#parolegolose. Una rubrica nata durante la quarantina (quarantena) Covid-19, ma covata a lungo, in attesa di esprimersi ed esplodere. PAROLE GOLOSE. PER SAPERNE QUANTOBASTA.Una rubrica che racconta di parole. E che nasce dal successo dell'altra nostra sezione Chiedilo a qb. Domande e curiosità che attirano e coinvolgono i nostri lettori. Saranno parole e frasi che racconteranno l'etimologia ma anche e soprattutto le origini di piatti, le trasmigrazioni di ingredienti e di vitigni, storie di modi di dire, di consuetudini alimentari. Senza troppe pretese, con la nostra consueta leggerezza. Per saperne quanto basta, appunto. #parolegolose
Dal 2021 la rubrica si arricchisce con le #ricettedaleggere. Ricette di scrittori, preparazioni tratte da libri che parlano di scrittori. Uno spunto per incuriosirvi e invitarvi a scoprire nuovi punti di vista.
Entrambe le rubriche #parolegolose e #ricettedaleggere sono aperte alle collaborazioni dei nostri lettori.
Segnalateci una parola golosa, indicateci un racconto culinario. L'indirizzo è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Scritto da Fabiana Romanutti il . Pubblicato in Parole golose.
#parolegolose. Anzi #sublimiparolegolose. Il Ricettario mitteleuropeo di Suor Antonija, Orsolina, raccoglie 801 ricette che intrecciano tradizioni e culture dell'area centro-europea. L'uovo fritto di Carlo Cracco, ricetta che impazza in rete ha in realtà un antenato nell'uovo fritto che suor Antonija preparava già cent'anni fa, senza la tecnologia attuale. Disponeva però di una Sorbettiera a manovella. La sua ricetta si chiama "Uova Regali" e la trovate al numero 71 del libro. Ma anche qui sotto.
La deliziosa ricetta di Macedonia che ho condiviso su Facebook dalla rubrica Senza zuccheri aggiunti di Nicola Santini doveva essere comunque confrontata con l'Artusi, mio punto di riferimento per capire l'evoluzione della storia del gusto. Ed eccola! Anche l'Artusi ha una ricetta di Macedonia. È la ricetta n. 772 de La Scienza in cucina e l'Arte di mangiare bene. Si chiama Macedonia ma in realtà è piuttosto un gelato di frutta o Miscellanea di frutta in gelo. Però viene inserita anche la frutta fresca. Ed è una novità per l'epoca.
#parolegolose. Ogni giorno qui a qb leggiamo la newsletter della rubrica Una parola al giorno. Alla ricerca di nuovi significati, etimologie curiose, sorprese e meraviglie. È la rubrica che ha ispirato la nostra sezione Parole golose. Una rubrica utilissima che consiglio a chiunque voglia vivere con stile l’avventura di conoscere la lingua italiana. Sono andata alla ricerca del vocabolo Sfizio [sfì-zio].Il motivo è presto detto:da alcuni mesi sul mensile qbquantobasta pubblichiamo gli Sfizi.di.posta di Marco Occhipinti, che hanno un altissimo indice di gradimento. Volevo quindi definire meglio che cosa fosse lo sfizio.
#ricettedaleggere. Leggete il testo senza chiedervi in anticipo chi sia l'autore (lo troverete indicato alla fine). Leggete con quanto amore e dedizione ne parla. Radici di casa che si aggrappano alla terra e che vanno conservate per nessun altro motivo che la gioia di riviverle. Per questa parmigiana servono tre fuochi, il sole la frittura, il forno. Un piatto di festa, di cucina modesta, preparato secondo antichi rituali.
“il sole che asciugava le fette, la frittura in olio, la perfezione in forno”. L'autore ha carpito la ricetta alla mamma e alla zia, Emma e Lillina. “Me ne fecero erede per commozione di fronte al mio entusiasmo per quel piatto. Le pietanze sono l'eredità, passaggio di bocconi e cure. Conservano un posto a tavola agli assenti. Le generazioni si staccano una dall'altra per via alimentare, mangiano altro per desiderio di essere altro. Io tento di mangiare qualcosa di uguale, per gusto, per affetto".
PAROLE GOLOSE. PER SAPERNE QUANTOBASTA. Repetita iuvant.È un po' di tempo che non ricordiamo la nostra rubrica #parolegolose e il ruolo importante che le abbiamo assegnato nella nostra comunicazione food&Wine. Una rubrica che racconta di parole. E che nasce dal successo dell'altra nostra sezione Chiedilo a qb. Domande e curiosità che attirano e coinvolgono i lettori.
parole golose
Parole e frasi che raccontano l'etimologia di certi attrezzi e strumenti di lavoro, ma anche e soprattutto le origini di piatti, le trasmigrazioni di ingredienti e di vitigni, storie di modi di dire, di consuetudini alimentari. Ccon la nostra consueta leggerezza. Per saperne quanto basta appunto. #parolegolose
Dal 2021 la rubrica si è arricchita e con le #ricettedaleggere. Ricette di scrittori o preparazioni tratte da libri che parlano di scrittori. Uno spunto per incuriosirvi e invitarvi a scoprire nuovi punti di vista.
Entrambe le rubriche #parolegolose e #ricettedaleggere sono aperte alle collaborazioni dei nostri lettori.
Segnalateci una parola golosa e la sua storia, indicateci un racconto culinario. L'indirizzo è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Scritto da Fabiana Romanutti il . Pubblicato in Parole golose.
Oggi, domenica 2 luglio, #parolegolose raddoppia. L’anice è alla base dei più tipici liquori del Mediterraneo abbiamo scritto nel precedente articolo delle nostre #parolegolose.. Di seguito vi descriviamo in sintesi varie tipologie: arak, raki, ouzo, pastis, anisetta, sambuca, mistrà. Per saperne quanto basta.
Orientale o mediterranea? Stellata o verde? Di anici ce ne sono due: l’anice stellato viene dalla Cina, l’anice verde è di origine mediterranea. L’aroma è simile. Ma la mediterranea Pimpinella anisum appartiene alla famiglia botanica di sedano, finocchio e prezzemolo, mentre l’Illicium verum è parente della magnolia.
pizza fichi e san Daniele courtesy San Daniele magazine
Mica pizza e fichi! Cioè, non è una cosa qualunque! È questo un modo di dire di origine romana che abbina due cibi che non costavano molto (vabbè una volta forse, ora i fichi hanno i soliti prezzi astronomici della frutta locale del territorio. Pizza e fichi rappresentavano il cibo dei poveri, soprattutto se i fichi potevano essere raccolti direttamente dall'albero.
trabocco fossacesia chieti credit fotografico zitumassinTrabucco (trabocco). An'antica macchina da pesca - tutelata cone patrimonio monumentale - tipica delle coste di Abruzzo, Molise. con alcune presenze nel Gargano. D'Annunzio così la descrisse: «La macchina pareva di vivere di una vita propria, aveva un'aria e un'effige di corpo animato.» (in Trionfo della morte). Un sistema di congegni strettamente collegati con la pesca e quindi con il cibo, Le nostre parole golose oggi vi raccontano un po' di storia italiana di ingegno. Non tutto ma di tutto come una piccola enciclopedia popolare. E scoprirete che anche la Dalmazia è protagonista.
festa artusiana 2023 Sta per arrivara la Festa Artusiana 2023. Parole golose è quindi una rubrica in festa, poichè l'Artusi è uno dei nostri fari per un porto sicuro nella procellosa navigazione alla quale oggi è sottoposta la cucina, non solo italiana. Dal 24 giugno al 2 luglio Forlimpopoli, cittadina natale di Pellegrino Artusi, diventa la capitale nazionale della cucina italiana ospitando, dibattiti, eventi culturali e proposte gastronomiche
Cicoria asparago, cicoria catalogna, cicoria sono alcuni dei nomi per definire le più familiarmente note puntarelle. Sono il germoglio di quello che a Roma si chiama “cicorione”. Puntarelle e alici sono un piatto tipico della cucina romana.
Le puntarelle sono soltanto una parte della cicoria: precisamente sono i teneri germogli. All’interno del cespo si trovano i talli, delle cimette simili per aspetto ad asparagi bianchi. Questi talli sono i germogli della cicoria che sta per spigare, cioè si prepara a produrre fiori e semi.
Si preparano generalmente in insalata “Insalata fatta dal tallo di cicoria presso all'insemenzire” spiegava il Belli. Ma con le foglie esterne ripassate in padella, arricchite di aglio, peperoncino e accighe diventano un superlativo sugo per la pasta.
puntarelle capate courtesy ristorante Piccolo mondo
Con cicoria asparago si intende generalmente un insieme di varietà locali afferenti alla specie botanica della cicoria, caratterizzate dallo scapo fiorale edule, che ricorda il turione di asparago, dal tipico sapore amarognolo. (Wikipedia dixit).
L'origine di questo ortaggio è antichissima, è citato in uno scritto del 1550 a.C. Plinio ne parla perché era nototo nell'antico Egitto. Già Galeno, celebre medico dell’Antica Grecia, lo consigliava contro le malattie del fegato.
Ecco cuer che succede a ttanti ggnocchi che nun zanno addistingue in ne l’erbajja le puntarelle mai da li mazzocchi. (Giuseppe Gioachino Belli – Sonetti romaneschi)
Le varietà di cicoria da cui ricavare le puntarelle sono fondamentalmente due
dalla Puglia (Molfetta e Galatina) arriva la varietà con germogli interni più grossi e compatti dal Lazio (Gaeta, Formia e Fondi), proviene la varietà dai germogli più lunghi e affusolati
Proprietà benefiche
favoriscono la funzionalità del fegato hanno proprietà purificanti e disintossicanti aiutano la digestione stimolano la circolazione sanguigna favoriscono l’eliminazione dei grassi dall’intestino