il suo Rosolio 1870 che nasce dall'infusione di petali di rose, profumati e ricchi di oli essenziali in finissimo alcool, secondo l'a ricetta originale.  

 

La premiata Distilleria Bertagnolli venne fondata nel 1870 a Mezzocorona (Trento), dalla nobildonna Giulia de Kreutzenberg

 

 

ROSOLIO ORIGINALE

Il rosolio pare fosse conosciuto fin dal ‘500. Veniva prodotto, in particolare, nei conventi siciliani dai quali presto si diffuse nei salotti di tutta Italia. Giulia de Kreutzenberg, nobildonna, possidente di vigneti in Piana Rotaliana (nel cuore del Trentino- Alto Adige) e sposa di Edoardo Bertagnolli – erede di una famiglia di farmacisti –raccontava che lo aveva scoperto durante un viaggio in Sicilia ed era riuscita a farsene rivelare la ricetta da una giovane suora. Il Rosolio 1870 – spiega l’AD di Distilleria Bertagnolli, Riccardo Ravasio – ha un gusto molto attuale. Mi ha riportato alla mente un’epoca di buone maniere, di ospitalità discreta e allo stesso tempo elegante. 
Oltre che dai petali di rosa, il nome di questo liquore potrebbe derivare dal latino “ros solis”, che significa “rugiada del sole”. Come altri infusi del genere era considerato ideale per rivestire il ruolo di bevanda di fine pasto e,  grazie al suo grado alcolico moderato (tra 25 e 35%), trovava posto nelle feste di famiglia come battesimi e matrimoni. 
Cocktail Rosa mi manchiCocktail Rosa mi manchi

NUOVO COCKTAIL: ROSA MI MANCHI 

Ecco per voi uno spunto per un cocktail firmato dal barman trentino Marco Botto per Distilleria Bertagnolli. Un omaggio a Giulia de Kreutzenberg. 

 

Che cos'è la rosoliera? Recipiente di vetro o di cristallo, per lo più con bicchierini di stile analogo, usato per conservare e servire il rosolio o altri liquori: vassoio di lacca, nuovo fiammante, che reggeva una magnifica rosoliera, scriveva Pirandello 

 

 


INGREDIENTI

2cl lime
1 cl Bitter Campari
ME1 cl Bikens premium pink
4 cl Rosolio 1870

Orange twist

Tecnica di preparazione: Shake and strain

 

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Donne del Vino del mondo unite per rilanciare enoturismo e wine business post Covid

Donne del vino del mondo Milano Simei 2019Donne del vino del mondo Milano Simei 2019

Donne del Vino del mondo unite per rilanciare enoturismo e wine business post Covid. È quanto emerso dal meeting internazionale di Associazioni al femminile che si occupano di vino: quest’anno, l’incontro si è svolto online a un anno esatto di distanza dalla convention in rosa promossa dalle Donne del Vino italiane a SIMEI Milano 2019 (nella foto), Un momento di riflessione e di confronto per capire come i vari Paesi e le Donne del Vino stiano vivendo l’emergenza pandemica, che ha inflitto un duro colpo a tutto il settore vino non solo in Italia, ma in tutto il mondo.

«È tempo di rimboccarsi le maniche e pensare a come ripartire e con quali iniziative nel 2021 – afferma Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino-.  Avere creato una rete di Donne del Vino ci dà una visione internazionale e ci aiuta a pensare nuovi scenari per l’anno che verrà. Stiamo già lavorando a un grande evento mondiale, a marzo, che unirà idealmente tutte le donne che producono e si occupano di vino».

Cinelli Colombini: «Una rete internazionale capace di creare nuovi scenari per il 2021»

 

Rappresentate Undici nazioni: ogni associazione ha raccontato non solo la propria esperienza, ma ha fornito dati significativi sull’economia del mondo del vino e del turismo enogastronomico.  

In dettaglio.

Australia - Le australiane di The Australian Women in Wine Awards – guidate  da The Fabulous Ladies’ Wine Society si sono dette «molto scoraggiate». Sono aumentate molto le vendite on line di vino, ma l’epidemia di Covid rischia di creare grossi problemi in vendemmia e non sanno ancora se le autorità australiane consentiranno la raccolta manuale a gennaio. Hanno avuto un solo lockdown nazionale ma alcune regioni hanno dovuto chiudere una seconda volta. Le restrizioni sono ancora in vigore e i confini australiani sono chiusi a tutti i viaggiatori se non per comprovate necessità. Gli ordini diretti alle aziende vitivinicole sono crollate mentre le vendite dirette ai consumatori sono aumentate.

Georgia - Difficile il mercato anche per le produttrici georgiane. La Georgian Association of Women Winemakers racconta che hanno avuto un boom enoturistico nel 2019, che si è arrestato con l’arrivo del coronavirus. Il calo delle vendite di vino è stato dal 30% al 50% mentre il turismo del vino ha avuto una flessione di oltre il 50%

Argentina - Le argentine di A.MU.V.A. si sono presentate in gruppo in un’enorme arena tutta rosa: in estate, hanno portato avanti le loro attività con degustazioni e workshop on line; a luglio hanno fatto un brindisi virtuale per celebrare l’anniversario dell’Associazione. Il lockdown è stato molto difficile, ristoranti e bar sono stati chiusi per un periodo, le vendite in cantina sono diminuite del 30% mentre il turismo vitivinicolo ha subito un calo di più del 50%.

Francia - Scoraggiate le Femmes de Vin: il lookdown è stato terribile per il wine business e il vino veniva venduto quasi solo al supermercato e consumato dai francesi. Un grande aiuto per le cantine è stata la distillazione e il declassamento dei vini in tipologie più semplici. La seconda ondata del Covid è stata la peggiore e i ristoranti rimarranno chiusi anche a Natale.

Germania - Organizzatissime le tedesche di Vinissima che hanno messo in campo come le italiane moltissimi progetti. Le cantine possono vendere ma non offrire degustazioni. I consumatori bevono vino soprattutto a casa. Vinissima ha organizzato delle degustazioni on line aperte a tutti con Master of Wine e personaggi di rilievo del mondo del vino che commentano le bottiglie delle Donne del vino. Hanno organizzato anche un forum on line sul wine business al femminile.

Nuova Zelanda - Le Women in Wine NZ hanno dovuto cancellare gli eventi ed è stato impossibile convertirli on line. Ma una notizia è positiva: per la prima volta, nel premio per i giovani enologi, ci sono molte donne. Inoltre, riferiscono del successo ottenuto dal turismo in campagna e a contatto con la natura, nelle terre del vino, perché è considerato quasi una cura contro la depressione causata dal lockdown. Hanno avuto due blocchi il primo di circa otto settimane e un secondo di tre settimane ma circoscritto ad alcune zone. In nuova Zelanda sono state condotte molte campagne a sostegno dei prodotti nazionali, la perdita di vendite nell’esportazione è stata in parte recuperata dagli acquirenti locali. Anche per il turismo si è lavorato molto sul cercare di incrementare quello locale.

Austria - L’associazione  Frauen und Ihre Weine riferisce che hanno avuto grande successo le vendite dirette che in qualche caso sono avvenute mettendo le scatole di vino all’esterno delle cantine per evitare i contagi. Lo shopping e gli eventi sono stati convertiti on line o dislocate in situazioni inedite come le librerie. Hanno avuto due lock down, il primo dal 13 marzo al 15 maggio, il secondo è iniziato il 4 novembre. Le vendite in cantina sono diminuite del 30%,  stesso dato per il turismo vitivinicolo. Purtroppo il turismo nelle grandi città come Vienna e Salisburgo è diminuito dell’80%.

Croazia - Le WOW – Women on Wine sono riuscite a organizzare comunque gli eventi, in particolare quelli riguardanti i vitigni autoctoni, mettendo in atto precauzioni e controlli sanitari dei partecipanti, È stato possibile fare attività dal vivo solo in estate, il resto è stato spostato on line. Le componenti dell'associazione sono aumentate e ora sono circa 200. Il turismo del vino è calato dal 30% al 50%.

Cile - Fortissimo impatto da Covid, L’Asociación Mujeres Del Vino Chile (MUV) spiega che ora il turismo verso il Cile si è fermato del tutto. Il governo sta finanziando i protocolli sanitari e una nuova campagna intitolata “Se vai in una vigna” insieme  agli eno-tickets. L’associazione ha aumentato il numero delle associate e adesso riunisce 92 donne del vino, il secondo anniversario dell’associazione viene celebrato on line con una piattaforma che serve per vendere vino ma anche per dare opportunità di lavoro. Il piano di prevenzione attuato da parte del governo cileno è stato chiamato “Step by step” e prevede cinque  fasi in base alle problematiche regionali che vanno dalla quarantena all’apertura avanzata. I grandi focolai si sono sviluppati nelle grandi città. Le vendite sono diminuite in media del 30%, quelle direttamente nelle cantine anche del 60% mentre il turismo del vino è drammaticamente calato ben oltre il 50%.

Perù - Nelle grandi città come Lima e Ica (grande polo vitivinicolo) non c’è stato un calo delle vendite, anzi le produttrici che hanno le aziende vicino a queste città si sono organizzate molto bene con la vendita on line. Mentre nei piccoli comuni, nelle vallate lontane dai grandi centri la situazione è disastrosa anche perché in alcune zone non ci si riesce a collegare a internet e questo ha penalizzato sia le vendite che le degustazioni on line, anche se il Covid a oggi non è arrivato. Ora in Perù è estate e c’è un po’ di turismo locale ma la situazione della pandemia è disastrosa e a breve chiuderanno tutto.

 

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Diversificare per vincere la sfida del nuovo enoturismo

donatella cinelli colombinidonatella cinelli colombini

I nuovi lockdown e le restrizioni ai viaggi impongono una riflessione per uscire dalla crisi. Innovarsi sarà fondamentale, ma il processo di digitalizzazione avviato in primavera deve proseguire. Solo il 22% delle cantine italiane vende esperienze online contro il 29% delle concorrenti spagnole. “Il settore enoturistico ha vissuto una ripresa durante i mesi estivi, a conferma della sua centralità nelle preferenze dei turisti, italiani e non. 

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Soste in camper con vista vigna

 

camper tra i vigneticamper tra i vigneti

La vacanza con sosta in camper su vista vigna: è la proposta di turismo eco-sostenibile pensata dalle Donne del Vino nell’anno dedicato a Donne, Vino e Ambiente. Da luglio, molte produttrici aprono le porte delle loro cantine ai turisti in caravan e camper per offrire loro la sosta di una notte fra i vigneti. È il progetto Donne del Vino Camper Friendly creato insieme al TCI - Touring Club Italiano.  

«Il concetto di ospitalità – dice la presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini - costituisce il punto di partenza del progetto Donne del Vino Camper Friendly che intende proporre i luoghi del vino come destinazioni privilegiate di chi fa viaggi itineranti. Per loro le Donne del Vino hanno pensato a una più ampia offerta di ecoturismo che prevede soste gratuite di una notte, sconti sullo shopping di vini e animazioni (a pagamento) da concordare direttamente con le produttrici: degustazioni all’aperto, pic nic e trekking tra le vigne».

SIGLATA UN’ALLEANZA CON IL TOURING CLUB ITALIANO PER UN PROGETTO CAMPER FRIENDLY

 

 

Sono già oltre 50 le adesioni delle cantine camper friendly delle Donne del Vino: l’elenco completo si può trovare QUI  L’iniziativa sarà divulgata anche sul sito del Touring Club Italiano. 

Camper nelle vigneCamper nelle vigne

Turisti in caravan e camper quanti sono e cosa vogliono

Nel 2017 già circolavano nel nostro Paese mezzo milione di caravan-camper (crescita annua del 14,8% per i camper e dell’8,5% per i caravan) che facevano viaggiare 3 milioni di italiani amanti della vacanza en plein air a cui si aggiungevano 2,6 di arrivi dall’estero. È probabile che questi flussi non subiscano lo stesso contraccolpo degli altri segmenti turistici a causa dell’epidemia Covid-19, anzi aumentino. Infatti se esiste una vacanza “covid free” è proprio quella che permette di avere la propria “casetta”, il proprio letto, il proprio cuscino, la propria zona pranzo, in ogni tappa del viaggio. Il turismo itinerante europeo ha nei tedeschi (1/3 delle nuove immatricolazioni) i maggiori utenti, genera 667 milioni di pernottamenti e un fatturato di 13,6 miliardi. Un tesoretto che vale la pena di guardare con molta attenzione soprattutto perché chi ama il turismo all’aria aperta desidera sostare a diretto contatto con la natura privilegiando il turismo eco-sostenibile al di fuori delle tradizionali rotte dei grandi flussi. Ovviamente, si suppone, servono piazzola, acqua luce. 

Le cantine delle Donne del Vino super destinazioni di turismo itinerante

Quale migliore destinazione delle cantine delle Donne del Vino per chi viaggia en plein air? Il segmento femminile dell’enologia ha un grado di attenzione all’ambiente molto alto testimoniato anche dal sondaggio effettuato nel 2017 fra le socie in cui il numero di cantine BIO o biodinamiche era di 7 punti percentuali superiore alla media. A questo si unisce l’orientamento produttivo verso i vini di alta qualità e la particolare attitudine all’accoglienza per cui il 91% delle cantine ha il punto vendita e il 79% la ristorazione.

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Chiaretto in Cantina e week end in vigna

Chiaretto in CantinaChiaretto in Cantina

Sabato 4 e domenica 5 luglio 2020 venti cantine del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino saranno aperte al pubblico per visite e degustazioni

L’iniziativa, denominata Chiaretto in Cantina, è stata organizzata unitariamente dalla Fondazione Bardolino Top, dal Comune di Bardolino  e dal Consorzio di Tutela ed è stata inserita nel progetto L’Estate del Chiaretto di Bardolino.

Le aziende aderenti, dislocate in tutto il territorio consortile, dal Garda al monte Baldo, dalla Valdadige cfino a Soave, proporranno ai visitatori calici di Chiaretto e degli altri vini del territorio, accompagnati da taglieri di formaggi, salumi o altri prodotti tipici.

«L’iniziativa Chiaretto in Cantina è un’occasione per tornare a vivere in serenità il territorio vinicolo del lago di Garda e del suo entroterra. – spiega Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino – Le cantine consorziate proporranno un programma in cui sarà possibile scoprire i vini, gli oli e gli altri prodotti locali in una giornata in vigneto di svago e convivialità».chiaretto sul molochiaretto sul molo

«L’Estate del Chiaretto di Bardolino è l’evento che ha segnato la ripartenza del nostro territorio e un progetto che sicuramente proseguirà anche nel 2021, quando potremo fare coincidere la sua conclusione con il Palio del Chiaretto»  ha spiegato Carlotta Bonuzzi, consigliere comunale con delega alle manifestazioni. Dopo il weekend del Chiaretto in Cantina, il fine settimana dell’11 e 12 luglio sarà dedicato alle attività del centro storico e il principe rosa del Lago di Garda verrà riportato lungo le vie del paese con le attività che proporranno piatti tipici e aperitivi a base di Chiaretto di Bardolino.

Sul sito del Consorzio di Tutela e su quello della Fondazione Bardolino Top è disponibile l'elenco delle cantine aderenti e tutte le indicazioni per la prenotazione di Chiaretto in Cantina. Le visite, organizzate dalle singole cantine, saranno gestite nel pieno rispetto delle normative riguardanti il distanziamento sociale.

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Women in Olive Oil

women in olive oil logo women in olive oil logo

Sono entrata a fare parte - per invito - e ne sono onorata, delle Women in Olive Oil. Tutto è nato da Charlottesville in Virginia a fine aprile 2020 ed è cresciuto su Facebook. L'idea di creare questo gruppo social che in pochi mesi è diventato un fenomeno internazionale è stata di Jill Myers. Quattro le parole d'ordine: comunità, coesione, lavoro di gruppo e stabilità sociale. Naturalmente facciamo parte da tempo dell'Associazione Italiana Donne dell'Olio, straordinaria organizzazione presieduta da Gabriella Stanfield,  tesa a sottolineeare il valore del ruolo femminile nel mondo dell'olivicoltura. 

L'obiettivo di Women in Olive Oil  è di creare uno strumento che unisca a tutti i livelli le donne impegnate nel comparto olio da olive, per creare una piattaforma in cui le donne possano scambiarsi conoscenze, competenze ed esperienze, per creare nuovi progetto.

Presidente ed esperta assaggiatrice, è Alexis Kerner, nata a Filadelfia, ma che vive a Siviglia. Vicepresidenti: Fabienne Roux, di Aix en Provence e Caroline Robitaille, californiana.

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Formazione on line delle Donne del vino

DDVDDV

La primavera delle Donne del Vino è dedicata alla formazione online. Parte oggi  5 maggio 2010 una nuova iniziativa con dei VIDEO TUTORIAL dove le produttrici, le giornaliste, le ristoratrici, le sommelier e le enotecarie vi insegneranno come produrre, vendere e raccontare il vino. La prima lezione è sul Turismo del vino a cura della presidente Donatella Cinelli Colombini. 

I video tutorial - al momento sono 14 - saranno messi online con una cadenza di due video alla settimana: il lunedì e il giovedì alle 11,00 fino al 18 giugno. 

Si possono vedere anche sul canale You Tube  https://youtu.be/XdqHuW0FvIU e sui  canali social Facebook: Associazione Nazionale Le Donne del Vino; Instagram IGTV: @donnedelvino; Twitter: @donnedelvino.

INIZIATIVA DI FORMAZIONE GRATUITA ONLINE INSERITA NEL PROGETTO FUTURE MA APERTA A TUTTI

 Al momento i video tutorial sono quattordici in programmazione fino al 18 giugno. Si parte con i tutorial della presidente Cinelli Colombini su turismo e tipologie di cantine vinicole. Chi ha piacere di ricevere video o le slide, dove previste, può richiederle a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

«Il progetto FUTURE – ricorda la presidente Donatella Cinelli Colombini - è nato da un’idea di Alessandra Boscaini, responsabile commerciale di Masi e delegata del Veneto. Finora ha raccolto in un data base sul sito dell’associazione, l’offerta formativa delle nostre socie: lezioni, visite, stage in cantina. Ora ripartiamo con questi video tutorial che sono fruibili per tutti quelli che vogliono sapere di più su determinati argomenti: chi guarda avrà l’emozione di imparare direttamente dalle produttrici e dalle donne del vino che si mettono in gioco e insegnano in prima persona. È facile, è bello, è utile ad altri. Aiuta a vincere l’ansia e ritrovare fiducia. E non ultimo, aumenta la visibilità delle singole socie e delle loro imprese».

Nella video gallery del sito www.ledonnedelvino.com elenco dei video con i temi delle singole lezioni e il nome delle Donne del Vino che ne sono protagoniste.

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Turismo del vino ucciso dal Covid

enoturismo

Donatella Cinelli Colombini, ideatrice della giornata Cantine Aperte e prima promotrice del turismo del vino in Italia, docente di enoturismo in Master universitari e autrice di tre manuali sulla wine hospitality, oltre che presidente dell'associazione nazione Le donne del vino, fa il punto sugli effetti del Covid-19 nelle cantine turistiche italiane che perdono business e posti di lavoro perché difficilmente riusciranno a ripartire dopo la fase 1.

Il turismo è la vittima economica principale dell’epidemia Covid: un miliardo e quattrocento milioni di viaggiatori l’anno con un business mondiale intorno a 1.300 miliardi bloccato dalla paura. Paura di salire in aereo dove potrebbero esserci dei passeggeri contagiosi oppure di andare in alberghi o ristoranti dove il viaggiatore precedente, forse malato di Covid-19, potrebbe avere starnutito su coperte o cestini del pane… La reclusione in casa ha aumentato la percezione di pericolo rispetto a tutto quello che sta fuori delle mura domestiche per cui le vacanze, più che momenti di evasione, appaiono come esperienze ansiogene con il coronavirus sempre in agguato. Meglio evitare? Una prospettiva che la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha espresso con la frase "non prenotare le vacanze della prossima estate" e che il Presidente dell’Istituto Superiore della Sanità Silvio Brusaferro ha ripreso il 17 aprile "è presto per pensare alle vacanze".

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Se dico donne dico... vino

Il tema dell’anno “Donne vino e ambiente” è particolarmente caro all’universo femminile: il sondaggio effettuato nel 2017 sulle produttrici appartenenti all’associazione nazionale Le donne del vino ha rivelato che le imprese in conversione, bio e biodinamiche erano il 16% in più della media nazionale, mentre un’indagine recente condotta da Wine Intelligence ha mostrato come il 53% delle consumatrici statunitensi preferisce le cantine che si impegnano nella sostenibilità e nell’etica.

In occasione dell’incontro “Biologico, biodinamico e naturale: differenze e significati” di sabato 7 marzo, ore 10, via A. Longo 19 – 95125 Catania, verranno affrontati temi di sostenibilità in campo vitivinicolo, supportate dagli esperti del Consorzio EtnaAmbiente con ricercatori della Facoltà di Agraria dell’Università di Catania. Modera la giornalista Giusy Messina della delegazione Sicilia.

E’ arrivato il tempo di imparare a conoscere ancora più approfonditamente i dettagli della nostra terra indagando gli aspetti più profondi dello strettissimo rapporto Vino/Vigna, le complesse interazioni tra le singole parcelle vitate e la grande biodiversità dell’ambiente naturale in cui sono immerse.

Il rapporto tra il vino e il suo ambiente è un’esperienza sensoriale a tutto tondo olfattiva e gustativa: una passeggiata tra i vigneti permette di sentire i profumi di erbe e comprendere come l’ambiente influisce sulle degustazioni. La sostenibilità non è un processo casuale, ma un atto volontario che, oltre alla sapienza tramandata, richiede il supporto della scienza, della tecnologia e dell’organizzazione.  La mission è ricreare un ambiente migliore di quello che abbiamo ereditato, rafforzando la vocazione storica verso la qualità e la continua sperimentazione.
La consapevolezza è il modo migliore per condurre un progetto con senso di responsabilità, senza compromettere il futuro delle prossime generazioni.

Duplice l'obiettivo dell'incontro che se da una parte motiva e invoglia le aziende a produrre bottiglie a emissioni zero, dall'altro intende offrire una corretta informazione al consumatore.

L'iniziativa “Donne, vino e ambiente2020” che si svolgerà nella città etnea, coniuga le testimonianze di buone pratiche che coinvolgono istituzioni, cittadini ed associazioni del no profit in un percorso culturale di educazione ambientale, insieme alle ricerche di giovani donne siciliane laureate in Scienze Agrarie che spiegheranno le differenti tipologie di produzione legate ai temi della sostenibilità, da quella biologica alla biodinamica a quella naturale, con il corredo di norme legislative vigenti.

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Le Donne del Vino puntano su una nuova sostenibilità

Le Donne del Vino celebrano la festa della donna colorando le botti di verde: Simbolo di una nuova sostenibilità ed anche di speranza per tutta l'Italia.

La presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini ha lanciato alle associate un invito al coraggio e alla prudenza unendosi in una grande campagna di comunicazione social. Ciascuna dovrà scattarsi una foto accanto a una botte colorata di verde, sulla quale scriverà un suo pensiero, un’azione fatta, uno slogan, un consiglio sul rispetto ambientale.

by ValerioMariniby ValerioMarini

Il tema scelto per il 2020 è infatti Donne, vino e ambiente. La botte verde diventa il simbolo dell’impegno ambientalista delle donne, della green revolution di cui si fanno messaggere, ma anche un messaggio di speranza per tutta l'Italia – dice la presidente: 

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Donne Vino & Ambiente

Immagine di Valerio MariniImmagine di Valerio MariniIl tema scelto dalle DDV per il 2020 è Donne, Vino e Ambiente con l’avvio del progetto “Donne in classe A” sull’innovazione e il risparmio energetico in cantina. Prossimo appuntamento con la tradizionale Festa delle Donne del Vino (dal 1° al 14 marzo) con eventi in tutta Italia.

Immagine di Valerio MariniImmagine di Valerio MariniA Vinitaly (19-22 aprile), le Donne del Vino saranno protagoniste di una degustazione internazionale guidata dal giornalista Ian D’Agata. In maggio, due donne del vino avranno l’opportunità di volare in Canada per partecipare alla giuria della Sélections mondiales des vins Canada che si svolge ogni anno in Québec sotto la direzione di Nancy Rossi. A fine giugno, il meeting nazionale si terrà nelle vigne di Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio dell'Umanità Unesco (26-27-28 giugno). In autunno, infine, ci sarà la premiazione del Personaggio dell’Anno.

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CHI SONO LE DONNE DEL VINO
Le Donne del vino sono un’associazione senza scopo di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi quasi 900 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni.

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