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Nella foto: scarpene

Conoscete il patrono dei pescatori?


Statua di Sant'Andrea nell'omonima chiesa veneziana detta anche della ziradaStatua di Sant'Andrea nell'omonima chiesa veneziana detta anche della ziradaIl 30 novembre si festeggia Sant'Andrea, Patrono dei pescatori. Una data che, nelle comunità pescherecce adriatiche, viene celebrata ogni anno con grandi feste a base di baccalà, sogliole, e tanto buon vino.
Una data in cui i pescatori chiedono la benedizione della propria barca, rito di buon auspicio con l’augurio
che nell’anno a venire la pesca sia abbondante e che non avvengano incidenti e disgrazie. Anche perché, oggi
come un tempo, i pericoli, per chi va per mare, sono ancora tanti, lavorando spesso in condizioni proibitive
per maltempo o per stress.
In Chioggia, il culto di Sant’Andrea risale a prima dell’anno Mille. Nella chiesa di Sant’Andrea esisteva, sino alla
caduta della Repubblica Veneta, la corporazione dei pescatori, intitolata a tale apostolo, con finalità religiose
e di mutua assistenza, evidenziate nella Mariegola (lo Statuto), o libro-regola.

Per la festa di Sant’Andrea era famosa la credenza che chi entrava per primo nella chiesa del santo apostolo avrebbe ricevuto in dono un capòto de Salonìco e na càrega de orae (un cappotto di lana grezza e pesante, come quelli in uso a Salonicco e un cesto di orate). Si racconta di numerosi creduloni che si alzavano nel pieno della notte per mettersi in coda davanti alla porta della chiesa onde ricevere il dono, dimenticandosi che il primo a entrarvi era sempre ed invariabilmente èl sagrestan, il sacrestano della chiesa.

Andrea esercitava il mestiere di pescatore sul lago di Tiberiade insieme con il fratello Simone, poi ribattezzato Pietro. Fu Andrea che, davanti alla folla affamata, indicò al Maestro un fanciullo con cinque pani d’orzo e di due pesci: umili cibi da pescatori che divennero migliaia nel miracolo evangelico della “moltiplicazione dei pani e dei pesci”.

Tradizione vuole che sia stato martirizzato a Patrasso,  in Grecia, dove era diventato vescovo:  si dice che venne legato, e non inchiodato, su una croce a forma di X detta “Croce decussata”, popolarmente  conosciuta con il nome di “Croce di Sant’Andrea”. A Patrasso, città di cui è il santo patrono, lo ricordano il 30 novembre con cerimonie religiose che si concludono con festeggiamenti a base di cibi tipici, fra cui “polpo al sugo”.
  
Per Sant’Andrea nella provincia di Viterbo i fidanzati si scambiano per regalo dei pesci di cioccolato o di pasta di mandorle e pesci dolci vengono regalati anche ai bambini.

La festa più importante in onore di Sant’Andrea, con la processione del busto del santo,  si svolge ad Amalfi, nella cui cattedrale  si conservano le reliquie del santo. Si racconta che a portarle fu il  cardinale amalfitano Pietro Capuano, legato del papa alla IV Crociata.


Last but not least: nella bandiera della Scozia figura la “Croce di sant’Andrea”e tutto il Paese celebra il suo santo patrono  dichiarando la giornata del 30 novembre festa nazionale. A Roma i cittadini della Scozia possono  venerarlo  nella bella chiesa Cinquecentesca di Sant’Andrea degli Scozzesi in Via delle Quattro Fontane.

E sempre a Roma, nel Ghetto, si trova, sebbene ormai sconsacrato, l’Oratorio di Sant’Andrea dei Pescivendoli, costruito nel 1689 nello stesso  luogo dove molti secoli prima, all’epoca dell’Imperatore Augusto, c’era il mercato del pesce.  Di quel periodo rimane la cosiddetta  “Pietra del pesce”: una lastra marmorea posta sul Portico di Ottavia, la sorella di Augusto, in cui si possono leggere le misure che dovevano avere i pesci da “donare” obbligatoriamente ai Conservatori di Roma.

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GPS per uno sviluppo sostenibile nell'uso delle risorse nella laguna di Marano

Lunedì 26 ottobre 2015 con inizio alle 11.00 presso il Parco Scientifico e Tecnologico "Luigi Danieli" in via Linussio  a Udine è in programma la presentazione dei dati del progetto "Crtl+Capa Automated" realizzato nell'ambito dei F.E.P.- 2007/2013 (Fondo Europeo per la Pesca) Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Misura 3.5 Progetti Pilota.

L'iniziativa viene promossa da Almar società cooperativa agricola operante nel settore dell'allevamento dei molluschi con sede a Marano Lagunare e Dermap srl con sede nel medesimo Parco scientifico di Udine .

La Venericoltura in Laguna di Marano e Grado iniziata nel 1986 con modalità specifiche, codificate e riconosciute come Modello Marano ha sviluppato il controllo delle operazioni di semina e di raccolta delle vongole veraci coltivate in concessioni lagunari, con un precedente progetto denominato CTRL+CAPA. Il progetto ha realizzato un sofisticato sistema GPS con un alto grado di definizione ed inoltre ha raggiunto dei primi importanti obiettivi nell'ambito dell'automazione della gestione delle attività di coltivazione della laguna. Per la prima volta si è in grado di disporre di dati definiti e certi sulle aree raccolte vs le aree da raccogliere, prima ma non era possibile intervenire in modo automatico e istantaneo sulle correzioni delle rotte.

Il progetto CTRL+CAPA Automated è centrato:
-sulla necessità di dotare l’imbarcazione di un apparato propulsivo interagente in grado di compensare e correggere in maniera efficace gli effetti del vento e delle correnti di marea.
-sulla necessità di collegare l’apparato di movimento al sistema GPS in grado di guidare la posizione dell’imbarcazione e correggere, all’istante, gli errori di linearità durante la fase di raccolta, assicurando la massima resa con il minor tragitto e soprattutto senza avere la necessità di ritornare sui luoghi dove è già avvenuta la raccolta.

Le problematiche della raccolta delle vongole allevate risultano essere di interesse collettivo in quanto coinvolgono tutti gli operatori (Imprese di pesca, Cooperative, Consorzi…) che hanno investito e credono in questo modello di sviluppo sostenibile di uso delle risorse.

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Ripopolamento ittico e innovazione

Grande successo per Fish Very Good - Il Salone organizzato da GAC FVG, cui capofila è Aries - Camera di commercio di Trieste. Migliaia di triestini e turisti hanno animato il salone sul Molo Audace dedicato al mare e ai suoi tesori tra workshop, scuola di cucina e opportunità di degustare il pesce 'povero' in modo nuovo e gustoso.

Domenica 6 settembre anche un importante approfindimento a cura di OGS. Sono stati presentati i risultati del progetto Trecorala, finanziato dal programma Interreg Italia Slovenia. È stato evidenziato il ruolo degli affioramenti rocciosi per il mantenimento della biodiversità. Le trezze, infatti, rappresentano luoghi ideali sia per il ripopolamento sia per il mantenimento dei riproduttori. Sono siti scelti dagli organismi che cercano un riparo, una tana sia per proteggersi dai predatori sia per deporre le uova.
Il tema è stato introdotto da Paola Del Negro di OGS, responsabile del progetto Trecorala, mentre Saul Ciriaco della cooperativa Shoreline, ha mostrato la ricca biodiversità ittica che popola gli affioramenti, e Diego Borme di OGS ha descritto i risultati relativi agli effetti delle trezze sul mercato ittico e sulla dispersione  dei molluschi di interesse commerciale. Leggi anche Conoscete le trezze?


Modernità e innovazione nel settore della pesca sono state le protagoniste dell'approfondimento coordinato da Walter Macovaz, costruttore navale e già docente di disegno e laboratorio di costruzioni navali e da Paolo Richiardi, esperto di programmi di innovazione per la cantieristica. Il tema, particolarmente affascinante, ha avuto come protagonista il modellino di uno scafo in legno lamellare da 12 m, che il professor Macovaz propone quale moderno peschereccio a basso impatto sull'ambiente. “Una visione nuova per questo settore - ha detto Macovaz - che andrebbe a sostituire barche ormai anche con 40-50 anni di servizio sulle spalle e quindi costruite con tecnologie e attrezzature ormai obsolete. Motori e dotazioni elettriche ed elettroniche in grado di ottimizzare costi e risultati dell'attività di pesca”.


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Sul Molo Audace si impara a cucinare il pesce

Un'intera giornata per imprare a cucinare il pesce venerdì 4 settembre e un'intera giornata per assaggiarlo al Ristofish dell'Associazione cuochi Trieste posizionato sul molo, in mezzo al mare. Anche sabato 5 settembre sul molo Audace, praticamente in mezzo al mare che bagna le Rive triestine, si potrà imparare a cucinare il pesce Scuola di Cucina di Fish Very Good, curata dall'Associazione Cuochi Trieste e con la partecipazione del biologo Aurelio Zentilin che inquadrerà le specie ittiche protagoniste dei piatti. Non solo, grazie alla collaborazione con l’Associazione dei Viticoltori del Carso-Kras e con AIS - Associazione Italiana Sommelier, la degustazione dei piatti sarà accompagnata anche da quella di un vino del Carso.
La partecipazione alla Scuola di Cucina è gratuita, ma con obbligo di preregistrazione su www.fishverygood.it/eventi (fino a esaurimento posti).

Ecco il programma di sabato 5 settembre

Sabato 5 settembre 2015
Ore 11.00 - 11.45
Specchio di polenta e ricotta del Carso con zuppetta di vongole allo zenzero. Maestro Sergio Mian
Ore 12.00 - 12.45
Pedoci con Carnaroli in salsa di pomodoro caramellata al limone. Maestro Germano Pontoni
Ore 13.00 - 13.45
Cavolo capuccio stufato al kren in boretto di fasolari. Cuoco Luca Gioiello
Ore 17.00 - 17.45
Sardoni in savor di terrano dolcificato al miele e rosmarino. Cuoco Vincenzo Lavitola
Ore 18.30 - 19.30
Sarde alla beccafico aromatizzate con vino dolce e finocchietto. Cuoco Andrea Basilico

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GAC Nord Sardegna a Fish Very Good

Il 4 settembre 2015 a Trieste in occasione dell’inaugurazione dello stand GAC Nord Sardegna si terrà un incontro per illustrare  i contenuti dell’azione “RETI LUNGHE. Cooperazione con i paesi del Mediterraneo” – che vede impegnata la Camera di Commercio di Sassari - Nord Sardegna – come partner operativo e cofinanziatore del PSL “Pesca e sviluppo sostenibile nel Nord Sardegna”.

Ore 17.00 apertura stand
Prenderanno parte alla tavola rotonda:
Gavino Sini – Presidente CCIAA Sassari
Benedetto Sechi Presidente GAC Nord Sardegna
Antonio Paoletti Presidente CCIAA Trieste e Presidente GAC Friuli Venezia Giulia
Maria Antonietta Deroma  Direttivo F.A.S.I. (Federazione Circoli Sardi)
Salvatore Dore Presidente Circolo Sardi di Trieste
Pietro Esposito Segretario generale CCIAA Sassari
Pierluigi Medeot Segretario Generale CCIAA Trieste

Proiezione del documentario sulla pesca della Sardina nel Golfo dell’Asinara, tratto dal film/documentario “Luci a Mare” .

A conclusione della tavola Rotonda sarà siglato il protocollo d’intesa tra GAC Nord Sardegna e GAC del Friuli Venezia Giulia. Il protocollo, oltre a concordare le attività relative all’evento “Fish Very Good – Salone Miglio Zero) prevede che l’intesa possa proseguire nelle azioni e nelle attività previste dai rispettivi FLAG, dal FEAM (Fondo Europeo Pesca e Affari Marittimi) della programmazione Comunitaria 2014/2020.

Seguirà degustazione di prodotti sardi

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Lezioni di cucina per preparare il pesce FVG

Il 4 settembre 2015 sul Molo Audace inaugurazione del Salone a Miglio zero, Fish Very Good. Sicuramente uno degli aspetti più interessanti del programma saranno le lezioni di cucina per imparare a riconoscere, a preparare e a cucinare il pesce, lezioni gratuite (da prenotare a www.fishverygood.it/eventi)

Alla Scuola di Cucina di Fish Very Good verranno date le risposte a molti quesiti: quale è il periodo migliore per gustare cozze e sardoni? Quali sono le specie ittiche del nostro mare? Come è arrivata la vongola filippina a Marano Lagunare? E il ribon come si chiama in italiano? E ancora: Come si sfiletta il pesce?  Come si sceglie? Quali specie ittiche in quali stagioni? Come preparo un menu gourmet a base di pesce sotto i 10 euro? Quale pesce e come prepararlo quando c'è poco tempo per cucinare?

Ogni giorno, appuntamenti in pillole grazie alla regia dell’Associazione Cuochi Trieste e con la partecipazione del biologo Aurelio Zentilin che inquadrerà le specie ittiche protagoniste dei piatti. Non solo, grazie alla collaborazione con l’Associazione dei Viticoltori del Carso-Kras e con AIS - Associazione Italiana Sommelier, la degustazione dei piatti sarà accompagnata anche da quella di un vino del Carso.


La partecipazione alla Scuola di Cucina è gratuita, ma con obbligo di preregistrazione su www.fishverygood.it/eventi (fino a esaurimento posti).

PROGRAMMA
Venerdì 4 settembre 2015
Ore 11.00 - 11.45
Specchio di polenta e ricotta del Carso con zuppetta di vongole allo zenzero. Maestro Sergio Mian
Ore 12.00 - 12.45
Pedoci con Carnaroli in salsa di pomodoro caramellata al limone. Maestro Germano Pontoni
Ore 13.00 - 13.45
Sardoni in savor di terrano dolcificato al miele e rosmarino. Cuoco Marc Pavel
Ore 17.00 - 17.45
Purea di patate agliate con mantecatura di prezzemolo e sgombro. Cuoco Emanuele Felluga
Ore 18.30 - 19.30
Cappuccino di canoce. Cuoco Daniele Valmarin

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Fish Very Good: Salone a Miglio zero sul Molo Audace

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Fish Very Good: Salone a Miglio zero sul Molo Audace


Dal 4 al 6 settembre sul Molo Audace di Trieste  “Fish Very Good – Il Salone a miglio zero”. Tre giorni per conoscere meglio il pesce del nostro mare, tra scuola di cucina, workshop, attività divulgative e navigazioni a bordo di pescherecci. L’evento è organizzato dal GAC FVG, Gruppo di Azione Costiera del Friuli Venezia Giulia. “Fish Very Good – Il Salone è un esperimento di salone del pesce che nei nostri obiettivi vorremmo portare in regione e a Trieste nel contesto di una ampia e articolata fiera dedicata al mare e a tutte le eccellenze che il territorio può offrire in questo settore” ha spiegato Antonio Paoletti, presidente del GAC FVG, in sede di conferenza stampa.
Il suo obiettivo è quello di promuovere la cultura del mare e della pesca e un consumo di prodotto ittico più consapevole che tenga conto della provenienza e della stagionalità della materia prima.


Il Salone si articola in numerose attività informative e divulgative, completate dall’imprescindibile momento di degustazione. Aggiunge Patrizia Andolfatto, direttore di Aries, capofila di GAC FVG: ”Workshop, animazione per i bambini, brevi navigazioni a bordo di pescherecci e lezioni di cucina animeranno la tre-giorni dedicata al prodotto ittico. Particolare risalto avrà la Scuola di Cucina in cui i cuochi saranno affiancati da un biologo, che fornirà un inquadramento sulle specie ittiche protagoniste dei piatti, e da sommelier dell’Associazione Italiana Sommelier che faranno degustare il piatto in abbinamento a un vino del Carso dell’Associazione Viticoltori del Carso-Kras”.

A orario continuato fino alle 20 sarà aperto anche il RistoFish per pranzi e cene circondati dal mare, sulla punta del Molo Audace, ma anche per rapidi stuzzichini e “Aperifish” d’asporto.

La parte divulgativa si completa con una di supporto ai protagonisti della pesca locale: incontri d’affari tra operatori della regione e buyer stranieri, austriaci e tedeschi, nell’ottica di eventuali future collaborazioni commerciali.


“L’organizzazione di questo evento è un bel traguardo - nota Marina Bortotto, direttore del Servizio caccia e risorse ittiche della Regione Friuli Venezia Giulia – soprattutto tenendo conto della complessità amministrativa che viene imposta ai GAC”. “I Gruppi di Azione sono un punto di snodo su cui l’Unione Europea punta per ricostruire il tessuto locale, quindi delle realtà con un ruolo fondamentale che trova anche ampio e rilevante spazio nella prossima programmazione europea” chiarisce Igor Dolenc, vicepresidente della Provincia di Trieste. “L’auspicio è che il GAC FVG possa proseguire la sua azione e ampliarsi accogliendo sempre più realtà del territorio” aggiunge Vladimir Kukanja sindaco di Duino Aurisina.

Il Salone è momento di punta della campagna di sensibilizzazione “Fish Very Good” rivolta ai consumatori del Friuli Venezia Giulia, che proseguirà anche nei mesi a venire in ristoranti, pescherie e centri commerciali, e che mira a promuovere i prodotti ittici locali secondo stagionalità, aumentando la dimestichezza del consumatore verso specie ittiche dimenticate, evidenziandone le proprietà nutritive, l’aspetto e il gusto. Per promuovere il prodotto “Fresco, Vicino, Genuino”. “Sono stati sensibilizzati i ristoratori regionali e in molte realtà vengono proposte ricette e piatti con il pescato locale di stagione” conclude Antonio Paoletti, presidente GAC FVG”.

Leggi anche Attorno alla pesca c'è il mondo del GAC

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Sgombri e altri pesci estivi

Sgombro nell'orto, la ricetta che al Bagatto ha proposto all'evento Vinja in BSgombro nell'orto, la ricetta che al Bagatto ha proposto all'evento Vinja in BEstate di bagni, spiagge, sgombri (Scomber scomber ) e Lanzardi (Scomber japonicus). Nel Golfo di Trieste quando si parla di estate è immaginare spiagge le sabbiose del litorale friulano, i famosi bagni e le baie ciottolose di Trieste,  ma in cucina, è evocare il pesce azzurro, soprattutto Sardine (sardelle) Acciughe o Alici (i sardoni de Barcola) e Sgombri (sgunbri o scombri)…
Di questo gruppo, una delle specie più ricercate in tutti i mari d’Europa è senza dubbio lo sgombro (Scomber scomber,  cod FAO alpha3: MAC). Pelagico e gregario, può raggiungere eccezionalmente una lunghezza di 50 cm, il chilogrammo di peso e può vivere fino a 17 anni.

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Attorno alla pesca c'è il mondo del GAC

Attorno alla PESCA c’è un mondo. Turismo, protezione ambientale, sviluppo economico. Il Gruppo di Azione Costiera Friuli Venezia Giulia GAC FVG è nato per valorizzarlo. Gruppi di Azione Costiera: che cosa sono? Per promuovere lo sviluppo organico ed equilibrato del settore della pesca nel rispetto delle risorse marine e ambientali, l’Unione Europea ha messo in campo da qualche anno i Gruppi di Azione Costiera (GAC, il corrispettivo inglese è FLAG). Si tratta di organismi costituiti da enti pubblici e privati. Nell’Unione Europea ce ne sono 312, in Italia 43 e anche in Friuli Venezia Giulia se n’è costituito uno. Il GAC FVG è nato nel 2012, abbraccia il territorio di Duino Aurisina (TS) e di Marano Lagunare (UD) ed è formato da Aries - Camera di Commercio di Trieste, Comune di Marano Lagunare, Comune di Duino Aurisina, Confcooperative FVG, Legacoop Fvg, UILA Fvg, Consorzio Promotrieste, Cooperativa Portomaran. Le sue attività sono finanziate dal Programma Operativo del FEP - Fondo Europeo per la Pesca 2007-2013 della Regione Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo del GAC FVG è supportare e rivitalizzare il settore della pesca, ampliando il suo tradizionale campo d’azione.

Qualche esempio / 1 Turismo naturalistico

Le aree di pesca possono essere territori di grande fascino e interesse naturalistico. Basti pensare all’area delle Falesie di Duino o all'ambiente lagunare di Grado e di Marano Lagunare. Promuovere questo patrimonio è un’ulteriore via di valorizzazione dei territori di pesca.
Il GAC FVG sta attuando un’azione di coordinazione fra 5 riserve naturali (Area Marina Protetta di Miramare, RNR Falesie di Duino, RNR della Valle Cavanata, RNR delle foci del fiume Isonzo, RNR delle foci del fiume Stella e Valle del Canal Novo). Tra i mesi di luglio e settembre, verranno organizzate visite sia a terra che a mare dedicate a bambini e ad adulti. Mostre tematiche nelle riserve aiuteranno a raccontare il territorio e un’app dedicata diventerà strumento a disposizione anche dei turisti stranieri.

Qualche esempio /2 Creazione di pescaturismo

Aiutare i pescatori a diversificare la propria attività e allo stesso tempo ampliare l’offerta turistica del territorio sono obiettivi che il GAC FVG sta concretizzando con la creazione di pescaturismi. Fare pescaturismo significa portare i turisti sulla propria barca, mostrare attrezzi e azioni di pesca e allo stesso tempo raccontare il territorio marino e costiero. Un genere di turismo sempre più ricercato: quello che consente di vivere un'esperienza, di vivere il mare e la pesca per scoprire, per esempio, le iridescenze del pesce appena pescato o per scoprire il territorio da una diversa prospettiva.

Qualche esempio /3 Pescato “a miglio 0”

Non sono molti i consumatori che conoscono bene la varietà del pescato locale e la sua stagionalità. Molto spesso ci si orienta su poche specie ittiche. Per far sì che in tutta la regione si possano scegliere sì le nostre orate e branzini, ma anche cefali, moli, suri, pagelli… nella stagione giusta, il GAC FVG sta attuando iniziative promozionali nelle pescherie, nei ristoranti e nell’ambito di alcuni eventi con il progetto “Fish Very Good”. A inizio giugno, degustazioni e showcooking curati da Ami Scabar si sono svolti al Castello di Duino nell’ambito di Mare Morje Vitovska (nelle foto), mentre dal 4 al 6 settembre sul Molo Audace di Trieste si svolgerà “Fish Very Good – Salone a miglio 0” con workshop, degustazioni, giri in barca e molto altro ancora.

Maggiori informazioni sul sito fishverygood.it o gacfvg

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Conoscete le trezze?

Concluso, dopo tre anni di studi e di ricerche, il progetto “TRECORALA- TREzze e CORalligeno dell'Alto Adriatico”, iniziativa per la valorizzazione e gestione sostenibile delle “trezze”, particolari affioramenti rocciosi dei fondali del Golfo di Trieste, fondamentali per la preservazione della biodiversità.  Per lungo tempo si è ritenuto che l'Alto Adriatico fosse caratterizzato soltanto da fondali fangosi e sabbiosi, dalla ricchezza dei nutrienti e dalla bassa profondità (max 30 m). In realtà questa relativa monotonia è spesso interrotta da innumerevoli affioramenti rocciosi, che sono stati indagati solo a partire dagli anni '60. Anche nel Golfo di Trieste, il bacino superiore del Mare Adriatico compreso tra le foci del Tagliamento e Punta Salvore – Slovenia, si riscontrano queste formazioni sottomarine che in loco sono chiamate “trezze”.

Il progetto “TRECORALA- TREzze e CORalligeno dell'Alto Adriatico” prende il via proprio dall'intenzione di valorizzare queste strutture e di consentire una loro gestione sostenibile, data la loro importanza dal punto di vista biologico. In un bacino caratterizzato da fondali fangosi e sabbiosi, le trezze rappresentano delle “oasi di vita” in cui si concentrano la flora e la fauna dei fondi duri e costituiscono veri e propri rifugi sottomarini, ricchi di biodiversità. L'eterogeneità dei fondi duri è infatti maggiore di quella dei fondi molli, determinando una ricchezza di ambienti e di popolamenti diversificati che contrastano vistosamente con l'apparente uniformità dei fondi molli circostanti.

Le trezze sono dunque delle autentiche riserve naturali per la riproduzione e l’insediamento di organismi marini, sia di quelli che vivono saldamente ancorati al substrato, sia di quelli che necessitano di un riparo. In altre parole sono dei veri e propri rifugi sottomarini, ricchi di biodiversità.

Gli obiettivi di TRECORALA sono stati: ampliare le conoscenze sulle trezze e sui fondali a coralligeno del Golfo di Trieste, valutare lo stato di salute (Good Ecological Status - GES) delle trezze e dell'impatto delle attività di pesca, con il coinvolgimento degli operatori del settore, individuare linee guida per la loro gestione, tutela e valorizzazione rafforzando l’attrattività e la competitività e contribuendo alla salvaguardia della biodiversità, formulare proposte gestionali su alcune risorse di particolare interesse commerciale, fornire gli strumenti necessari per la gestione transfrontaliera congiunta delle aree marine sviluppando anche il comparto turistico.

Le indagini, effettuate a livello multidisciplinare da geologi, biologi, fisici, chimici, italiani e sloveni, sommate agli studi precedenti, hanno mostrato che esistono circa 250 trezze solo nel Golfo di Trieste tra punta Sdobba e punta Tagliamento, di cui ne sono state indagate ben 54. È emerso come ciascuna di esse sia “unica”. La fascia di maggiore diffusione di questi affioramenti è localizzata sui fondali antistanti le lagune di Grado e Marano, a una distanza dalla linea di costa compresa tra 2 e 17 km, e a una profondità variabile tra 8,3 e 21,5 metri. Le aree interessate da questi affioramenti rocciosi si estendono poi dal Golfo di Trieste fino al litorale di Ancona, lungo tutta la costa nord-occidentale e occidentale dell'Alto Adriatico.

 

I risultati principali sono stati:

Il mare non può essere separato da linee di confine e i pesci non hanno passaporto. È necessario quindi lavorare insieme con comuni metodologie e strumentazioni per la protezione, la difesa dell’ambiente e anche per il suo sfruttamento sostenibile. Alla luce degli studi effettuati, per migliorare e aumentare la biodiversità nelle trezze si potrebbero introdurre dei meccanismi di tutela e protezione degli affioramenti quali ad esempio il blocco degli ancoraggi indiscriminati, l'uso di attrezzi da pesca idonei, il controllo delle attività di subacquee ma anche lo sviluppo di una cultura del rispetto basata sulla diffusione della conoscenza. Per il futuro, il progetto ha evidenziato la necessità di definire strumenti di pianificazione e di gestione congiunte e condivise anche a livello transnazionale per le aree a coralligeno. Si tratta di una tematica di notevole importanza in quanto riguarda un habitat prioritario anche in considerazione dell’attenzione sottolineata dalla Strategia Marina per il descrittore “Integrità del fondo marino”.

Tra le problematiche tuttora aperte ci sono: la necessità di individuare e definire le attuali minacce alle biocostruzioni; la valutazione delle future minacce connesse ai cambiamenti climatici; e la realizzazione di azioni standardizzate di conservazione, mitigazione e monitoraggio in siti selezionati.

 L'iniziativa, finanziata nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dai fondi nazionali, vede la partecipazione di OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (nel ruolo di Lead Partner), Università degli Studi di Trieste - Dipartimento di Scienze della Vita, ARPA FVG, cooperativa Shoreline (realtà che gestisce la riserva di Miramare) e coinvolge i Comuni di Grado, Lignano Sabbiadoro e Marano Lagunare e l’Associazione Trezze di Lignano. È molto rilevante la partecipazione di importanti istituzioni slovene come la Stazione di Biologia Marina di Pirano (NIB), l’Università di Nova Gorica, il Ginnasio e Istituto nautico e elettronica Pirano.

 

 

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