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Gli Chef.

Una nuova stella brilla nel firmamento di Enrico Bartolini

Juan Quintero con Enrico BartoliniJuan Quintero con Enrico BartoliniNuova stella per Enrico Bartolini. La Guida Michelin 2021 assegna la Stella a Il Poggio Rosso il ristorante guidato da Juan Quintero nel cuore del Chianti. Con l’assegnazione della stella al ristorante gourmet di Borgo San Felice (il Relais & Chateaux a cinque stelle del gruppo Allianz in località Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena ) condotto  dal giovane chef Juan Quintero, sale a nove il totale di stelle per Enrico Bartolini che non solo si conferma il cuoco più stellato d’Italia, ma conquista – primo italiano – anche la quarta posizione nella classifica mondiale dopo Alain Ducasse, Pierre Gagnaire (a cui nel 1999 un giovanissimo Bartolini, mentre lavorava a Parigi, deve la sua prima, folgorante esperienza da cliente di un ristorante tre stelle Michelin) e Martín Berasategui. La nuova stella si somma alle altre otto che vengono così confermate anche a Bergamo Alta e a Castiglione della Pescaia dove quest’anno ci sono stati due avvicendamenti per quanto concerne la guida della cucina.

Ristorante Il Poggio Rosso Relais & Chateaux Borgo San Felice Ristorante Il Poggio Rosso Relais & Chateaux Borgo San Felice

 “È una gratificazione enorme – commenta Bartolini – voglio ringraziare in primo luogo Michelin, quindi Juan Quintero e tutto il suo team di cucina e di sala. Ma anche Danilo Guerrini, che guida Borgo San Felice con passione e grande impegno e naturalmente il gruppo Allianz per aver creduto in noi.”

Juan Quintero viene scelto nel marzo 2019 da Bartolini insieme al management di San Felice come Executive Chef del prestigioso Relais & Chateaux toscano. Colombiano, classe 1989, approda a Borgo San Felice dopo significative esperienze in ristoranti di prestigio sia in Italia sia all’estero, come l’Osteria Francescana a Modena e Arzak a San Sebastian (in Spagna). La sua cucina si basa sulla valorizzazione della tradizione toscana e degli ingredienti del territorio, ma con una “rilettura” cosmopolita che ne esalta la naturalezza e coniuga sapori e profumi con capacità tecnica, creatività ed esperienza internazionale. Tra i suoi piatti più celebri  il “Panforte Quintero”, rivisitazione in chiave salata del tradizionale panforte senese, e il “Riso del Chianti: Cinghiale, Olive e Cipressi” dal particolare profumo ricavato dalle pigne dei cipressi di Borgo San Felice.

Riso del Chianti: cinghiale olivo e cipressiRiso del Chianti: cinghiale olivo e cipressi

“Ogni ristorante è in luogo speciale che si caratterizza per le persone che lo abitano, continua Bartolini. “Venezia ha una storia e delle peculiarità che la rendono diversa dal Chianti, dalla Maremma, dal Monferrato, da Bergamo Alta e da Milano. Ciò che cerchiamo di fare in ogni ristorante è una cucina che sia anzitutto buona, ma anche contemporanea e contestualizzata, mantenendoci fedeli ai territori e cercando di lasciar esprimere le personalità dei vari chef resident.”  bottoni di cavolo nero e curry giallo bottoni di cavolo nero e curry giallo

 

I ristoranti stellati firmati Enrico Bartolini esprimono e incarnano una precisa filosofia, un metodo di pensiero e di lavoro che si fonda sulla valorizzazione del territorio, della biodiversità e del talento delle persone. 

 

"Determinanti sono il lavoro di squadra e l’insieme di attenzioni che dedichiamo all’ospite affinché possa vivere un’esperienza di piacere. Abbiamo applicato questo pensiero a tutti i nostri ristoranti, cercando di trasmettere in ognuno di essi la nostra visione di ristorazione: con il lavoro, l’equilibrio e la passione arrivano’anche le Stelle. Brindo quindi a Juan Quintero per questo nuovo successo, ma anche a Donato Ascani del Glam, a Gabriele Boffa al Sant’Uffizio e ai due nuovi chef che sono entrati nella nostra squadra in questo anno particolarmente impegnativo: Bruno Cossio a La Trattoria de L’Andana e Marco Galtarossa al Casual di Bergamo Alta.”

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Ciro di Maio, pizza con le orecchie a Brescia

 

Ciro di Maio del Pasta Madre di Brescia Ciro di Maio del Pasta Madre di Brescia Frattamaggiore è un comune del Napoletano di circa trentamila abitanti, più noto forse alle pagine di cronca giudiziaria che alle pagine di enogastronomia. Qui nel 1990 nasce Ciro Di Maio. Mamma casalinga, babbo che fa lavoretti saltuari, sorelle che si portano a casa il lavoro da calzolaie per pagare le bollette. Ciro si iscrive all’Alberghiero, ma a 18 anni lascia gli studi e inizia a lavorare. Nel 2015 la svolta. Trova quasi per caso un lavoretto a Brescia da pizzaiolo per la catena “Rossopomodoro”, che ha aperto uno spazio a ridosso del multisala cittadino, a due minuti dal casello autostradale. È l’inizio di un’avventura che non poteva immaginare. La catena decide di lasciare la gestione in mano a sei soci, tra di loro c’è anche Ciro, che si era distinto tra tutti per il suo impegno. A poco a poco compera le quote degli altri, aiutato anche da un manager che di nome fa Eugenio, come il padre. E riesce poi ad assumere nuovamente tutti i colleghi di lavoro che rischiavano di rimanere a casa.

Così è nata  “Pizza Madre”, il suo locale a Brescia che oggi dà lavoro a una quindicina di persone ed è noto per la veracità delle sue pizze, ma anche per il suo menù alla carta dove non manca mai la fritturina napoletana.  “Ci amano perché rappresentiamo la tradizione napoletana della buona cucina”, dice Ciro. In menù ha la pizza verace, ma anche il “battilocchio”, la pizza fatta da un impasto fritto nell’olio bollente e subito servito avvolto in carta paglia. “Utilizziamo ingredienti semplici, ma tutti freschi e selezionati. Anche per questo abbiamo ottenuto la fiducia di alcuni calciatori del Brescia Calcio, che mi chiedono dopo le partite o in certe occasioni speciali di cucinare per loro”. 

Il passaparola è la miglior arma, si sa. L'altra sono sicuramente i prodotti: Olio extra vergine Dop, Mozzarella di Bufala Campana dop, pomodorino del Piennolo, Ricotta di Bufala omogeneizzata e Porchetta di Ariccia Igp. Alla fine, però, l’elemento premiante è sempre la pasta. “Scegliamo quotidianamente il livello esatto di idratazione, in base all’umidità di giornata”, spiega. “Ne esce un impasto molto lievitato, morbido, idratato. Seguiamo la tradizione anche nelle forme. Non mi piacciono le pizze rotonde e realizzate come fossero un programma di un computer. Le pizze devono avere le orecchie e se c’è più pomodoro da una parte è perché usiamo pomodori veri, non salsine che si spalmano omogeneamente. Siamo veraci:  anche le nostre pizze devono esserlo”.

Pizza Madre, Via Sorbanella, 14, Brescia BS
Telefono: 030 353 4570

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Re Santi e Leoni: menù autunnale

antipasto con gamberi porcini maggiorana e nocciole ph. Alessandra Farinelliantipasto con gamberi porcini maggiorana e nocciole ph. Alessandra FarinelliOttobre, il ristorante Re Santi e Leoni di Nola presenta il nuovo menù autunnale: tradizione, equilibrio e stagionalità sono gli elementi chiave della nuova proposta gastronomica del resident chef Luigi Salomone, scelto dall’imprenditore Lucio Giordano per guidare la cucina del nuovo ristorante, che prende il nome dai tre figli del proprietario: Ferdinando (RE) Agostino (SANTI) e Leone (LEONI):

Tutti i piatti di Luigi Salomone sono composti da un massimo di quattro ingredienti, perché ogni elemento deve essere riconoscibile al primo assaggio e il piatto rappresenta di conseguenza un concetto nitido in cui non manca mai un tocco di acidità. 

 

Un antipasto. Gamberi, porcini ,maggiorana e nocciole, semplice e dai sapori autunnali, con nocciola di Saviano, del territorio circostante, da cui viene ricavata una maionese che dà la parte grassa al piatto;  gambero crudo, porcini per la parte vegetale e succo di maggiorana dal gusto erbaceo leggermente piccante per  ripulire e fare riaffiorare il sapore del porcino e del gambero.

pasta e polpo fagioli e chorizo ph Alessandra Farinellipasta e polpo fagioli e chorizo ph Alessandra Farinelli

Primo piatto. Pasta e polpo, fagioli e chorizo, una ricetta della tradizione, un brodo di moscardini al pomodoro San Marzano con all’interno dei fagioli quarantini dell’Irpinia, contaminata con chorizo e peperoncino jalapeño; all’assaggio il sapore evoca la tradizione, con spicchi di acidità e piccantezza.

spigola all'acqua pazza in crosta pizza ph. Alessandra Farinellispigola all'acqua pazza in crosta pizza ph. Alessandra Farinelli

Secondo piatto. Spigola all’acqua pazza…in crosta, presentata in un involucro di pasta pizza chiuso, per la cottura, come se fosse una pentola a pressione e con all’interno un ripieno formato da pomodoro secco San Marzano, olive, patate, spigola, alghe, olio, aglio e basilico. Una volta terminata la cottura in forno, la pasta pizza viene rotta per poi versarci sopra una zuppa di acqua pazza con zenzero, lemongrass e succo d’arancia per un tocco acido. 

Re Santi e Leoni. via Via Anfiteatro Laterizio, 92, Nola NA. Telefono: 081 278 1526

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Bianca sul Lago by Emanuele Petrosino

Bianca relaisBianca relais

Emanuele Petrosino dal 17 settembre 2020 sarà  il nuovo executive chef di Bianca, Luxury 5 star boutique hotel di Oggiono, in provincia di Lecco, sulle rive del Lago di Annone (10 camere, un bistrot e un ristorante gourmet). Il ristorante “Bianca sul Lago” diventerà infatti “Bianca sul Lago by Emanuele Petrosino”.

Bianca sul Lago by Emanuele Petrosino la private room dinnerBianca sul Lago by Emanuele Petrosino la private room dinner

Petrosino curerà tutto l’aspetto food di Bianca: oltre ai piatti del ristorante gourmet, con sala vista lago,  firmerà i menù del bistrot “Drop” e le colazioni degli ospiti del relais.

Emanuele PetrosinoEmanuele Petrosino

Classe 1986, Petrosino nel 2019 ha conquistato il premio  “Giovane chef dell’anno” della Michelin.

Bianca sul Lago by Emanuele Petrosino. La salaBianca sul Lago by Emanuele Petrosino. La sala

Bianca fa parte di les Collectionneurs: una community che  riunisce ristoratori, albergatori e viaggiatori. Presieduta dallo chef Alain Ducasse. 

 

 

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Cracco firma i week end del gusto a Villa Terzaghi

Villa Terzaghi a Robecco sul NaviglioVilla Terzaghi a Robecco sul Naviglio

Lo chef Carlo Cracco, presidente dell’Associazione Maestro Martino, inaugurerà il 10 luglio 2020 alle 11.30 il primo evento di Villa Terzaghi, realizzato in collaborazione con il Comune di Robecco sul Naviglio, guidato dal sindaco Fortunata Barni e con il patrocinio dell’Ente Parco del Ticino. Quattro fine settimana dedicati alla Pizza, quella gourmet, e al Gelato, quello artigianale.  Il progetto “I Weekend del Gusto” nasce in un momento di sospensione delle attività didattiche che la scuola di Villa Terzaghi avrebbe dovuto far partire a marzo, con gli 80 studenti più meritevoli degli istituti alberghieri lombardi già selezionati. Per questo evento è prevista una raccolta fondi a favore della Croce Azzurra del territorio.

Il 10-11 e 12 luglio ai forni la brigata guidata dallo chef Carlo Cracco con il pastry chef Marco Pedron accompagnato dal pizzaiolo Pasquale Moro, campione mondiale di pizza in pala.

la pizza di Craccola pizza di Cracco

Accanto a  Cracco si esibiranno in dimostrazioni di cucina dedicata al gelato: il 10 luglio Massimiliano Scotti di Vero Latte di Vigevano, vincitore del campionato europeo per il miglior gelato artigianale e, nel fine settimana, i Maestri gelatieri Antonio Morgese, della gelateria il Rigoletto di Milano e Antonio Mezzalira della famosa gelateria Golosi di Natura di Padova. Massimiliano Scotti preparerà un gelato al Ris e lat ad la nona Esterina (riso e latte di mia nonna Esterina) realizzato con riso Rosa Marchetti Riserva San Massimo al lapsang souchong (the Nero affumicato) e variegatura di ciliegia.

Ris e Lat di Massimiliano ScottiRis e Lat di Massimiliano Scotti

Antonio Morgese per il weekend proporrà Mamma mia..... gelato (gelato alla vaniglia con Variegato di yuzu e bergamotto candito) e Pesca ubriaca (sorbetto di pesca di Volpedo con riduzione di Barbera). E per l’aperitivo del sabato farà uno showcooking-degustazione con la Bruschetta Tricolore (bruschetta con gelato ai gusti pesto, mozzarella e pomodori secchi). Il Maestro Antonio Mezzalira, miglior gelatiere gastronomico d’Italia secondo il Gambero Rosso, proporrà un gusto ispirato al territorio con ricotta, miele, noci e salsa alle albicocche.

Gli spazi della villa sono attrezzati per la realizzazione di una ristorazione estiva con la possibilità di degustare sia al tavolo oppure direttamente sull’erba con la formula picnic, per chi vorrà portare da casa la propria tovaglia e il proprio cestino da riempire con le offerte gastronomiche del giorno da gustare direttamente sul prato, dove sono assicurate ampie piazzole in tutta sicurezza. 

Villa Terzaghi si trova all’interno del Parco del Ticino, un’area naturale protetta nonché il più antico Parco Regionale d’Italia. In questa zona verde della Lombardia vi sono produttori e trasformatori di eccellenza promossi dal Consorzio Parco del Ticino che animeranno per l’occasione gli spazi degustazione dei Weekend del Gusto.

Ingresso giornaliero:  euro 20 per gli adulti, euro 10 per i bambini dagli 8 ai 12 anni e euro 2 per i bambini sotto agli 8 anni. Con l’ingresso verranno consegnati i Martini d’oro con cui sarà possibile scegliere la propria esperienza di gusto in base alle diverse esigenze.

In auto. Villa Terzaghi si trova nella campagna lombarda, raggiungibile comodamente in 20 minuti di autostrada (uscita A4 Marcallo-Mesero direzione Torino) e 10 minuti di strada statale: 30 minuti soltanto dal cuore di Milano (36 km).

In bicicletta. Lungo il Naviglio Grande che porta da Milano verso il fiume Ticino (26 km).

 

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Irpiniamo, il ristorante mobile che viaggia nei borghi

Il ristorante mobile d'Irpiniamo Food&Travel approda il 5 luglio 2020 a San Pietro Country House B&B, il Casale Storico della famiglia Famiglietti, tra i vigneti delle storiche Cantine Famiglietti. Aperitivo e pranzo all’aperto tra le vigne rigogliose, sotto il pino monumentale. Il menu a cura dello chef Solimeo rievoca la cucina irpina. Alle 17.30 visita alla cantina storica di Paternopoli, un edificio settecentesco di rara bellezza recentemente restaurato.

irpiniamo food & travelirpiniamo food & travel

Cos’è Irpiniamo Food & Travel?
È un vero e proprio ristorante mobile che propone una cucina elegante e raffinata, che racconta un territorio da sempre aperto alle contaminazioni e alla sperimentazione.

Il menu di oggi: 
Aperitivo di benvenuto. Degustazione di formaggi e salumi della tradizione contadina irpina.  Gnocchi di patata Rosina alla crema di caciocavallo DOP con granella di nocciola di Avella.
Bocconcini di pancia di maialino nero cotto a bassa temperatura. Caponatina di stagione. Dolce dello chef Solimeo. Pane fatto a mano della tradizione contadina con la cipolla ramata di Montoro. 

chef Solimeochef Solimeo

I vini

 Erigone IGT/IGP il gustoso rosato 100% aglianico. Icaro DOC, aglianico in purezza. Temprato DOC - Irpinia Campi Taurasini, vino strutturato 100% aglianico

San Pietro Country House B&B, Contrada Casale, Paternopoli (AV)

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Gennaro Amitrano riparte da Marina Piccola di Capri

 

Marina piccola CapriMarina piccola Capri

#restart #ripartenza  Chef Gennaro Amitrano riparte da una terrazza che domina la splendida baia di Marina Piccola a Capri. Il giovane chef, originario di Massa Lubrense ma ormai caprese di adozione, ha preparato un allestimento con quaranta coperti con i pieds dans l’eau”.

il ristorante dello chef Gennaro Amitranoil ristorante dello chef Gennaro Amitrano

 Al suo fianco, nella vita e nella gestione del ristorante, la compagna Marianna Vertecchi, imprenditrice caprese nel settore dell’ospitalità.

Gennaro Amitrano e Marianna VertecchiGennaro Amitrano e Marianna Vertecchi

 

La cucina di Amitrano è fatta di materie prime altamente selezionate, che si trasformano in piatti con un perfetto gioco di contrasti e dalla straordinaria leggerezza.

Spaghetti aglio olio peperoncino ricci di mare e cacaoSpaghetti aglio olio peperoncino ricci di mare e cacaoMenù volutamente contenuto in cui trovano i classici dello chef come la Parmigiana 2.0, i Cappellacci cacio, pepe e pere, gli Spaghetti aglio, olio, peperoncino, ricci e cacao; la Tartelletta caffè, limone e pepe ma anche molti piatti nuovi.

Cappellacci cacio pepe e pereCappellacci cacio pepe e pere

 

 La carta dei vini, realizzata in collaborazione con Il Garage del Vino, conta circa 60 referenze in prevalenza biodinamiche che spaziano tra l’Italia e la Francia.

Novità dell'estate è il “Forty forty”, un menu dal costo di 40 euro dedicato agli under 40 che sarà prenotabile a partire da lunedì 6 luglio. La proposta prevede tre piatti della tradizione (un antipasto, un primo e un dessert) che cambiano di giorno in giorno. Disponibile solo su prenotazione, potrà essere richiesto tutti i giorni sia a pranzo sia a cena.

 

Ristorante Gennaro Amitrano

Via Marina Piccola, 120, Capri

Tel. 081 8378380

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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L'ape regina di Moreno Cedroni

ape regina di Moreno Cedroni e Luca Abbadirape regina di Moreno Cedroni e Luca Abbadir

Tecnica, studio, ricerca e innovazione: tutto racchiuso nel nuovo dolce dedicato alle api di Moreno Cedroni e Luca Abbadir. 

L’Ape Regina ? l’ultima novità creata nel The Tunnel Moreno Cedroni servita in due momenti.

 

La prima parte del dolce si compone da una foglia di acetosella su cui è adagiata un’ape di miele croccante, da mangiare come un tacos.

La seconda é un gelato al miele 1000 fiori emulsionato con l’immersione a ultrasuoni e addensato con la cera d’api, servito con un pan di Spagna alle carote, spuma di fiori sambuco e terminato con il polline a richiamare il profumo del piatto. #ociseioseguiqb

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Venerdì vi risponde qubì

marinaturemarinature

#marinature che passione. Continua l'appuntamento del venerdì che qb riserva alle domande dei lettori. Anche il 12 giugno sarà lo chef Andrea Fantini a rispondere alle vostre domande. Avete tempo ancora oggi fino alle 18 per scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

marinaturamarinatura

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Marinature: le risposte dello chef ai vostri dubbi

Come marinare? Quando marinare? Quanto a lungo marinare? Sono davvero tante le opzioni possibili. Potete per prima cosa consultare le nostre #parolegolose Nuova rubrica: chiedilo a qb! Marinare cosa? Marinare come? Per le vostre domande scrivete a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I consigli dello chef per le marinatureI consigli dello chef per le marinature

Ma cominciamo subito a rispondere alle vostre domande. 

1) ALESSANDRO G. ci chiede una buona marinatura per il pollo.

Risponde Andrea Fantin. Le marinature per il pollo variano a seconda del tipo di cottura. La marinatura che preferisco per il pollo alla griglia è quella classica: aglio e un mazzetto aromatico di salvia, timo, rosmarino e maggiorana a riposo per una notte in frigo. Molto interessante è la marinatura per il pollo fritto. Ecco le dosi: per 7 cosce o sovracosce di pollo grandi private di ossi e di pelle, si prepara una marinata mescolando il succo di 1 limone, 1 grande cipolla (o 2 piccole) pelata e tagliata a pezzi, 1 litro di latte intero, 3 friggitelli
tritati grossolanamente, sale, tabasco e salsa Worcestershire a piacimento. Si lascia riposare per una notte in frigo. L'indomani si eliminano i pezzi più grossolani della marinatura, si infarina il pollo e lo si frigge in olio bollente.

fried chicken pollo frittofried chicken pollo fritto

2) ALESSIA ci domanda il segreto per rendere deliziose le costicine bbq.

Risponde Andrea Fantini. Le tipologie di marinature sono due: quella con un mix di spezie essiccate che viene massaggiato "a secco" sulla carne oppure un'altra metodologia che vi suggerisco e che lascia la carne tenera e gustosa. Spuntate 1 kg di costine eliminando i filamenti e immergetele in una marinata preparata con 1 litro di acqua, 15 g sale fino, 15 g di

zucchero. Lasciatele in ammollo in questa salamoia per 3 giorni in un contenitore chiuso. Si cucinano poi alla griglia o al forno, spennellandole di tanto in tanto con la salsa bbq.

ribs costineribs costine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3) MANUELA C. ci chiede per quanto tempo possano durare le alici marinate.

Risponde Andrea Fantini. Io le alici marinate le preparo così: 250 g di aceto di vino bianco, 1litro di acqua, 50 g di sale. Si porta il tutto a ebollizione e si fa raffreddare. Si preparano i profumi: buccia di arancio, buccia di limone, finocchietto, peperoncino, foglia di sedano cuore, melissa, menta, erba cipollina, aglio, pomodoro secco. SI puliscono le alici (precedentemente abbattute!) eliminando le interiora e la testa e lasciando uniti i due filetti dalla coda. Lavare bene e asciugare con carta da cucina il pesce. Stenderle tutte alla pari su una placca, sommergerle con il liquido e con i profumi, coprire con pellicola. Si lascia marinare per 4 ore, poi si scolare e si conservare sott’olio d’oliva. Da consumare entro 5 - 6 giorni.

alici marinatealici marinate

 

 

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Eletto il nuovo presidente dell'associazione CHIC

Angelo Sabatelli nuovo presidente CHICAngelo Sabatelli nuovo presidente CHIC

La nomina del nuovo Presidente della CHIC, Charming Italian Chef, l’associazione di categoria che riunisce grandi professionisti del mondo della cucina, della pizzeria e della panificazione italiana, in questo anno 2020 funestato dal Covid-19, si  è svolta in video conferenza. Angelo Sabatelli, chef patron dell’omonimo ristorante in Putignano (BA), è stato dunque eletto in modalità smart working. L’Assemblea ha salutato il Presidente uscente Paolo Barrale, ringraziandolo per l’intenso lavoro di aggregazione che ha svolto negli ultimi anni. Il nuovo Presidente ha ribadito il punto di vista degli associati, già ben espresso dalle azioni delle ultime settimane con il collettivo #FareRete.

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